COX18 RESISTE
Il 4 ottobre 2010, dopo soli quattro giorni dalla scadenza dei termini, con una celerità sospetta per un Paese famoso per i tempi della sua macchina giudiziaria, il Tribunale civile di Milano si è pronunciato in merito alla causa intentata dal Comune contro il centro sociale Cox 18.
Questa sentenza di primo grado, ma subito esecutiva, rigetta le rivendicazioni del centro sociale e lo condanna: “… all’immediato rilascio dell’immobile, libero da persone e/o cose, in favore del Comune di Milano.”
Pur intentando la via giudiziaria non ci siamo mai illusi che il risultato potesse per noi essere diverso da questo.
Questa sentenza per noi cambia poco.
Da quell’estate del ’76, insieme a tutti quelli che negli anni hanno animato lo spazio autogestito di via Conchetta 18, abbiamo rivendicato con la nostra pratica un orizzonte diverso, che si misura sui bisogni e i desideri e si fonda sulle risorse e la capacità di TUTTI; che concepisce la cosa pubblica come bene comune e non come strumento per fare quattrini.
Continueremo sulla nostra strada a fare quello che abbiamo fatto in trentaquattro anni di presenza viva nel quartiere Ticinese e nella città insieme a tutti i soggetti: gli studenti, gli operai, i detenuti, i rom, ai giovani e ai bambini; lo abbiamo fatto con i linguaggi della politica, della cultura, della musica, del teatro, del cinema e della controcultura costruendo e difendendo quelli che abbiamo chiamato gli spazi di alternativa culturale.
Il solo diritto di proprietà che rivendichiamo è quello di essere padroni della nostra storia e della nostra esistenza.
Qui siamo e qui resteremo.
Centro sociale occupato autogestito Cox 18
Calusca City Lights
Archivio Primo Moroni
Milano 7 ottobre 2010