Sono passati due anni dallo sgombero e dalla gioiosa rioccupazione di Conchetta, della Calusca e dell’Archivio Primo Moroni
La repressione e la chiusura di tutti gli spazi sociali di movimento, tuttavia, si sta facendo sempre più dura: dalla violenza idiota di una polizia che non si è fatta scrupoli a scaraventare giù dal detto i ragazzi dell’Edera di Cardano al Campo, alla resistenza degli occupanti di Ripa Ticinese, della Bottiglieria e della Stamperia di via Giannone a Milano; dallo sgombero del Barattolo di Pavia alla rioccupazione della Fornace di Rho; proprio in questi giorni il Rebeldia di Pisa ha convocato un presidio contro lo sfratto, mentre a Milano festeggiamo la liberazione di un nuovo spazio, la Casa dello Sciopero.
“In una situazione crudele di dissoluzione di memorie e di culture e di soggetti”, a ogni sgombero è sempre seguita una nuova occupazione, di un giorno, di un mese, di un nuovo stabile sottratto alla speculazione.
Invece di diminuire, la lotta per vivere liberamente gli spazi delle nostre città, in piena autogestione, continua a crescere.
Proprio in questi giorni, dal 27 gennaio al 3 febbraio, Cox18 resterà chiusa per lavori di ristrutturazione.
Ci vediamo nelle piazze, nelle strade, in tutti quei luoghi in cui si manifesta una parola, un suono, un atto di insubordinazione e di protesta contro il deserto che ci circonda.
Cox18
Calusca City Lights
Archivio Primo Moroni
Milano, 26 gennaio 2011