Mercato Cox18

 

 

Il mercato di prodotti biologici di Cox18 torna in strada: prodotti biologici, libri, artigianato, riciclo, autoproduzioni.

1 febbraio 2009 dalle 13.00 nella strada che collega via Conchetta a via Torricelli

 

Perché riportiamo il mercato nel quartiere:

Domenica 18 Aprile 2004 è il primo appuntamento con il mercato di prodotti biologici di cox18, nella strada che collega via Conchetta e via Torricelli. Il mercatino è aperto a tutte le realtà che operano nella produzione del biologico per esposizione e vendita di prodotti biologici alimentari o di trasformazione biologica in altri prodotti di consumo.

 

La collaborazione tra Cox18 e i produttori cresce
il mercato si ingrandisce, crescono i banchi
il quartiere aspetta con impazienza l’appuntamento mensile per fare la spesa: frutta e verdura, salumi e formaggi, pasta, riso e cereali di ogni tipo, farine in abbondanza, pane focacce e torte salate, miele, cioccolato, dolci macrobiotici e non, vino a fiumi, piante aromatiche, vestiti, prodotti per il corpo, erbe curative, cosmesi, prodotti per l’igiene della casa
i cuochi di cox18 si attivano e aprono la cucina per un ricco pasto caldo nei mesi invernali e per uno sfizioso, ricercato e curato pranzo negli altri mesi In tutta Milano aumentano le piazze, i parchi e le strade in cui vengono proposti mercati di prodotti biologici.

Improvvisamente nella seconda metà del 2007 il vento cambia: i mercati di prodotti biologici incontrando grossissima resistenza da parte dell’amministrazione comunale: molte piazze vengono chiuse, altre hanno grandi difficoltà ad avere premessi, autorizzazioni.
Anche il "mercato di prodotti biologici in cox18" non è esente da questi tentativi di sabotaggio.

Il collettivo di Cox18 porta comunque avanti il progetto con forte determinazione nonostante gli ostacoli e le difficoltà insieme a quei produttori biologici che si sono dimostrati capire e condividere il progetto complessivo, uscendo dalle logiche di mercato e lavorando con Cox18 sul ruolo e l’importanza sociale e territoriale di un mercato di prodotti biologici per il quartiere navigli/ticinese, il quartiere in cui Cox18 è nato e cresciuto: lungo le sponde del Naviglio vi è una altissima concentrazione di bar e locali la cui frequentazione serale è tra le più variegate e contraddittorie, a questo si aggiunge lo spaccio con il peggioramento della già difficile vivibilità del quartiere. Ma la realtà diurna di questa zona ha a che vedere con la tradizione e la storia di un quartiere con la più alta concentrazione di realtà sociali, politiche ed abitative "liberate" della città, nonché di proletariato diffuso, piccoli commercianti e artigiani inseriti nel tessuto sociale. Con loro il Cox18 continua ad intrecciate rapporti diretti e reali. Il mercato di prodotti biologici e il pranzo biologico è uno dei risultati più importanti di questi ultimi anni, insieme al torneo di basket autogestito al parco Baravalle.

Proprio per questo motivo domenica 1 febbraio Cox18 insieme al quartiere Ticinese invita tutti al mercato di prodotti biologici!

Preferire il biologico, crediamo debba essere non un fenomeno dettato dalla moda e appannaggio di benestanti radical chic, ma una scelta politica sociale per il benessere di ognuno di noi. Oggi il biologico costa troppo a causa delle spese di intermediazione e distribuzione ed è inserito perfettamente nella logica mercantile di questo sistema. Il mercatino biologico in Cox18, mettendo in diretto contatto produttori e consumatori, vuole essere un’occasione di stare al di fuori della logica mercantile di intermediazione e distribuzione, per far sì che il benessere sia per tutti.

Cox18, Libreria Calusca, Archivio Primo Moroni 29/01/08

 

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Durante il mercato, c’era anche lo Shiatsu. Un racconto di Paola, Lucia, Luciano, Ivano, Monica e tutti gli altri:

Cosa succede in città? Cosa hanno fatto a Conchetta? Ma in Cox 18 noi ci siamo stati, lo sai?A fare Shiatsu ogni terza domenica del mese, quando c’era anche il mercatino biologico del quartiere ma che alla fine veniva un sacco di gente….e come mai shiatsu? Perchè Cox ce l’ha chiesto per dare al quartiere e a tutti la possibilità di ricevere un trattamento shiatsu a chi lo conosceva già e a chi ne aveva solo sentito parlare e a chi invece non l’avrebbe mai potuto avere. E poi perchè era in un contesto stimolante: biologico =benessere=stare insieme =scambio culturale come serena convivenza tra diversi modi di essere. C’era la musica la libreria il miele e le stoffe, d’estate nel cortile che poi i cuochi di cox cucinavano per tutti coi prodotti delle bancarelle e d’inverno facevamo shiatsu in libreria, nell’archivio storico sai? Era bellissimo fare shiatsu tra i libri e il loro calore, c’era anche un profumo particolare sopra la libreria Calusca City Lights, c’era un silenzio profondo anche se molta gente entrava e usciva e stava come si sta in una libreria ma quando qualcuno diceva SILENZIO CHE C’E’ SHIATSU le persone stupite all’inizio dicevano Cosa? e poi capivano e spesso per curiosità salivano e trovavano un insolito spettacolo. Tra le vetrine che custodivano i volumi dell’ARCHIVIO alle pareti tra foto e manifesti su una moquette rossa vedevi dei futon disposti con cura con cuscini e coperte e persone che sdraiate senza scarpe ricevevano un trattamento shiatsu. Tutti ci sentivamo rispettosamente protetti: chi sceglieva libri chi leggeva chi si rilassava e chi, come noi, con lo shiatsu partecipava ad un momento unico. E sai la gente era contenta . Ma il nostro contributo era ben poco rispetto a quello fatto dal collettivo.

Al Conchetta anche questo era possibile.