COX18 NON SI LASCIA

COX 18 NON SI LASCIA

Nel luglio 2008 il comune, facendo seguito ad una richiesta di rilascio dei locali, da mandato ai suoi avvocati di avviare le pratiche per ottenere il rilascio dello stabile di via Conchetta 18 attualmente occupato dal centro sociale cox 18. Conchetta replica che ha oramai acquisito la proprietà dell’immobile ex artt. 922 e 1158 c.c., avendo avuto la pacifica detenzione dell’immobile per oltre venti anni.

Dall’occupazione originaria del 1976 sono passati piu’ di 30 anni, intervallati da due sgomberi costellati di una miriade di iniziative di ogni genere che col tempo tessono una fitta rete di relazioni nel territorio e nella città. Dal 1992 il centro ospita la libreria Calusca di Primo Moroni e dal 2002 è sede dell’Archivio Primo Moroni che raccoglie il materiale lasciato dallo stesso Primo, da Carlo Cuomo, da Sergio Spazzali e recentemente arricchitosi del lascito dei familiari di Roberto Volponi.

La città si trasforma e con esso il tessuto sociale. Il ticinese, un quartiere d’illustre storia, già proletario e malavitoso, "fiammeggiante di bandiere rosse e rossonere", viene lentamente ricondotto a ragione (mercantile) e diviene per lo più un luogo pittoresco pieno di locali in cui si "vendono vino e panini senza amore e senza memoria", come scriveva lo stesso Primo.

Nel frattempo il comune, con la giunta Moratti, persegue il piano di dismissione del patrimonio pubblico, sia in termini di servizi che in termini di beni, lavora ad un primo bando che riguarda la cessione a privati di 70 stabili, portato a termine nel 2007, e quindi, ad un secondo bando per la vendita di 94 edifici tra cui Conchetta ma anche il circolo arci di via bellezza, il centro sociale Torchiera, il circolo anarchico Ponte della Ghisolfa e gli stessi uffici comunali di via Larga. Pur dichiarando di voler rendere alla città un suo patrimonio, in realtà il comune mette in mano alla speculazione edilizia quello che è stato sì un vero patrimonio di vite, relazioni, iniziative, dando libertà di espressione a chi altrimenti avrebbe difficilmente trovato uno spazio nell’ideologia del libero mercato.

Il 22 gennaio 2009, del tutto inaspettatamente, mentre la causa civile con il comune era ancora in corso, il centro viene sgomberato manu militari da un ingente numero di forze dell’ordine che arrivano a isolare il quartiere per quasi una settimana.
Il comune sosterrà di non avere chiesto l’intervento della forza pubblica, la magistratura dirà lo stesso, e a tutt’oggi non è noto chi ha emesso il provvedimento che giustifica l’intera operazione.

La città si mobilita e per diversi giorni si svolgono iniziative a difesa del centro che culminano con una grandissima manifestazione il 24 gennaio.

Meno di un mese dopo, il 13 febbraio, il centro viene rioccupato o, per meglio dire, liberato dalle pesanti lastre d’acciaio poste come sigillo del portone e riprende cosi la sua attività.

Nel frattempo i locali di via Conchetta vengono stralciati dal bando di svendita insieme al bellezza a viale Monza (resta invece nel bando il Torchiera) e in sede di causa civile il centro rivendica il diritto all’usu capione dei locali.

Il 25 maggio 2010 è prevista l’ultima udienza in cui le parti consegneranno le loro argomentazioni conclusive. Il giudice concederà termini 60+20 giorni per memoria e replica: quindi emetterà la sentenza di primo grado. Dal punto di vista giuridico la faccenda ruota intorno alla ricostruzione della tempistica dell’occupazione e del diritto degli occupanti ad esercitare l’usu capione sui locali, dal punto di vista sostanziale si manifesta la volontà dell’amministrazione comunale di chiudere i luoghi che danno un servizio per trasformarli in luoghi che rendono denaro, venendo così meno all’utilità sociale bene comune.

Cox18 è rimasto uno dei pochi spazi della citta in cui si fa cultura e controcultura, storia e memoria, manifestazioni e autoproduzioni al di fuori dei binari della speculazione e del profitto.

 

Venerdì 21 maggio in piazza 24 maggio

dalle 21.00

presentazione del libro + dvd "Milano noir e giald. Luci e ombre in
36 variazioni"


(ed. Cox18 Books, AgenziaX)

Concerto con: Casanovas, F.Punto, Fumaretto, Vasco Brondi/Le luci della centrale elettrica, Selton