Un ospedale che non sia una galera

C.S.O.A. Cox 18, Archivio Primo Moroni e Calusca City Lights esprimono tutta la loro solidarietà al medico dell’ospedale S. Paolo, denunciato dopo essersi preso cura del ragazzo immigrato che dopo settimane di dura lotta sulla torre dell’ex Carlo Erba, versava in condizioni di salute preoccupanti (principio di assideramento, disidratazione, ecc).
In un mondo dove la sanità pubblica è governata dalle regole del profitto e gestita da affaristi senza scrupoli, viene criminalizzato un serio professionista che fa quello che deve fare, secondo valori etici universali.
Quella che impone agli ospedalieri di denunciare alle autorità gli immigrati non regolari che richiedono cure è una legge infame e assassina; il diritto alla salute e all’integrità fisica di ogni individuo è indiscutibile e inalienabile. Ci auguriamo tutti di trovare, in caso di bisogno, medici coerenti con questo principio, piuttosto che essere soccorsi da sanitari rispettosi delle leggi come quelli della clinica Santa Rita, del caso Cucchi o di Genova 2001.

Milano 1-12-2010