GIOVEDI’ 12 MAGGIO 2016
ORE 21,00
SPUNTI PER LA DISCUSSIONE – La questione libica,
la guerra, i migranti (terzo incontro)
Calusca propone un illustrazione del libro di Pierre Jean Luizard La piège Daech
L’Etat islamique ou le retour de L’Histoire (La trappola Daech Lo stato islamico o del ritorno della storia) inerente la crisi degli stati in particolare Iraq e Siria con la concomitanza del sorgere dell’Isis.
Un aggiornamento della situazione #Nuit debout Paris 7/8 maggio nella prospettiva di #Nuit debout globale 15 maggio e notizie dal Brennero completano l’ordine del giorno della serata.
REPORT DEL SECONDO INCONTRO DEL 27 APRILE
La discussione è iniziata con una illustrazione delle forze militari che sono destinate ad essere impiegate nel momento che il governo decida di “calcare con gli scarponi” il terreno libico.
Una spedizione che, formalizzata la richiesta da parte di Serraj, cioè del presidente riconosciuto dalle potenze occidentali, all’Onu, all’Europa e ai paesi Africani di un aiuto per proteggere le rendite
derivate dal petrolio, vedrebbe l’Italia, su richiesta ONU/ USA assumere la leadership e il comando militare dell’iniziativa.
L’ operazione si potrebbe presentare in duplice veste. Da una parte consolidare il governo Sarraj con aiuti di diversa natura, dall’altra intraprendere anche il combattimento per difendere gli interessi italiani in Libia. Fonti autorevoli come il Corriere del 27 aprile con un editoriale in prima pagina recita: “ … Ma non c’è dubbio che una decisione sulla Libia non potrà essere procrastinata ancora per molto”. La prossima “guerra libica” come ulteriore puntata di questa guerra mondiale fatta a pezzi cioè di una guerra civile di tutti contro tutti.
Un elenco di imprese italiane in Libia con in testa l’Eni fornisce la misura rilevante del business nazionale e gli interessi da difendere.
Un secondo passaggio ha riguardato la questione relativa alla propaganda contro la guerra.
E’ stata segnalata la necessità di allacciare relazioni con i movimenti (No tav, nomuos, notriv eccetera) con l’esempio dei No triv in rapporto al petrolio e all’Eni.
Deve essere approfondita l’analisi dello schieramento pro guerra ( dalla Lega al PD) che si avvale dell’argomento Isis, migranti, terrorismo. Anche il ruolo degli Stati Uniti deve essere ben definito.
Terzo passaggio disvelare i meccanismi al fine di realizzare dei materiali che una volta si definivano di controinformazione.
Resta aperta la questione dei flussi migratori e dei migranti in attesa delle domande che alcuni avevano promesso di fare.
Possibilità di una relazione con il tema della crisi degli stati grazie al contributo di un libro segnalato da compagni francesi che affronta passaggi e tendenze al fine di evitare di essere impreparati di fronte ad avvenimenti e fatti che questa crisi produce.
Ultimo argomento della scaletta il radicalismo islamico e le sue conseguenze sul piano delle modifiche legislative che tolgono spazi di agibilità.