DAL 07 AL 28 AGOSTO 2020
ORE 21,00

PROGRAMMA:
Venerdì 7 agosto
Girato in bianco e nero, What You Gonna Do When the World’s on Fire? è un saggio sull’America profonda e contemporanea, colta qui nel suo bisogno di ribellione verso lo status quo, nel tentativo di risalire la china di una questione politica e civile che per molti è disperata, e lo fa guardando a tre modi diversi di affrontare la questione, passando dalla paura per il mondo “on fire” alla lotta per spegnere quel fuoco e acquisire voce e giustizia.
Venerdì 14 agosto
Si chiude con uno stallo potente e con la successiva citazione tratta dall’omonimo Les misérables di Victor Hugo il nuovo film diretto da Ladj Ly, regista parigino che realizza questo western urbano partendo da un suo stesso cortometraggio del 2017 e ambientandolo nello stesso quartiere dove proprio il romanziere francese faceva muovere i protagonisti del suo immortale capolavoro.
Siamo a Montfermeil, banlieue parigina. L’agente Ruiz, appena trasferitosi in loco, prende servizio nella squadra mobile di polizia, nella pattuglia dei colleghi Chris e Gwada. Gli bastano poche ore per fare esperienza di un quartiere brulicante di tensioni tra le gang locali e tra gang e forze dell’ordine, per il potere di dettare legge sul territorio. La goccia che fa traboccare il vaso è il furto di un cucciolo di leone che viene rapito dalla gabbia di un circo, a cui segue un’ incomprensibile violenza nei confronti di un bambino, mentre tutto viene ripreso da un drone a cui molti inizieranno a dare la caccia per cancellare le prove.
Venerdì 21 agosto
Andare in centro, infatti, per Alessandro Antonelli e Pietro Orlando, è “andare a Napoli”. Una divisione sociale percepita e profonda, incolmabile, che lascia fuori ragazzi consapevoli già da giovanissimi di una condizione umana stabilita per nascita, come un crudele riflesso di ius solis.
Il film è dedicato alle tragiche vicende della morte di Davide Bifolco, avvenuta nel 2014, e vi si muove attorno per raccontare il bello, il brutto e soprattutto il quotidiano di un quartiere difficile, sì, ma anche oggetto di pregiudizio feroce.
Altri ragazzi del Rione Traiano raccontano e si raccontano, componendo un puzzle ricco e sfaccettato, preciso e onesto.
Venerdì 28 agosto
Qui Erlingsson racconta di Halla, un’insegnante di musica nella quale si nasconde una bio-terrorista che fa saltare centrali elettriche e fabbriche. Mentre la polizia le dà la caccia, lei si deve occupare anche del suo sogno di diventare madre, visto che la sua domanda di adozione di una bimba ucraina sopravvissuta alla guerra è stata accettata.
Nessuna melensaggine però nello script, che anzi mescola un film d’avventura curioso col racconto di famiglia iniettandovi una certa dose di umorismo.
Una miscela per nulla semplice ma perfettamente in linea con lo spirito ardimentoso di Erlingsson, il quale sa equilibrare un humour scandinavo sempre sul filo della bizzarria (i musicisti che compaiono a suonare la colonna sonora e che fungono da vero e proprio coro, in senso classico) con il sentimentalismo ben temperato e con un senso dell’avventura e della suspense molto originale che trova nella natura e nei luoghi, nel modo di riprenderli e usarli il suo centro e il suo senso, sia nei geyser dove riscaldarsi sia nel muschio in cui nascondere un ricordo prezioso.