Presentazione del libro di Bruno Cartosio Parole scritte e parlate. Intrecci di storia e memoria nelle identità del Novecento Società di mutuo soccorso Ernesto de Martino, Venezia, 2016
Presentazione del libro-bimbi Non aver paura… ti porto io (Cox 18 Books, Milano, 2017) – con merenda
Partecipano i bambini e le bambine protagonisti dei racconti
Le esperienze dei laboratori autogestiti per i bambini fatte nel Centro Sociale Cox18 (e dintorni) a partire dal 2008. In questo libro si racconta della attività di assistenza portata da un gruppo di bambini a quei grandi di conchetta che si trovavano il martedì per passare il tempo. Questi ultimi stanno migliorando, prima o poi forse impareranno a cavarsela da soli.
Il collettivo Disegni matti presenta una fanzine sui 10 anni della loro attività. Spray Art sulla facciata Musica in cortile
Proiezione video-intervista registrata a “Quello che facciamo è segreto 2016”
Presentazione di “Quello che facciamo è segreto 2017”
ore 20 Cena buffet
C.S.O.A. COX18 – via conchetta 18 – milano
Sottoscrizione 5 Euro (no tessera)
Apertura porte ore 23,00
inizio concerti ore 00,00
Live on Stage: HATE & MERDA, COUNCIL OF RATS, LOIA
▼HATE & MERDA▼ https://www.facebook.com/odioeshit
“Ci siamo rotti di tutto, e siamo stanchi di non dimostrarlo.
Rotti dei buoni propositi, delle strategie, delle scene, delle città, della campagna, della vita.”
Da Giovedì 21 Gennaio 2016 è disponibile ‘La Capitale Del Male’, il secondo album ufficiale, prodotto e distribuito da Dischi Bervisti, Sangue Dischi, Shove Records, Zas Autoproduzioni, Toten Schwan Records, Icore Produzioni, UTU Conspiracy, Dio Drone [vinile] e Simula Records (UK) [tape].
Born to hate.
▼LOIA▼ https://www.facebook.com/pg/loiawarriors
“La LOIA è il sudicio che ci rimane addosso, quello da cui non ci liberiamo mai, quello sporco da cui non riusciremo mai a pulirci.”
Presentazione dei libri:
MATTEO GUARNACCIA, Fashion sabotage. La moda controcorrente, dagli apaches agli hipster (24 Ore Cultura, Milano, 2016, 182 pp., ill., rilegato)
ANDREA FUMAGALLI, Grateful Dead economy. La psichedelia finanziaria (Agenzia X, Milano, 2017)
Partecipano: Matteo Guarnaccia, Andrea Fumagalli, Massimo Martignoni, Serpica Naro
Le spericolate avventure delle subculture giovanili, dai Punk ai Rockabilly, da Tokyo a New York, che hanno influenzato, contaminato e ispirato la storia della moda ufficiale. Quest’ultimo di Guarnaccia è un volume che mette un punto fermo nelle relazioni tra bande di strada e passerelle, (di)mostrando quanto le collezioni degli stilisti, in particolare (ma non solo) a Milano, debbano alle subculture giovanili. L’agile volume di Fumagalli, per parte sua, utilizza la metafora dei Grateful Dead, non solo per rendere omaggio a uno dei gruppi musicali più influenti della cultura alternativa, ma anche per indagare come la finanza e la mercificazione si siano appropriate, oltre che del corpo, dei cervelli, dei sensi e dell’eros.
Discussione intorno al libro ORESTE SCALZONE, ’77, e poi…, Mimesis, Milano, 2017
Partecipano: Oreste Scalzone, Paolo Persichetti, Franco Piperno e Carlo Amore, Oreste Scalzone, come un “cantastorie e un griot”, racconta un Settantasette, quello che ha vissuto, quando “finalmente il cielo è caduto sulla terra”. Quell’anno, mentre “il cielo della politica” è perturbato da vicende d’infimo squallore come lo scandalo Lockheed, l’onda della sovversione sociale si impenna e dilaga nei territori, dove l’operaio sociale trova in università e scuole la base logistica d’una critica di massa della società del Lavoro e dell’omonima Repubblica. Scontrandosi con “l’emergenza come forma di governo” che connota il regime del “compromesso storico” e dell’“unità nazionale”, il movimento attinge un livello d’insurrezionalità endemica che arriva “fino alle armi” e a quella che sarà definita “guerra civile di bassa intensità” [ulteriore riduzione d’un’aletta editoriale già intrisa di sudore].
Per discutere del libro abbiamo ridato vita al “tridente” (Oreste, Carlo e Paolo), una già sperimentata formazione alla quale abbiamo ora il piacere di affiancare Franco Piperno. Anche stasera sappiamo a che ora si inizierà, intorno alle nove, ma non quando si finirà.
Presentazione del libro Brigate rosse. Dalle fabbriche alla “campagna di primavera”, (DeriveApprodi, Roma, 2017, vol. I) di ELISA SANTALENA, MARCO CLEMENTI, PAOLO PERSICHETTI
Partecipano: Marco Clementi e Paolo Persichetti Finalmente, una storia delle Brigate rosse raccontata “dall’interno”, basandosi su un ampio uso di fonti, sia archivistiche (diverse delle quali disponibili da poco) che orali (in particolare le testimonianze dei militanti di questa organizzazione). Una risposta ponderosa, dalla quale d’ora innanzi nessuno potrà prescindere, ai cultori della versione complottista della vicenda brigatista e del “caso Moro” in particolare. Il primo di due volumi (che supereranno le mille pagine!), da leggere e da discutere. Inizieremo a farlo intorno alle nove di sera e andremo avanti
SLAUGHTER AND THE DOGSOriginari della notoriamente violenta periferia di Wythenshawe a Sud di Manchester (un tempo la capitale skinhead del nord), gli Slaughter & The Dogs si sono formati alla fine del 1975 quando Wayne Barrett (voce) ed il batterista, Brian (Mad Muffett) Grantham, hanno cominciato a suonare insieme ed il bassista Howard ‘Zip’ Bates si è unito a loro. Mick Rossi divenne il chitarrista solista, anche se inizialmente la formazione comprendeva pure una seconda chitarra, Mike Day, che però lasciò subito il gruppo. Wayne trovò il nome per il gruppo mentre era steso sul letto prima del loro concerto d’esordio… un mix di Diamond Dogs di David Bowie e Slaughter on 10th Avenue di Mick Ronson: cioè Slaughter and the Dogs!
Gli Slaughter iniziarono come tante altre bands facendo la gavetta nei locali di Manchester e dintorni e nei club per uomini eseguendo covers di Lou Reed e Bowie, cominciando però sin da subito anche a scrivere e a suonare i propri pezzi.
Ottenendo di concerto in concerto maggior successo e ricevendo ottime critiche dalla stampa musicale, si ritrovarono presto a capo della scena punk di Manchester di fianco ai Buzzcock ed ai Drones, una scena ormai matura come quella Londinese.
In qualche modo riuscirono ad infilarsi nel programma dell’ormai celebre concerto al Free Trade Hall di Manchester, con i Sex Pistols ed i Buzzcocks; fecero di tutto per essere i secondi a salire sul palco e pubblicizzarono l’evento mettendosi per primi nel poster del concerto (“dimenticandosi” di mettere i Buzzcocks). Salirono sul palco con capelli lunghi, abiti satinati e con atteggiamenti alla Ronson, venendo criticati aspramente dalla stampa e dall’audience.
“Ci siamo davvero meritati le critiche che ci siamo presi quando abbiamo iniziato, ma io credo che siano andate avanti un po’ troppo, ci devono dare un’altra chance per dimostrare quello che sappiamo fare”. Wayne. Shy Talk 2. Manchester Fanzine.
Dopo aver visto i Sex Pistols, il loro look ed aver sentito il loro suono, e dopo essersi presi a cuore le critiche, furono abbastanza scaltri per capire in quale direzione stava soffiando il vento, si tagliarono i capelli, cambiarono i vestiti, e seguirono il nuovo stile come molte altre band del periodo.
Glen Matlock: “mi erano piaciuti… pensai che erano una band divertente. Non li consideravo una band punk anche se erano parte di quella scena, perchè quella era la scena che andava a quell’epoca”.
Tony Wilson: “probabilmente avevano un po’ di David Bowie ed un po’ troppo di Mick Ronson ma, ciònonostante, erano grandi”.
Seguendo il consiglio di McLaren suonarono a Londra al Roxy Club.
Mick Rossi: “l’obiettivo dopo il Free Trade Hall era di provare a conquistare Londra”. Ci riuscirono!
Il loro calendario di concerti si infittì molto rapidamente ed in pochissimo tempo suonarono in tutti i principali locali di Londra come il Roxy, il Vortex così come il Marquee ed il Nashville.
Dal vivo erano un grande spettacolo, con la predilezione di Wayne a parlare senza il bisogno di macchine del fumo o di altri effetti speciali.
Il Roxy regalò alla band la prima registrazione, pubblicando sull’album ‘Live at the Roxy’ due loro brani: ‘Boston Babies’ e ‘Runaway’. Subito dopo, giunsero a comporre e a pubblicare quello che sarebbe diventato un classico inno del punk, il singolo ‘Cranked Up Really High’, con ‘The Bitch’ sul Lato B (Rabid 1977), prodotto da Rob Gretton (il futuro manager dei Joy Division) ed il cui successo condusse la band a firmare con la Decca.
Seguirono tre singoli in rapida successione ‘Where Have All The Boot Boys Gone’ / ‘You’re a Bore’ (1977 Decca) , ‘Quick Joey Small’ / ‘Come On Back’ (1978 Decca, con Mick Ronson, il loro eroe), and ‘Dame To Blame’ / ‘Johnny T’ (1977 Decca) ed infine pubblicarono ‘Ready Now’ / ‘Runaway’ (1979 DJM).
Pubblicarono quindi il loro primo album ‘Do It Dog Style’ (1978 Decca), un vero e proprio classico del punk – immancabile in una qualsiasi collezione di dischi che si rispetti – che raccoglie i primi singoli pubblicati con la Decca e nuovi brani al fulmicotone quali Victim Of The Vampire, Boston Babies ed una fantastica cover di Mystery Girls dei New York Dolls.
Dopo la pubblicazione di ‘Do It Dog Style’, Wayne lasciò la band e venne sostituito da Steve Morrissey (futuro cantante degli Smiths) con il quale gli Slaughter registrarono quattro brani. Per un breve periodo fece parte della band anche Billy Duffy (che avrebbre in futuro raggiunto la fama con i Cult). La band quindi si sciolse.
Nel 1996 gli Slaughter and the Dogs si sono riformati, con Wayne rientrato nella band alla voce, Mick Rossi alla chitarra, Nigel Mead al basso e Noel Kay alla batteria e con questa formazione si esibiscono al festival ‘Holidays in the Sun’ ottenendo un successo grandioso. Da allora, con J. P. Thollet al basso, hanno continuato fino ad oggi ad esibirsi come headliners in festival come il Rebellion, a fare tour ed a registrare nuovo materiale.
Per la terza volta in Italia, dopo il mini tour memorabile del 2012, gli Slaughter suoneranno di nuovo a Milano, in un concerto che già si preannuncia esplosivo!
https://www.youtube.com/watch?v=HpGoJSauG14
I componenti dei Warpath sono tutte anime inquiete attive in passato in svariate band dei dintorni milanesi dal destino più o meno infelice (Trauma, Psicoreato, Attacco alle Menti, Disprogress, Sedlec, Thyria, Krisi Isterika…). Che abbiano finalmente trovato la pace in un progetto solido e duraturo? I Warpath nascono nel 2009, ma si assestano solo l’anno successivo quando si fondono con i Land of Devastation, ovvero con se stessi dato che i componenti delle due band, più o meno, erano gli stessi. Dopo questa buffa vicenda, i Warpath iniziano a suonare in giro con continuità e migliorano parecchio, facendo un solido, classico, inesorabile crust punk/d-beat con doppia voce femminile. Nel 2016, dopo la dipartita di Ale Warpath (chitarra) e del Nano (basso), entra Happy come bassista, esce l’ LP “Oblio” e il gruppo torna a suonare. Line up 2017: Marta & Martina: voce; Lele: chitarra; Happy: basso; Lurens: batteria.
Al Doum & The Faryds è un “ensemble” nato a Milano nel 2010, che unisce influenze etniche con la musica psichedelica. Il progetto racchiude sonorità esotiche, rese anche grazie all’utilizzo di strumenti etnici, con vibrazioni psichedeliche e deviazioni kraut rock.
Il risultato è un suono dove le energie musicali trasportano la mente ad un più profondo e positivo stato di coscienza.
“… One of the most cosmically spaced band in the European scene, they play traditional African instruments and invoke desert landscapes with melodic and intense atmospheres. Post-psych and post-Afrobeat sounds, simple structures; guitar and sax, percussion and woodwind groans. The result is a fusion of Krautrock and psychedelic rock with African influences and the cosmic sounds of Sun Ra or Ash Ra Tempel.” (Forced Exposure)
LA SOCIETA PSYCHEDELICA è il party visionario di Milano. Per fan di: Rock Psichedelico-Garage-Freakbeat-Popsike-Progressive-Acid Rock-Acid Folk-Krautrock-Paisley Underground-Jam Band-Stoner-Early Hard Rock-Psych Funk.
I membri si ritrovano ogni mese in location diverse. La struttura dei meeting è simile a quella di un party rock con band internazionali che suonano dal vivo e dj che mettono solo vinili, mentre i membri ballano. Segretamente creata nel 2006 da Enrico DjHenry Lazzeri, La Società Psychedelica è ora pronta a dare il benvenuto a nuovi membri. http://societapsych.blogspot.com/