DJ SET///////
UBI BROKI ( http://www.casastrasse.org/ )
JULIA B(L)U ( https://www.facebook.com/giuliatosi?ref=ts&fref=ts )
Traduzioni di (FRANTIC)
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*aggettivo
____ frenetico frantic, frenzied, berserk, raptorous
____ fuori di sé frantic
____ disperato, forsennato, irrequieto
** FIFTH DATE ! NEW SPECIAL GUESTSS **
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DJ SET///////
UBI BROKI ( http://www.casastrasse.org/ )
JULIA B(L)U ( https://www.facebook.com/giuliatosi?ref=ts&fref=ts )
FREE TATOOS ON THE STAGE////
SCHIENE PELOSE ( https://www.facebook.com/schienepelose?fref=ts )
T-REX / T-RAINING TO DANCE////
Sara LeghissA ( http://www.casastrasse.org/ )
SWEETS&SPIRITS*VEG////
BRENDA (http://www.essereanimali.org/)
With REATARDS-Rippers, BLACK LIPS-Shingalings and FATALS-Distortion SHADY & THE VAMP puts the deranged teenage youth into wild ecstasy and introduces them to new dances with no names. Slowing down the rhythm while singing in HUNX- and SHANGRI-LAS-tradition to the broken hearted, the fast Pogo-chaos changes into kissing lovebirds, lying on dirty beer-floors…
https://shadyandthevamp.bandcamp.com/
SHADY & THE VAMP (garage punk – Luzern CH)
Nel 2009 Shady and the Vamp, trio lucernese, registra tre canzoni e le fa recapitare in forma anonima al promoter locale. Subito dopo sono già in pista a chiudere il concerto dei The Masonics. Nei loro shows hanno condiviso il palco con leggende della scena garage e ricevuto ottimi riscontri da mostri sacri come Bruce Brand dei Thee Headcoats o Micky Hampshire dei Thee Milkshakes. Tim Warren, dopo aver sentito il loro 7 pollici Baby I’m gonna make you mine ne ha ordinate 100 copie per venderle al negozio della Crypt Records. Il garage punk che producono è quello che dev’essere fatto in questi anni ’10 del secondo millennio, amato dai ragazzi e adorato dalle ragazze. Le loro tracce miscelano momenti di furore e potenza pura ad altri dove i toni si addolciscono parecchio diventando colonna sonora per coppiette di giovani punk. Grazie alla loro musica sono in grado di mandare il pubblico in un’estasi generale che genera danze improvvisate senza nome.
LA SOCIETA PSYCHEDELICA è il party visionario di Milano. Per fan di: Rock Psichedelico-Garage-Freakbeat-Popsike-Progressive-Acid Rock-Acid Folk-Krautrock-Paisley Underground-Jam Band-Stoner-Early Hard Rock-Psych Funk.
I membri si ritrovano ogni mese in location diverse. La struttura dei meeting è simile a quella di un party rock con band internazionali che suonano dal vivo e dj che mettono solo vinili, mentre i membri ballano. Segretamente creata nel 2006 da Enrico DjHenry Lazzeri, La Società Psychedelica è ora pronta a dare il benvenuto a nuovi membri.
http://societapsych.blogspot.com/
Presentazione del libro:«L’Armata dei Sonnambuli» di Wu Ming
ORE 23,00
Concerto:Wu Ming Contingent
“L’ARMATA DI SONNAMBULI” di Wu Ming
Il romanzo del Terrore di Wu Ming. L’opera piú ambiziosa, punto d’arrivo di un percorso ventennale.
1794. Parigi ha solo notti senza luna. Marat, Robespierre e Saint- Just sono morti, ma c’è chi giura di averli visti all’ospedale di Bicêtre. Un uomo in maschera si aggira sui tetti: è l’Ammazzaincredibili, eroe dei quartieri popolari, difensore della plebe rivoluzionaria, ieri temuta e oggi umiliata, schiacciata da un nuovo potere. Dicono che sia un italiano. Orde di uomini bizzarri riempiono le strade, scritte enigmatiche compaiono sui muri e una forza invisibile condiziona i destini, in città e nei remoti boschi dell’Alvernia. Qualcuno la chiama «fluido», qualcun altro Volontà. Guarda, figliolo: un giorno tutta questa controrivoluzione sarà tua. Ma è meglio cominciare dall’inizio. Anzi: dal giorno in cui Luigi Capeto incontrò Madama Ghigliottina.
WU MING CONTINGENT
Agli inizi del 1995, il quintetto hard-core Frida Frenner accompagna Enrico Brizzi in un “reading per voce e rock’n’roll band” ispirato al romanzo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Il cantante è un tale Joe K. che cinque anni più tardi si farà chiamare Wu Ming 2.
Sempre nel 1995, gli X-Ray Men collaborano con il poeta Gilberto Centi per la realizzazione del reading “Il navigatore cieco”. La formazione comprende Yu Guerra al basso e Cesare Feri…oli alla batteria.
Ancora nel 1995, i Nabat – gloriosa formazione dell’Oi! punk italiano – tornano a suonare insieme e incidono “Nati per niente”. Il chitarrista del gruppo è Riccardo Pedrini, la cui massa corporea verrà presto occupata anche da Wu Ming 5.
Passano 17 anni e i quattro si ritrovano intorno ad altrettante birre. Nel frattempo i Nabat si sono sciolti e riuniti per la seconda volta, Yu Guerra ha pubblicato vari album di cui l’ultimo con Enrico Brizzi, Cesare Ferioli è diventato dj e produttore con lo pseudonimo di Big Mojo, Wu Ming 5 ha scritto quattro romanzi, Wu Ming 2 ha declamato reading di ogni genere con Egle Sommacal, Stefano Pilia, Danilo Gallo, Carlo Maver…
L’idea che mette assieme il gruppo è proprio quella di superare la classica formula = scrittore che legge i suoi testi + musicisti che suonano i loro strumenti. L’obiettivo è quello di produrre “canzoni declamate”, con scarne linee vocali, senza però ripetere quanto già fatto egregiamente da Massimo Volume, Offlaga Disco Pax, Bachi da Pietra o Uochi Tochi.
I numi tutelari del sodalizio sono Public Image Limited, Joy Division, Neu!, Patti Smith e Lou Reed.
Dopo alcuni mesi di prove embrionali, tra condomini e salette di fortuna, nasce così Wu Ming Contingent (in cinese 无名 军队, wu ming jun dui – omaggio all’album collettivo “Wu Liao Contingent”, pubblicato nel 1999 dalle quattro principali band di Oi! Punk cinese)
I testi provengono dalla rubrica Wu Ming Wood, scritta da Wu Ming per il mensile GQ, tra il 2010 e il 2012. Brevi biografie maschili (da Peter Kolosimo a Socrates, da Mobutu a Gaetano Bresci) usate in maniera pretestuosa per parlare d’altro.
Percorsi di città. Da Walter Benjamin alle immagini della contemporaneità
La crisi dell’attuale modello di urbanizzazione non è soltanto da mettere in corrispondenza con la crisi dell’abitare, ma va posta in relazione con la difficoltà di elaborazione di una visione più complessiva capace di interrogarsi sui nuovi equilibri economico-politici, che inducono spostamenti e migrazioni di massa non riferibili unicamente alla proliferazione di guerre o di regimi totalitari, ma anche all’inarrestabile movimento di accaparramento di terre, di risorse sottratte alle società locali e conquistate dalle multinazionali.
La crisi di un modello di sviluppo che si è rivelato egemone su scala planetaria pur nelle sue diverse articolazioni, si accompagna inevitabilmente alla crisi delle configurazioni urbane che lo hanno specificato nella sua particolarità. È rispetto ai cambiamenti profondi di assetto e di “forma” del tessuto urbano che diviene urgente oggi avanzare l’analisi, impiegare al meglio possibile gli strumenti di lettura, anche per cogliere le nuove dinamiche di soggettivazione e di assoggettamento che si svolgono all’interno soprattutto, ma non solo, del singolare “dato” metropolitano.
È in tale prospettiva che “Millepiani/Urban” persegue, con questo suo nuovo numero, un duplice obiettivo: il primo è quello di puntare ad una sorta di cartografia anche parziale di quanto accade in Occidente e altrove sul piano delle trasformazioni dell’urbano, sforzo che si è espresso su più piani nel corso della ricerca disegnata dalla rivista; il secondo obiettivo è quello di riprendere (e rinnovare/“ibridare” ) la pratica benjaminiana di scrittura delle immagini di città: tale ripresa critica vorrebbe porsi come un primo momento di una indagine tesa a cogliere e a ri-presentare con intelligenza quelle controtendenze, al livello della messa a valore odierna dei corpi e dei cervelli, che sembrano iniziare a concretizzarsi seriamente rispetto all’assedio e alla paradossale volontà di “concentrazione” provocati da una urbanizzazione apparentemente dissennata.
Walter Benjamin, Immagini di città,
Parigi, Marsiglia, Weimar, Napoli, San Gimignano, Mosca. Negli anni venti Benjamin scrive per giornali e riviste una serie di articoli-reportage sulle città dove gli capita di soggiornare. Raccolta di testi pubblicato nel 1955 e curata da Peter Szondi.
SybiAnn propone un suono psichedelico, a tratti rarefatto, con rimandi sonori alle tipiche produzioni suonate nei dance floor d’annata, come l’Acid House e l’Afro Beat dei tardi anni ottanta.
Battuta lenta, percussioni tribali, tappeti sonori miscelati ad arpeggiatori, atmosfere cupe che rimandano alle sperimentazioni Wave/Industrial, alternate a melodie baleariche.
al Giardino Primo Moroni, via Conchetta angolo via Troilo, Milano
Mercato dell’autoproduzione e di prodotti biologici
TERRE IN MOTO, rete milanese dei mercati agricoli e delle autoproduzioni
Ore 11.00 Apertura mercato al giardino primo moroni, in via conchetta angolo via troilo
Ore 13.00 Pranzo per onnivori, vegetariani e vegani a cura di coox18. Carnivori: cinghiale – veg/vegan: tofu alla pizzaiola – menu bambini
Ore 16.00 Laboratorio bambini: Mamma e Papà vi faccio la crema: il magico intruglio. Con il mago pasticcione e la strega Viola
live on stage +++++++++++++
THE YOUTH (beat / garage / R’N’B – Denmark)
Copenhagen’s The Youth are the next big thing in R&B… no, not Rhianna and her ilk’s modern ‘R&B’; real R&B,
the R&B of Bo Diddley, Jimmy Reed and Chuck Berry.
The foundation, along with the Blues, upon which rock’n’roll was founded. These four young Danes are known all over Europe for their incendiary live shows, and their debut album Nothing But … perfectly meets that standard.
The Youth, nuovissima sensazione dalla Danimarca. Le coordinate potete immaginarle: Sorrows + Pretty Things + Crawdaddys + Tell-Tale Hearts, cattivi e determinati. Ogni tanto sognate di trovarvi al Flamingo di Londra nel ’65 o al Cavern di Los Angeles nell’86, poi vi svegliate e fate un lungo sospiro? Beh, nessun problema: per voi ecco gli Youth! Non sarà la stessa cosa, ma quasi. (Luca Frazzi – Rumore)
LA SOCIETA PSYCHEDELICA è il nuovo party visionario di Milano. Per fan di: Rock Psichedelico-Garage-Freakbeat-Popsike-Progressive-Acid Rock-Acid Folk-Krautrock-Paisley Underground-Jam Band-Stoner-Early Hard Rock-Psych Funk.
I membri si ritrovano ogni mese in location diverse. La struttura dei meeting è simile a quella di un party rock con band internazionali che suonano dal vivo e dj che mettono solo vinili, mentre i membri ballano. Segretamente creata nel 2006 da Enrico DjHenry Lazzeri, La Società Psychedelica è ora pronta a dare il benvenuto a nuovi membri. http://societapsych.blogspot.com/
Gianfranco Zoja, Franco Galloni
CRISI, TENDENZA ALLA GUERRA E CLASSE
[Pgreco, Milano, 2014]
Partecipano:
Manolo Morlacchi e Edoardo Pierantoni
Perché il keynesismo non può essere una risposta alla crisi attuale? Che funzione ha oggi la rendita fondiaria nello sfruttamento dei popoli del mondo? Può il movimento “No debt” reagire efficacemente all’attacco che stiamo subendo? Cosa nascondono il progetto del TAV e il riassetto logistico dell’area europea? Quali strumenti utilizza l’imperialismo per la difesa dei propri interessi? Come si strutturano i modelli rivoluzionari?
Nelle pagine di questo libro denso, ricco di riferimenti e spunti di riflessione, mai scontato o accademico, si pongono tante domande e si spinge il lettore a cercare in autonomia le risposte. Scritto da due militanti rivoluzionari prigionieri, “Crisi, tendenza alla guerra e classe” prova a saldare tra loro i diversi aspetti strutturali che caratterizzano la crisi del sistema di produzione capitalistico, portandone alla luce le molteplici connessioni. Realizzare una ferrovia superveloce e rubare l’acqua alle popolazioni indiane non sono fatti separati tra loro, ma facce di una stessa medaglia.
Un libro, insomma, per chi vuole tornare a pensare con la propria testa. Perché “nella dialettica tra continuità e rottura vive la rivoluzione. Mentre nell’adesione acritica a qualunque modello, fosse pure il più rivoluzionario della storia, alligna il dogmatismo. Nella misura in cui ogni rivoluzione è megiste metabolé, trasformazione e capovolgimento”.