Nel decimo anniversario dell’attacco al World Trade Center
Nel trentottesimo anniversario del golpe militare in Cile
Archivio Primo Moroni, Calusca City Lights, CSOA Cox18
presentano il libro (a fumetti!) che racconta tutto quello che non avrebbero mai voluto farvi sapere
Storia popolare dell’IMPERO AMERICANO
Howard Zinn, Mike Konopacki, Paul Buhle
Partecipano: Bruno Cartosio (americanista) Gianni Miriantini (animatore delle Hazard Edizioni) Giuseppe “u.net” Pipitone (studioso di culture afroamericane) Roberto Caselli (esperto di blues)
Frutto di una collaborazione, unica nel suo genere, tra uno storico, un giornalista investigativo e un artista del movimento operaio, Storia popolare dell’impero americano è la “versione a fumetti” del best seller A People’s History of the United States, libro che ha rivoluzionato il campo della storiografia raccontando i fatti storici “dal basso”, dal punto di vista dei loro protagonisti misconosciuti: pellerossa, schiavi in fuga, soldati neri nella Guerra ispano-americana, minatori in lotta, militanti pacifisti, vittime di guerra…
Questa versione, si apre con gli eventi dell’11 Settembre per poi esaminare i diversi cicli della storia dell’espansionismo statunitense attraverso la ricostruzione attenta_ di molti dei suoi “momenti salienti”, da Wounded Knee all’Iraq, passando per l’invasione di Cuba, i due conflitti mondiali, la Guerra del Vietnam e la rivoluzione iraniana. Al tempo stesso è anche una sorta di romanzo di formazione umana e intellettuale del militante radicale Zinn – nato in una famiglia di ebrei poveri emigrati a New York agli inizi del secolo scorso – dall’infanzia trascorsa “negli slum di Brooklyn durante la crisi degli anni Trenta”, fino all’arruolamento nell’aviazione, sulle “fortezze volanti” B-17, durante la Seconda Guerra mondiale – vera “svolta radicale” della sua visione politica e del suo orientamento etico.
“Ieri, alla Maddalena, ho visto cose che mi hanno provocato molto dolore e tristi ricordi (Genova, tanto per dire). Ma ho visto anche cose grandiose che mi hanno commosso e mi hanno dato forza. Vorrei poter abbracciare tutte insieme le persone che con coraggio, fino all’ultimo minuto, hanno saputo resistere alla sopraffazione e alla violenza, compiendo gesti eroici e di solidarietà vera. I ragazzi che hanno difeso le persone più in difficoltà. Le donne e gli uomini della nostra Valle che hanno reso possibile il presidio e hanno dato, con la loro fermezza, un esempio di vera resistenza”.
“La pietra che cade pesante dal cielo sgombra il terreno per la vita che affiora”.
LA BATTAGLIA SODA
(Libera Repubblica della Maddalena, 27 giugno 2011)
Oltre duemila sbirri, caterpillar, elicotteri, blindati e lacrimogeni a pioggia non sono riusciti a piegare il movimento No Tav.
– Sulla splendida esperienza del presidio della Maddalena, dove per 35 giorni si è vissuti nella condivisione e contro lo Stato, in una comunanza di lotta che spalanca una finestra sul futuro,
– sulle prospettive dell’opposizione al Tav e al sistema sociale che ne spinge la folle corsa,
– in vista della MANIFESTAZIONE NAZIONALE IN VALSUSA di domenica 3 luglio,
ASSEMBLEA PUBBLICA IN COX18
Venerdì 1º luglio, ore 21
Interverranno
Valsusini indomiti e Solidali d’ogni dove
Le lunghe ombre del diritto – ciclo di incontri e discussioni
“La grande contesa 2 (l’esterno)”: flussi migratori, barriere, isole di privilegio super attrezzate e difese, ghetti e luoghi del bando.
Messico: dallo zapatismo alla barbarie
partecipano: Antonio Frillici, autore di Benvenuti a Tepoztlan Pino, Flores Magon, Milano Fabio, Grafica Indipendente Solidaria
Dall’insurrezione zapatista del 1º gennaio 1994, il Messico ha conosciuto molte e diversificate lotte sociali di straordinario vigore. Oltre alle esperienze in Chiapas condotte dall’EZLN, vanno senz’altro ricordate le vittoriose lotte di Atenco contro l’apertura di un nuovo aeroporto internazionale per Città del Messico, la rivolta di Tepotzlan in Morelos contro la costruzione del più grande campo da golf di tutta l’America e, da ultimo, la valorosa battaglia della “comune” di Oaxaca.
Però, a fianco di queste splendide esperienze sociali, andava crescendo sempre più il potere dei cartelli della droga, la corruzione dilagava nella politica e tra i giudici, in combutta con i narcotrafficanti, e le violenze contro gli attivisti sociali, quando non il loro assassinio, spostavano a poco a poco l’asse del conflitto.
Con la fraudolenta elezione di Felipe Calderón nel 2006, avvenuta nonostante le massicce manifestazioni di resistenza a Città del Messico, la deriva violenta del potere era un fatto acquisito. Continue reading Messico: dallo zapatismo alla barbarie→
MOSTRA DI PITTURE, ILLUSTRAZIONI, FUMETTI
LIVE PERFORMANCE DI BODY PAINTING
PROIEZIONE VIDEO TECNICHE TATTOO
con Puck Tattoo, Mauro Muroni, Cristina Anvelt