IL MARCHIO DEL BANDITO – Voglio riprendere il mio posto nella vita / 03-10-2019

GIOVEDI’ 03 OTTOBRE 2019

ORE 18,00

Presentazione del libro: IL MARCHIO DEL BANDITO – Voglio riprendere il mio posto nella vita di Annino Mele

Uscito dopo 31 anni passati in carcere, Annino Mele si ritrova in una società radicalmente mutata cercando di ricostruire la propria vita.
“Il marchio del bandito è una cicatrice incisa nel corpo che resta per tutta la vita. E ancora più profonda è quella cicatrice di coloro passati alla morte pur se viventi”.

 

LA TERRA DELLA VITA. L’ESTATE DELLA DIOSSINA / 29-09-2019

DOMENICA 29 SETTEMBRE 2019

DALLE ORE 19,30

ore 19.30
APERICENA A SOSTEGNO DEL “COORDINAMENTO NO PEDEMONTANA”

ore 21.00
INOCHI NO CHIKYUU. DIOXIN NO NATSU (La terra della vita. L’estate della diossina)
Regia di Satoshi Dezaki
Giappone, 2001, 82 min., sottotitoli in italiano a cura del blog “Chokoreto Fansub“

Film di animazione ispirato al disastro dell’ICMESA e dell’inquinamento a Seveso, raccontati attraverso gli occhi di un gruppo di ragazzini che decidono di scoprire che cosa è veramente accaduto e perché; un operaio e un giornalista sono i loro alleati.
Durante la serata, mostra  “Non si è trattato di un incidente” e proiezione dei “FRAMMENTI DI MEMORIA”, sette videoclip realizzati dall’Associazione “SEVESO MEMORIA DI PARTE” in occasione del quarantatreesimo anniversario del disastro di Seveso.

VORKUTA COME ALLEGORIA – Da città-gulag a deserto industriale / 26-09-2019

GIOVEDI’ 26 SETTEMBRE 2019

ORE 20,30

VORKUTA COME ALLEGORIA – Da città-gulag a deserto industriale

Parlare delle Repubblica dei Komi vuol dire parlare innanzitutto di
Vorkuta, assieme alla Kolima il più celebre dei GULag staliniani. Una storia di deportazione e lavoro forzato che coinvolse anche molti italiani e le cui vicende sono state narrate da Dante Corneli, un comunista tiburtino che vi fu recluso per un decennio (vedansi le sue memorie, recentemente riproposte in tre volumi dall’editore Massari).
Questa tragica epopea politica è ormai totalmente sconosciuta alla
maggior dei giovani che vivono in questa città; in compenso la sua realtà di grande centro minerario in via di disfacimento sotto il peso degl’imperativi del capitale globale è uno spettro che si allunga su tutta la regione. E nel circondario di Syktyvcar, capitale della Repubblica dei Komi, contro il progetto di farne la discarica della spazzatura moscovita, sono in corso grandi movimenti ecologisti, una delle più interessanti espressioni di quei processi di trasformazione sociale della Russia “profonda” così poco conosciuti in Occidente.

Di questo e d’altro parleremo con Yurii Colombo, giornalista free lance e corrispondente da Mosca per “il manifesto”, e col fotografo Giampiero Assumma, che lo scorso agosto hanno viaggiato in questa regione estrema della Russia Europea, riportandone belle fotografie e forti suggestioni.

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