Volante Rossa


Giovedì 23 luglio, dalle 21.00


Archivio Primo Moroni, Calusca City Lights e Cox18 presentano:


Cesare Bermani

La Volante Rossa: Storia e mito di "un gruppo di bravi ragazzi"

a cura dell’Archivio Primo Moroni

Edizioni Colibrì (2009)

a seguire proiezione del film Gangsters di Massimo Guglielmi (1992), che racconta la storia della "Volante Rossa" di Genova

 

 


Dopo il 25 aprile, sono molti i partigiani che non disarmano. Per diversi anni ha luogo una guerra non dichiarata tra chi pensa che la Liberazione possa avere un senso sociale forte, financo rivoluzionario, e chi teme questa prospettiva sopr’ogni altra cosa.
Se da una parte si risponde colpo su colpo ai rinnovati attacchi fascisti e si sostiene in modo organizzato le lotte operaie, fino a impugnare le armi dopo l’attentato a Togliatti del luglio ’48, dall’altra prende corpo, con l’appoggio NATO, quella struttura paramilitare che sarà poi conosciuta come Gladio.

Nel corso dell’estate 1945, nasce la Volante Rossa, che prende sede presso la Casa del Popolo di Lambrate in via Conte Rosso 25, vero e proprio centro della vita del quartiere.

Questa nuova organizzazione intende richiamarsi alla Volante Rossa che ha agito in Ossola, inquadrata nell’85ª Brigata Garibaldi Valgrande Martire. È formata da giovanissimi, quasi tutti operai o artigiani, che in larga parte avevano partecipato alla guerra partigiana o come sappisti all’insurrezione; a costoro si sarebbero in seguito aggregati alcuni altri che avevano "perso l’autobus" della presa d’armi contro il fascismo, perché ancora troppo giovani, e che cercavano di acchiappare la corsa successiva, per "fare anche loro la loro parte".

Questo libro, che privilegia tra le fonti storiche le testimonianze dei protagonisti, racconta e analizza le gesta di questo "gruppo di bravi ragazzi" – così la Volante Rossa firmò l’incruenta ma salace punizione inflitta a un dirigente della Falck, reo di trattare i lavoratori come "animali da soma" e di voler tornare ai "vecchi metodi" –, le cui azioni contro i fascisti e in sostegno delle lotte operaie divennero un vero e proprio mito agli occhi di vasti strati proletari. Un mito destinato a durare ben oltre la fine di quella esperienza, per giungere fino ai giorni nostri.


I primi passi di questa ricerca di Cesare Bermani, alla metà degli anni Settanta, mossero all’interno della rete di "memorie di parte", "fili rossi" e relazioni intessuta intorno alla libreria Calusca.

È questa un’ulteriore ragione perché la nuova e accresciuta edizione del migliore studio sulla Volante Rossa venga pubblicata dall’Archivio Primo Moroni.

 

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Questa ricerca sulla Volante rossa è cominciata a metà del marzo 1976, quando Primo Moroni mi organizzò una registrazione con Sante Marchesi (“Santino”), ed è continuata in maniera saltuaria ma ininterrotta fino a oggi.
I suoi primi risultati apparvero nell’inverno ’77-78 su “Primo Maggio”, rivista allora pubblicata dalla Libreria Calusca di Milano (importante centro aggregativo che, nonostante tutte le avversità, continua tuttora a esistere). Per quel primo articolo, poi più volte riproposto o ripreso sul web da gruppi sia di destra sia di sinistra, mi avvalsi ampiamente dell’aiuto di Augusto Zuliani, che conobbi alla Libreria Calusca. In una successiva puntata di ricerche a Lambrate, nel maggio 1968, il fondatore della PiùLibri, Sauro Sagradini, mi procurò l’importante contatto con AngeloMaria Magni (“Vento”).
Solo nell’ottobre 1996, grazie soprattutto a Davide Danti, ho pubblicato presso le Nuove Edizioni Internazionali quella che può considerarsi come la prima edizione di questo libro, che oggi compare rivisto e arricchito grazie a nuove ricerche, mie e altrui, condotte in seguito.
Ora considero questo vero e proprio work in progress come giunto alla sua conclusione.

Cesare Bermani

 

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Cesare Bermani (Novara, 1937), storico e studioso delle tradizioni popolari italiane, dal 1962 ha partecipato alle ricerche di canti popolari e sociali promosse da Gianni Bosio e Roberto Leydi, con la collaborazione di Luciano Berio, all’interno del primo progetto sistematico di storicizzazione avviato nel nostro Paese.
Curatore di molti dischi di canto popolare e sociale (per "I Dischi del Sole"), è stato redattore e, nel 1970-72, anche direttore della rivista "il nuovo Canzoniere italiano". Tra i suoi lavori più recenti in questo campo, "Guerra guerra ai palazzi e alle chiese…". Saggi sul canto sociale (2003).


Nel 1965 è stato tra i fondatori dell’Istituto Ernesto de Martino per la Conoscenza Critica e la Presenza Alternativa del Mondo Popolare e Proletario, specializzandosi nella raccolta delle "storie di vita" e utilizzando, tra i primi in Italia, a fini storici le narrazioni orali.
Autore di Pagine di guerriglia. L’esperienza dei garibaldini della Valsesia (1995-2000, 1ª ed.).
Redattore, dal 1974, e poi direttore, dal 1980, di "Primo maggio", scrive attualmente su "l’impegno" (organo dell’Istituto storico di Borgosesia), "Musica/Realtà" e "il de Martino".


Assai estesa è la sua ricerca sui lavoratori italiani recatisi a lavorare in Germania durante il III Reich: Al lavoro nella Germania di Hitler. Racconti e memorie dell’emigrazione economica italiana, 1937-1945 (1998).
Ben conosciuto a livello internazionale come storico orale, ha anche studiato il mondo magico dell’Abruzzo teramano (Volare al sabba. Una ricerca sulla stregoneria popolare, 2008).


Il materiale sonoro raccolto nel corso delle sue ricerche supera le 3500 ore di registrazione. Per l’insieme della sua produzione – che tra libri, saggi, articoli, conferenze e spettacoli supera i 1700 titoli –, si veda il sito Internet: www.omegna.net/bermani.
Con Edizioni Colibrì ha già pubblicato un volume, con due CD allegati, che compendia i suoi vasti studi gramsciani: Gramsci, gli intellettuali e la cultura proletaria, a cura dell’Archivio Primo Moroni e del Centro d’iniziativa Luca Rossi.