#OccupyEstate – concerto all’Arco della Pace

VENERDÌ 6 SETTEMBRE 2013

RADICI NEL CEMENTO, ONE LOVE HI POWA, OTIERRE, INOKI, KIAVE, SIGNOR K, KENTO, JUNIOR SPREA, ZIZZAPAWA POSSE, JAMAS, GAMBA THE LENK, BEPPE REBEL, LAS KARNE MURTA, LA BANDA DEGLI OTTONI, AMARCORE E MOLTI ALTRI

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Nella metropoli Milanese una finanza spietata distrugge spazi di libertà, solidarietà cultura e socialità, interessata soltanto ad una città vetrina buona da vendere per l’Expo indipendentemente da bisogni e desideri di chi la abita. I territori vengono lasciati in balìa di speculatori, palazzinari ed affaristi, migliaia di persone rimangono senza casa e migliaia di case senza persone, i quartieri popolari cadono a pezzi ed interi edifici sono abbandonati e lasciati al degrado, mentre vengono innalzati colossi di vetro destinati a rimanere perlopiù scheletri inaccessibili alla stragrande maggioranza delle persone. D’altra parte mancano spazi e case per chi ne ha bisogno, ma spesso si trovano occasioni a canone agevolato per qualche covo nero, qualche pericoloso razzista e fascista, ignorante braccio della loro programmatica guerra tra poveri. La nostra risposta è costruire un territorio differente, di resistenza e di solidarietà attiva, di mutuo soccorso. Riprenderci tutto ciò che ci spetta, dalle case agli spazi, dallo sfitto alle piazze, è la strada da percorrere. Perciò l’autogestione e la proposta degli spazi sociali e di alternativa culturale è una delle opzioni valide. Per questo motivo è essenziale: moltiplicare e difendere gli spazi liberati, sostenere chi si batte contro ogni sfratto e sgombero aprire spazi di libertà di movimento. In perfetta linea con una “gestione del dissenso” che in tempi di crisi e austerity mostra il suo volto più becero in tutto il mondo ogni volta che le retoriche di dialogo e democrazia decadono, i nostri governanti, le giunte del territorio di Milano e dell’hinterland, sperano di liberarsi di chi lotta per la riappropriazione e per un territorio differente di autorganizzazione con cariche della polizia, sgomberi, sfratti, arresti e denunce. Vorrebbero minare la libertà di movimento. Inutile è il loro proposito: qui siamo e qui restiamo.