SABATO 29 MARZO 2014
ore 23.01
Cox 18 presenta:
Spleen *3
Stellar Om Source (Rvng Intl.)
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Claudio Vittori (Machine Jockey)
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KLC (Cox18 Sounds)
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Michi Migliau (Machine Jockey)
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architetture visuali
Martini
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Stellar OM Source
Stellar OM Source è nata dal desiderio di Christelle Gualdi di rompere con la sua formazione musicale accademica. Contrabbassista nella Konigin Katharina Stift Schulorchester e studentessa di teoria della musica all’Univerité Paris VIII, Christelle ha completato i suoi studi in composizione elettroacustica al Conservatorio di Parigi dopo essersi laureata in architettura.
Christelle è stata ispirata – ed anche un fondamentale membro – dalla comunità del synth DIY. A fianco di Oneohtrix Point Never, Emeralds e James Ferraro, la sequenza di CD autoprodotti di Stellar Om Source ha caratterizzato lo spirito di un’epoca di artisti che si allontanavano dalle loro radici noise per intraprendere la strada dell’evasione polifonica.
Si è stabilita a L’Aia, lontana diverse miglia dalle sue controparti statunitensi. Nel 2010 un venditore eBay locale le ha offerto una Roland TB-303 nuova di zecca per soli 25 euro: lo ha colto come un segno del destino e i suoni immediatamente riconoscibili del bass synthesizer analogico hanno cominciato ad apparire nelle prove studio e live.
Le possibilità offerta dai pattern spinsero Stellar OM Source verso la sua futura fondazione – un pianeta che continua a galleggiare nell’universo dei synth, ma orbita lontano anni luce attorno a un asse che ruota ritmicamente.
soundcloud.com/omsource
Claudio Vittori
è un personaggio poliedrico che opera nel panorama della musica elettronica italiana e nel mondo del sound design e audiobranding internazionale.
Tra ambient techno e sperimentazione l’attitudine punk e urbana trasuda in un beat eclettico e pulsante.
Produttore e sound designer, il suo tocco è sempre contraddistinto da cambi di passo prorompenti e inaspettati.
soundcloud.com/claudio-vittori
KLC
Michi Migliau
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Spleen
Malessere e disagio non generano immobilità, se deviate per creare.
A Detroit tre quarti dei palazzi sono vuoti; i suoni techno si fondono con il soul. A Londra, dalle finestre delle case popolari, i bassi dal ritmo spezzato e il fumo dell’erba si alternano alle drum machine. A Berlino, nei sotterranei, le sperimentazioni industrial e new wave vengono assorbite dall’essenziale 4/4.
L’esperienza sensoriale è completa: l’impatto visivo colpisce tanto quanto i nuovi suoni.
Nascono label, si trasformano, muoiono e rinascono in continua evoluzione creativa.
Fertilità e contaminazione di suoni permettono a scene di entrare in contatto e sperimentare nuove forme di socialità, dando una nuova vita a luoghi altrimenti deserti.
I tempi cambiano, gli stimoli si rinnovano. L’alternativa culturale è un’esigenza che si sviluppa attraverso ogni linguaggio necessario.
Noi scegliamo l’ambito della bass music, perchè crediamo sia uno dei generi più fertili, interessanti e fecondi del contemporaneo.
Il disagio individuale sfocia nella necessità di socialità empatica e fisica.
Nero come la bile: l’incubatrice – l’utero dalle basse frequenze della creazione artistica.