ANTITESI – Analisi e strumenti per la rivoluzione proletaria

MERCOLEDI’ 29 GIUGNO 2016

DALLE ORE 20,00

antitesi-2 loc

“ANTITESI”, ANALISI E STRUMENTI PER LA RIVOLUZIONE PROLETARIA
Sommario del n. 2, aprile 2016
Editoriale
• Tendenze globali nella crisi del capitalismoSfruttamento e crisi
• I Brics e la lunga depressione del capitalismo globale
• Il proletariato internazionale e la crisi
Classi sociali, proletariato e lotte
• La lotta di classe in Cina
• La guerra popolare in India
Imperialismo e guerra
• Dalla “primavera di Damasco” al lungo inverno siriano
• La lotta rivoluzionaria in Turchia e Kurdistan
• La Terza Intifada
• Pivot to Asia
Controrivoluzione, repressione e solidarietà di classe
• Lo stato di emergenza in Francia
Ideologia borghese e teoria del proletariato
• Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan e il confederalismo democratico
• L’Islam politico, appunti di classe
Nello sviluppo del movimento comunista la pratica è sempre stata principale, ma la teoria è stata fondamentale. Teoria non caduta dal cielo, ma a sua volta tratta dalla pratica della lotta di classe sedimentatasi come patrimonio collettivo. Applicare creativamente questo patrimonio per interpretare la realtà è utile e necessario per capire come trasformarla in senso rivoluzionario, coscienti che la piena comprensione verrà solo dalla pratica, dalla lotta di classe e dalla lotta politica rivoluzionaria. Abbiamo promosso “Antitesi” per riappropriarci della concezione comunista del mondo e per formare una nuova leva di militanti che sia all’altezza delle sfide pratiche e teoriche che il presente pone. Riportiamo di seguito un breve stralcio tratto dall’editoriale di “Antitesi” numero 0 che ci sembra significativo per inquadrare le ragioni che ci hanno spinti ad editare la rivista: “Detto in poche parole, vogliamo realizzare una rivista che contribuisca all’antitesi rivoluzionaria del proletariato contro la tesi dominante della borghesia e del suo potere, nella direzione della sintesi del comunismo. Inteso oggi principalmente non come formazione economico sociale che sorgerà inevitabilmente con la soppressione delle classi, ma nel suo senso più immediato ma più profondamente dialettico, come “movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”. Un movimento reale che deve essere costituito e nutrito da nuovi compagni e compagne, da una nuova leva di comunisti capaci di far politica nel movimento di classe e fra le masse sottraendosi all’egemonia

Nello sviluppo del movimento comunista la pratica è sempre stata principale, ma la teoria è stata fondamentale. Teoria non caduta dal cielo, ma a sua volta tratta dalla pratica della lotta di classe sedimentatasi come patrimonio collettivo. Applicare creativamente questo patrimonio per interpretare la realtà è utile e necessario per capire come trasformarla in senso rivoluzionario, coscienti che la piena comprensione verrà solo dalla pratica, dalla lotta di classe e dalla lotta politica rivoluzionaria. Abbiamo promosso “Antitesi” per riappropriarci della concezione comunista del mondo e per formare una nuova leva di militanti che sia all’altezza delle sfide pratiche e teoriche che il presente pone.
Riportiamo di seguito un breve stralcio tratto dall’editoriale di “Antitesi” numero 0 che ci sembra significativo per inquadrare le ragioni che ci hanno spinti ad editare la rivista: “Detto in poche parole, vogliamo realizzare una rivista che contribuisca all’antitesi rivoluzionaria del proletariato contro la tesi dominante della borghesia e del suo potere, nella direzione della sintesi del comunismo. Inteso oggi principalmente non come formazione economico sociale che sorgerà inevitabilmente con la soppressione delle classi, ma nel suo senso più immediato ma più profondamente dialettico, come “movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”. Un movimento reale che deve essere costituito e nutrito da nuovi compagni e compagne, da una nuova leva di comunisti capaci di far politica nel movimento di classe e fra le masse sottraendosi all’egemoni della classe dominante, posizionandosi sulla via della prospettiva rivoluzionaria. È in tal senso, principalmente, che proponiamo la rivista “Antitesi”. La rivista è strutturata in cinque sezioni: Sfruttamento e crisi; Proletariato, classi sociali e lotte; Imperialismo e guerra; Controrivoluzione, repressione e solidarietà di classe; Teoria del proletariato e ideologia borghese.
Si tratta, a nostro avviso, di cinque binomi concettuali che inquadrano in maniera complessiva il procedere dialettico di quanto ci sta attorno. L’ordine non è casuale perché partiamo dalla materia in sé, cioè, a livello sociale, dall’analisi economica, per arrivare alla materia in sé per sé, cioè al movimento delle classi in lotta, per giungere poi al processo di trasformazione della materia, che in politica corrisponde alla guerra, e concludiamo con la sintesi del patrimonio che il movimento della materia politico-sociale, e in particolare del proletariato, ha storicamente prodotto.
Invitiamo i nostri lettori alla critica per aiutarci a progredire e auspichiamo la collaborazione di coloro che condividono un progetto di rivista chiaramente aperto ai compagni e alle compagne intenzionati a “costruire l’antitesi” alla classe dominante, pur affermando, fin d’ora, che il nostro è un lavoro collettivo e di posizionamento politico: vogliamo combattere, innanzitutto nel nostro seno, tendenze liberali, individualiste e settarie.”

Sezione “Sfruttamento e crisi
La prima sezione di “Antitesi” si intitola “Crisi e sfruttamento” e ha come scopo quello di identificare e analizzare le attuali tendenze economiche del capitale. Facendo affidamento al pensiero economico marxista, in questa sezione si cerca di isolare e spiegare le dinamiche di lungo periodo del capitale, verificando sia sul piano locale che su quello globale, la teoria della crisi di Marx che vede nella caduta tendenziale del saggio di profitto il suo perno centrale.

Sezione “Classi sociali, proletariato e lotte
In questi anni di crisi generale, e in questi ultimi di crisi economica acuta, il sistema capitalista ha sferrato dei continui attacchi alle condizioni e alle conquiste dei lavoratori e delle masse popolari, per aprire e garantire sempre più spazi di profitto e di rendita per i monopoli capitalistici. Attacchi che, qui in Italia, si sono concretizzati con continue controriforme del lavoro, delle pensioni, abbassamento dei salari, precarietà, licenziamenti, tagli alle spese sociali, alla sanità, alla scuola, e che complessivamente rappresenta la tendenza generale delle borghesia imperialiste nei confronti dei proletariati anche negli altri paesi. All’attacco dei padroni il proletariato e le masse popolari rispondono con gli strumenti e le capacità dell’oggi, molto spesso dirette dalle organizzazioni revisioniste. Sta ai comunisti stare sul terreno della lotta con la pratica per sviluppare gli elementi dell’autonomia del proletariato dalla direzione della borghesia e dei revisionisti e portare la prospettiva politica dell’abbattimento della società capitalista. Con la seconda sezione della rivista “Antitesi” si vuole appunto analizzare il movimento delle classi sociali in lotta nella società capitalista, cercando di approfondire la comprensione di come questo movimento si sta attuando e quale ne sia la direzione imboccata e al contempo dare degli elementi perché sia possibile sviluppare la prospettiva politica della rivoluzione proletaria all’interno di questo movimento delle classi.

Sezione “Imperialismo e guerra
Per la prima volta dalla caduta del muro di Berlino e dal collasso dell’Urss, il mondo si trova di nuovo in una condizione in cui l’Occidente non è più il solo attore egemone. I Brics infatti stanno diventando protagonisti delle dinamiche internazionali, andando a costruire un panorama sempre più multipolare. Nuove potenze quindi nuovi interessi nell’ambito di una crisi di sovrapproduzione che sta comportando una situazione sempre più tesa a livello internazionale. Distruggere potenziale produttivo, sfruttare più intensamente  i vecchi mercati e conquistarne di nuovi sono tra gli strumenti “preferiti” dal capitale per salvarsi da se stesso. Il mondo si frammenta in blocchi di alleanze in scontro tra loro (contraddizioni interimperialiste) ma perfino all’interno della stessa “cricca” si respira aria di crisi (all’interno cioè dello stesso blocco). In questo contesto chi subisce la guerra, la colonizzazione, il peggioramento delle condizioni materiali di vita e dei diritti sono sempre i proletari, sia degli stati vittime dell’imperialismo sia degli stati imperialisti. La sezione si propone, problematizzando costantemente e cercando di analizzare le cause oggettive e strutturali, di chiarire il quadro dello scontro interimperialista attuale e di fornire chiavi di lettura di classe, con un particolare occhio di riguardo per tutti i fronti di Resistenza popolare all’imperialismo e per il ruolo e le prospettive delle organizzazioni di classe. Il tutto non per mero interesse “scientifico”, quanto per provare a costruire, affinandolo col dibattito e il confronto, il quadro generale di analisi utile a capire come organizzare il fronte antimperialista e il sostegno e la solidarietà ai popoli resistenti in lotta.

Sezione “Controrivoluzione, repressione e solidarietà di classe
In questa sezione ci proponiamo l’obiettivo di analizzare e comprendere lo sviluppo delle strategie repressive e dell’apparato repressivo, inteso come norme, strumenti e mezzi, di cui la borghesia imperialista si dota per contrastare lo sviluppo delle lotte e della loro prospettiva rivoluzionaria. Questa sezione si colloca come quarta. Dopo un approfondimento sulla struttura economica del capitalismo, sul rapporto tra le classi, lo sviluppo delle istanze di lotta e sulla tendenza alla guerra imperialista, ci si focalizza sugli strumenti con cui la classe dominante tenta di mantenere inalterato il suo potere. La controrivoluzione e la repressione fanno parte di due binomi importanti, controrivoluzione/rivoluzione e repressione/lotte e va quindi sviluppata la capacità di confrontarsi con esse consapevoli che sono parte integrante della reazione. Questa sezione segue immediatamente dopo quella di Imperialismo e guerra, a rimarcare lo stretto rapporto che sussiste tra la guerra sul fronte esterno e quelle sul fronte interno, che rappresenta una sua declinazione nella specificità di ogni paese. Non ci si sofferma solo sull’aspetto italiano, ma si cerca di dare uno sguardo più ampio a livello internazionale. Se la controrivoluzione preventiva e la repressione sono la tesi della borghesia, la solidarietà di classe rappresenta l’antitesi del proletariato, intesa come capacità di risposta alla violenza dello stato dal parte della classe.

Sezione “Ideologia borghese e teoria del proletariato
In continuità con le quattro precedenti, si colloca come quinta e ultima sezione della rivista. L’intento è quello di approfondire alcuni contributi di sintesi del patrimonio che il proletariato in lotta ha storicamente prodotto; non per un’operazione nostalgica o per la riproposizione degli assunti di un testo come “ricetta” standard, ma per valorizzare degli insegnamenti universali fondamentali utili alla pratica di lotta oggi.

La redazione