IL CINEMA IN CONCHETTA

DAL 07 AL 28 AGOSTO 2020

ORE 21,00

IL CINEMA IN CONCHETTA
Rassegna cinematografica nel cortile del @CSOA COX18
Tutti i venerdì sera di agosto
Ingresso ore 21.00
Inizio proiezione ore 21.30
Entrata libera fino a esaurimento posti

PROGRAMMA:

Venerdì 7 agosto

Che fare quando il mondo è in fiamme? (What You Gonna Do When the World’s On Fire?
(2018) 2h3m
Regia di Roberto Minervini
Nell’estate 2017 gli USA sono scossi da una serie di brutali omicidi di giovani afroamericani ad opera della polizia.
Ambientato a Baton Rouge, in un quartiere a grandissima maggioranza abitato da afro-americani, il film racconta la condizione dei neri oggi attraverso quattro storie: Judy, una donna spezzata dalla vita e dai debiti, cerca di mantenere a galla la propria famiglia allargata, mentre gestisce un bar minacciato dalla gentrificazione.
Kevin, Big Chief della tradizione indiana del Mardi Gras, lotta per mantenere vivo il patrimonio culturale della sua gente attraverso i rituali del canto e del cucito.
Ronaldo e Titus, due giovanissimi fratelli, crescono in un quartiere afflitto dalla violenza, mentre il padre è in prigione e la madre si preoccupa che un colpo di pistola neghi loro la chance di diventare grandi.
Infine, il gruppo rivoluzionario delle Black Panthers indaga sul linciaggio di due ragazzi nel Mississippi, mentre organizza una protesta contro la brutalità della polizia.
Documentario che si dispiega secondo una sottile drammaturgia, il film di Minervini come sempre studia un ambiente a lui estraneo, vi entra in simbiosi e lo racconta dal di dentro, stavolta ponendo lo sguardo sui rigurgiti razzisti e le condizioni sociali di una fetta di popolazione enorme e dimenticata.
Girato in bianco e nero, What You Gonna Do When the World’s on Fire? è un saggio sull’America profonda e contemporanea, colta qui nel suo bisogno di ribellione verso lo status quo, nel tentativo di risalire la china di una questione politica e civile che per molti è disperata, e lo fa guardando a tre modi diversi di affrontare la questione, passando dalla paura per il mondo “on fire” alla lotta per spegnere quel fuoco e acquisire voce e giustizia. 
 
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Venerdì 14 agosto

I miserabili (Les misérables)
(2019) 1h 45m
Regia di Ladj Ly
 
“Amici miei, tenete a mente questo: non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori”.
Si chiude con uno stallo potente e con la successiva citazione tratta dall’omonimo Les misérables di Victor Hugo il nuovo film diretto da Ladj Ly, regista parigino che realizza questo western urbano partendo da un suo stesso cortometraggio del 2017 e ambientandolo nello stesso quartiere dove proprio il romanziere francese faceva muovere i protagonisti del suo immortale capolavoro.
Siamo a Montfermeil, banlieue parigina. L’agente Ruiz, appena trasferitosi in loco, prende servizio nella squadra mobile di polizia, nella pattuglia dei colleghi Chris e Gwada. Gli bastano poche ore per fare esperienza di un quartiere brulicante di tensioni tra le gang locali e tra gang e forze dell’ordine, per il potere di dettare legge sul territorio. La goccia che fa traboccare il vaso è il furto di un cucciolo di leone che viene rapito dalla gabbia di un circo, a cui segue un’ incomprensibile violenza nei confronti di un bambino, mentre tutto viene ripreso da un drone a cui molti inizieranno a dare la caccia per cancellare le prove.
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 Venerdì 21 agosto

 Selfie 
(2019) 1h18m
Regia di Agostino Ferrente
Selfie è un documentario ripreso tutto dai protagonisti, cellulare alla mano, sguardo in camera. Un “selfie”, quindi, esteso fino a 78 minuti e intervallato da brevi inquadrature panoramiche, rubate da telecamere di sicurezza.
Sono le due facce del Rione Traiano di Napoli, quartiere periferico, lontano dai comfort, dall’eleganza e dalle comodità del centro.
Andare in centro, infatti, per Alessandro Antonelli e Pietro Orlando, è “andare a Napoli”. Una divisione sociale percepita e profonda, incolmabile, che lascia fuori ragazzi consapevoli già da giovanissimi di una condizione umana stabilita per nascita, come un crudele riflesso di ius solis.
Il film è dedicato alle tragiche vicende della morte di Davide Bifolco, avvenuta nel 2014, e vi si muove attorno per raccontare il bello, il brutto e soprattutto il quotidiano di un quartiere difficile, sì, ma anche oggetto di pregiudizio feroce.
Altri ragazzi del Rione Traiano raccontano e si raccontano, componendo un puzzle ricco e sfaccettato, preciso e onesto.
È da questa profonda contraddizione che scaturisce il coraggio dei protagonisti e l’empatia dello spettatore. E ancora da questo conflitto deriva la poetica del documentario, tanto coraggioso nel modo di presentarsi quanto fedele alla sua anima di racconto intimo e universale allo stesso tempo. Come una confessione tra amici.
 
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Venerdì 28 agosto

La donna elettrica (Woman at War)
(2018) 1h 41m
Regia di Benedikt Erlingsson
Una guerrigliera fai da te e una piccola eroina bambina che resta sullo sfondo, fino alla fine. Woman at War (alla Semaine de la critique) parla di eroismo femminile attraverso la formula curiosa di un action movie fai da te che conferma il talento originale e bizzarro di Benedikt Erlingsson.
Qui Erlingsson racconta di Halla, un’insegnante di musica nella quale si nasconde una bio-terrorista che fa saltare centrali elettriche e fabbriche. Mentre la polizia le dà la caccia, lei si deve occupare anche del suo sogno di diventare madre, visto che la sua domanda di adozione di una bimba ucraina sopravvissuta alla guerra è stata accettata.
Nessuna melensaggine però nello script, che anzi mescola un film d’avventura curioso col racconto di famiglia iniettandovi una certa dose di umorismo.
Una miscela per nulla semplice ma perfettamente in linea con lo spirito ardimentoso di Erlingsson, il quale sa equilibrare un humour scandinavo sempre sul filo della bizzarria (i musicisti che compaiono a suonare la colonna sonora e che fungono da vero e proprio coro, in senso classico) con il sentimentalismo ben temperato e con un senso dell’avventura e della suspense molto originale che trova nella natura e nei luoghi, nel modo di riprenderli e usarli il suo centro e il suo senso, sia nei geyser dove riscaldarsi sia nel muschio in cui nascondere un ricordo prezioso.