Solidarietà al personale degli ospedali San Paolo e San Carlo

 

CSOA Cox 18, Archivio Primo Moroni, Calusca City Lights
esprimono solidarietà al personale degli ospedali San Paolo e San Carlo già in stato di agitazione e ora in sciopero

Da decine d’anni la Sanità (quella Lombarda sopra tutte) è una greppia politico-privatistica più che un servizio pubblico, uno strumento per produrre profitti più che curare la salute e il benessere della popolazione.

Ragioni speculative hanno fatto sì che i due ospedali San Paolo e San Carlo non venissero ristrutturati e non ne venissero rammodernate e potenziate le dotazioni.

Ragioni di bilancio hanno fatto sì che non venisse aumentato l’organico del personale e che anzi venissero attaccati i lavoratori nelle loro buste paga e nei loro diritti.

Si è preferito ricorrere a cooperative esterne, con personale precario, meno pagato e meno tutelato.

Relazioni politiche e affaristiche hanno portato a potenziare e finanziare le strutture sanitarie private, “eccellenti” (almeno secondo i loro proprietari) per i servizi più costosi (e per questo redditizi) e a trascurare la medicina del territorio, la medicina di base, i servizi socioassistenziali e gli stessi ospedali pubblici.

Con la pandemia COVID-19, una Sanità già gravemente compromessa è stata chiamata a fronteggiare una situazione grave ed è andata in tilt.

Non si tratta solo d’incompetenza e protervia: la dirigenza regionale lombarda ha nel corso di tutti questi anni volutamente privilegiato il profitto e gli affari a tutto scapito della salute.

I vertici della Regione e delle strutture ospedaliere sono responsabili del fatto che la Sanità lombarda non ha potuto affrontare adeguatamente una situazione di emergenza grave, essendo stata pesantemente depauperata proprio da chi aveva il compito istituzionale di averne cura.

Gli esiti li conosciamo tutti. La Lombardia conta forse il maggior numero di decessi per milione di abitanti di qualsiasi Paese del mondo (2 su 1000 contro lo 0,9 su 1000 degli USA). Altro che “eccellenza”, questo è uno schifo!

La salute è un servizio essenziale, non una fonte di profitto o un semplice capitolo di bilancio. Il paziente è innanzitutto un essere umano all’interno di un determinato contesto sociale, poi un utente, non mai un cliente. Il servizio territoriale è giustappunto un servizio, non una azienda. E si continua su questa china, andando di male in peggio: si è ormai a un vero e proprio sciacallaggio.

Per prima cosa, va quindi abolita la “legge Maroni” dell’agosto 2015, che dovrebbe essere confermata il prossimo dicembre. Diciamo: NO NO NO!

Basta con la bolsa retorica sugli “eroi della guerra contro il virus”! Rispetto delle libertà sindacali e dei diritti del personale, sicurezza sanitaria, fine della precarietà lavorativa, retribuzioni adeguate!

 

MATERIALI

Se non ora quando?
Conversazione con alcuni sindacalisti USI in merito allo stato di agitazione del personale ospedaliero del ASST Santi Carlo e Paolo di Milano

Inquadramento del sistema della Sanità e della Salute in Italia
Intervento integrale di Maurizio Pincetti sul Sistema Sanitario Nazionale italiano trasmesso in estratto nela trasmissione radio Streaming LOCO19 di LOST (Le lunghe ombre della Scienza e della Tecnica) il 2 aprile 2020, in piena epidemia COVID19.

Scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi
Sulla situazione negli ospedali S. Paolo e S. Carlo di Milano

C’è un infermiere sul tetto
L’infermiere sul tetto del San Carlo lo si vede lungo tutta la penisola

Milano: Stato di agitazione dentro gli ospedali San Carlo e San Paolo
da Radio Onda d’Urto