THERE WILL BE BLOOD – GIPSY RUFINA / THE DEVIL’S JUKEBOXE Dj set // 20-03-2020

VENERDI’ 20 MARZO 2020

ORE 23,00

ANNULLATO

THERE WILL BE BLOOD e GIPSY RUFINA
Dj set by THE DEVIL’S JUKEBOXE

THERE WILL BE BLOOD
Protagonisti della serata saranno i rock and rollers THERE WILL BE BLOOD che presenteranno il loro quarto album “Beyond” (Blues for The Red Sun / Ghost Records). Formatisi sull’onda dell’indie blues lo-fi di band come Black Keys e Jon Spencer Blues Explosion, si sono via via evoluti verso una forma di moderno boogie rock divertente e di grande impatto live. https://www.facebook.com/twbeblood/

GIPSY RUFINA
Aprira’ la serata il folk bluesman giramondo Gipsy Rufina, one man band e troubador innamorato della tradizione roots americana, che reinterpreta con un tocco moderno e vagamente psichedelico. Dotato di una raffinata musicalita’ e tecnica sopraffina, Gipsy e’ in perenne tour dal 2005, lo si puo’ trovare in ogni angolo del globo terrestre a dispensare il suo magico blues un po’ sognante che evoca un mondo lontano che vive dentro ciascuno di noi. https://gipsyrufina.bandcamp.com/

LOCo19: le Lunghe Ombre del (nuovo) Coronavirus19 / 15-03-2020

DOMENICA 15 MARZO 2020

ORE 16,30

LOCo19: le Lunghe Ombre del (nuovo) Coronavirus19
trasmissione radio streaming
L’indirizzo per ascoltare la trasmissione è https://cox18stream.noblogs.org/05cox18sound-stream/infostreaming/ oppure http://abbiamoundominio.org:8000/lost.mp3

https://lost.abbiamoundominio.org/2020/loco19radio.html

Partendo da un quadro così composto:

1) Una serie di dati oggettivi completi: numero di ricoveri in terapia intensiva (in particolare in Lombardia), numero di decessi associabili al Covid19, tamponi effettuati e positivi.
Tutti dati resi disponibili quotidianamente.

2) Una serie di dati oggettivi incompleti, come p.es. il tasso di letalità e la velocità di contagio.
Manca infatti qualsiasi stima ufficiale sul totale degli infetti che includa asintomatici, guariti o deceduti senza essere stati sottoposti a tampone. Si tratta di stime che probabilmente non possono essere fatte ora, ma che vengono normalmente effettuate per i virus influenzali “conosciuti”.
In questo modo risultano molto alterati il tasso di letalità e la velocità di diffusione.

3) Una narrazione pubblica che, se da un lato gioca con la paura e le forti emozioni, dall’altro scopre i nervi tesi del capitalismo “globale” del terzo millennio.

Questa situazione ha

un prima:
– una sistema sanitario fortemente indebolito e sotto organico (di risorse, persone e mezzi);
– una grandissima frammentazione dei soggetti, che li fa sentire ancora più inermi di fronte a un nemico invisibile;
– una serie di gravi carenze nel sapere epidemiologico, nella conoscenza dei territori, dell’uso sociale degli spazi e delle comunità con, di conseguenza, l’impossibilità di ricostruire le dinamiche sociali degli eventi legati alla salute delle persone.

un durante:
– una serie di provvedimenti ufficiali (che interessano tutta la gradazione dei soggetti istituzionali) atti ad “arginare” o a “diluire” o, chi dice, a “contenere” gli effetti del virus COVID19. In un contesto così destrutturato la politica istituzionale norma direttamente la vita dei cittadini, a tutela della loro sopravvivenza, configurandosi come “stato d’eccezione”.

e un dopo:
– un passaggio incondizionato e cieco alle tecnologie digitali, unica medicina possibile per curare la linfa che ha permesso di veicolare il male della paura. Di conseguenza, tutte le riflessioni sul telecontrollo, sulle necessarie cautele in materia di privacy, sulla disumanità dei processi in videoconferenza e quant’altro parranno chiacchiere inutili se non inopportune.

Nel contempo si assiste a una restrizione delle libertà individuali finora mai sperimentata su così vasta scala.
L’intero arco politico dei restringenti è d’accordo (ovviamente) e fino a oggi non si è manifestata alcuna opposizione fra i ristretti (fanno eccezione quanti, ristretti già prima, si sono rivoltati molto energeticamente).

A contorno, va rilevato che la stordente rapidità di questo fenomeno poggia s’un sistema di totale interconnessione fra i soggetti. La funzione degli strumenti digitali in una vicenda come questa è nell’ombra ma centrale, e ciò contribuisce a determinarne le caratteristiche.

LOST, con il supporto di Unit, realizzerà LOCo19, una trasmissione della durata di un’oretta, a partire dalle brevi e sommarie premesse suaccennate

L’indirizzo per ascoltare la trasmissione è http://abbiamoundominio.org:8000/lost.mp3

Per i più smanettoni sarà possibile interagire sul canale #lost del IRC di Autistici/Inventati (qui le istruzioni) se no è possibile scrivere all’email lost@inventati.org.

Per LOST si tratta di una trasmissione sperimentale, totalmente in remoto; se l’esito sarà positivo, potrebbero seguire altre puntate.

Questi mesi daranno da pensare a lungo, a molti. Per parte nostra stiamo raccogliendo un po’ di materiali in questa pagina (in continuo aggiornamento): COVID19 materiali

Ringraziamo tutti i partecipanti, Unit HackLab per il supporto tecnico e teorico, A/I per l’infrastruttura.

Traccia chi ti traccia – Come comprendere gli algoritmi di personalizzazione nei siti di video streaming / 15-03-2020

DOMENICA 15 MARZO 2020

ORE 15,30

ANNULLATO

workshop di e con tracking.exposed

Traccia chi ti traccia – Come comprendere gli algoritmi di personalizzazione nei siti di video streaming

 

Nelle piattaforme di video sharing, da YouTube a Pornhub, i dati acquisiti tracciando il comportamento di chi le frequenta vengono automaticamente analizzati per suggerire e proporre altri video. L’algoritmo di personalizzazione è proprietario, perciò non ci è dato sapere nulla sul suo funzionamento, ma ha il potere di far fare, non solo alla macchina, ma soprattutto all’utente, spesso inconsapevole, una scelta, basata su previsioni automatizzate e arbitrarie dei suoi gusti e tendenze, a discapito dell’autodeterminazione individuale. Il sistema tecnologico tracking.exposed si propone di fare un’analisi critica di questi algoritmi, collezionando evidenze diverse provenienti dalla stessa piattaforma. Un mini-laboratorio per scoprire e metter mano alle diverse modalità di sperimentazione. A seguire una formulazione collettiva di ipotesi e domande di ricerca, breve tutorial su come utilizzare gli strumenti di raccolta dati e idee per l’analisi e la visualizzazione dei dati ottenuti.

Per partecipare al workshop è opportuno essere muniti di portatile e se volete segnalare prima la vostra adesione scrivete a lost@inventati.org

 

Liaisons #1 “In nome del popolo” / 07-03-2020

SABATO 07 MARZO 2020

ORE 19,00

ANNULLATO

Da una sponda all’altra dell’Atlantico…

…un’altra ondata di sollevamenti ha scosso il nostro mondo. Da Hong-Kong al Cile, dalla Francia al Libano, dall’Ecuador al Sudan. Abbiamo la netta percezione di essere entrati nell’epoca delle nuove insurrezioni.

Dalla prefazione di “Liaisons” :

« Nel XVI secolo si usava il termine disastro per designare la perdita del legame con le stelle – del loro riferimento e della loro influenza. Qualche secolo più tardi, D. H. Lawrence troverà nel disastro la causa della solitudine sua e dei suoi contemporanei, i quali avevano «perduto il cosmo. Non ci manca né personalità, né umanità, ma una vita cosmica; ci mancano il sole e la luna dentro di noi». Da allora, le stelle non fanno che impallidire; ed eccoci qui, decisamente dis-astrati. »

Per rispondere al dis-astro, non esistono ricette. Solo esperimenti, viaggi, avventure, incontri.
Ed é solo dopo anni di peregrinazioni in giro per il mondo e dopo un attento lavoro di traduzione nasce questa versione italiana di “Liaisons”, una rivista di ricerca partigiana transoceanica , pubblicata per Agenzia X.

Normale che la Calusca di Milano, storica libreria « aperta », luogo di incontro delle anime più’ disparate del movimento, ospiti insieme a Cox 18 una della prime presentazioni della rivista. Da dove ripartire, se non da ciò’ che abbiamo già ?

« Chiedersi realmente a che punto sarebbe un ipotetico movimento rivoluzionario è possibile solo a partire dal chiedersi dove siamo noi oggi. Una domanda che sorge nel sentimento di un’appartenenza lontana a forze che ci legano e che ci superano in grazia e bellezza per aprirci alla nostra comune mondialità. »

MERCATO AGRICOLO E DELLE AUTOPRODUZIONI / 01-03-2020

DOMENICA 01 MARZO 2020

DALLE ORE 11,00

ANNULLLATO

MERCATO AGRICOLO E DELLE AUTOPRODUZIONI
ore 11,00 apertura mercato
ore 12,30 presentazione del libro Exit in fiamme di Luigi Balocchi
ore 13,00 pranzo a cura di Coox 18: risotto al radicchio tardivo, scamorz e pere
ore 16,00 laboratorio creativo per bimbi & bimbe IO E GLI ANIMALI (documentario a sorpresa)

Exit in fiamme
In una futuribile Milano, vissuta e descritta dalla vicenda umana di Ludovico, giornalista di un grande quotidiano, l’apocalisse è alle porte. Il suo viaggio incubotico attraverso la megalopoli segna di fatto la fine della Storia.
Exit in fiamme è una favola nera, innervata sulle paure, gli incubi ambientali, sociali, etnici, di questo nostro tempo; una discesa agli inferi senza alcuna redenzione. Vi fa da sfondo un’umanità dipinta con grottesca ferocia: mutile, fanatica, vinta; in un mondo dove più nulla è reale, tranne il dominio del potere economico.

“Exit in fiamme è un feroce, clamoroso, romanzo sul Potere e su un mondo che presto arriverà al vertice del suo degrado – una denuncia che non dovrebbe passare inosservata.” – Matteo Fais – Pangea


“Exit in fiamme è un romanzo che “buca e brucia lo schermo”, davvero splendido eppure al contempo orribile e terribile. Lascia il segno dentro.” – Renato Ornaghi – La Provincia di Como

Nella follia cinica che sorprende ritroviamo il Luis.
Nella quarta di copertina si parla di un romanzo futuribile, non sono d’accordo. “Exit in fiamme” è un romanzo sul presente, qui e ora. Anche perché il futuro, per come lo intendiamo, e nel romanzo Balocchi lo racconta anche, rischia di non esserci più.
Siamo oggi nel pieno del disastro. Viviamo un presente ampiamente devastato e avanti agli occhi si aprono scenari ancor più apocalittici.
Oggi interi continenti bruciano e il cielo è completamente rosso. Oggi nulla è reale se non il potere economico. Oggi cemento, asfalto, capannoni e grattacieli destinati a rimanere dismessi, ad esplodere e ad incendiarsi, avanzano mangiandosi boschi, campi e ossigeno in nome del profitto di pochi speculatori avvantaggiati dalla politica. Oggi il potere è polizia e la minaccia è terrorismo. Oggi viviamo un’oligarchia digitale che spinge per superare i limiti dell’umano verso un definitivo transumanismo. Oggi ci vuole coraggio per vivere e amare dentro le logiche che le metropoli bestie ci impongono. Logiche che le città impongono ancora più spietatamente alle vecchie periferie, ma anche alle nuove periferie, quelle che una volta si chiamavano provincie. La città è infinita e è arrivata fin alle montagne, passando sopra le pianure e le colline. Come viviamo e dove viviamo? La città è totalitaria, la forma di vita metropolitana/digitale è totalizzante. Il lupo però è tornato nella valle del Ticino. Il lupo, come nel film “Lazzaro Felice”, ci indica una via di uscita dalla metropoli inferno. 
Destituire la metropoli, demetropolizzare la vita, ci dice il buon Marcello Tarì (Non esiste la rivoluzione infelice, Derive Approdi 2017). Forse un’exit c’è. In fiamme, ma c’è. Il lupo è tornato nella valle del Ticino.

DI MORIRE LIBERA – La vita ardente di Michelina Di Cesare, briganta / 29-02-2020

SABATO 29 FEBBRAIO 2020

ORE 18,00

ANNULLATO

Presentazione del libro: DI MORIRE LIBERA – La vita ardente di Michelina Di Cesare, briganta di Monica Mazzitelli

Partecipano l’Autrice e il suo amico, nonché cantautore, Andrea Chimenti

“Sono quella che non voleva una vita sottomessa. Sono quella che non ha potuto crescere i suoi figli. Non abbiate pietà di me, la mia vita l’ho scelta e l’ho vissuta, e sapevo pure come sarebbe finita. Andava bene anche di morire, ma di morire libera.”
Fra i “briganti” che impegnano duramente le forze repressive della monarchia sabauda nei territori ch’erano stati del Regno delle Due Sicilie c’è anche una donna, destinata a diventare una figura epica di quell’èra. Si chiama Michelina Di Cesare. Di lei si tramandano alcune foto false realizzate in studio con una modella, ma l’unica sua vera immagine è quella, terribile, che la ritrae dopo l’uccisione, a seno scoperto e incinta.
In questo romanzo potente e scritto “con le lacrime sempre in tasca”, Monica Mazzitelli ricostruisce la storia vera d’una donna memorabile.

cox18