+ KAOS

SABATO 15 DICEMBRE

Ore 21.30
Presentazione del libro +KAOS – Autistici/Inventati, 10 anni di mediattivismo & hacking (Agenzia X Edizioni)

In parallelo, proiezione di video e interviste, un “ritorno al futuro” della storia di Conchetta, con Richard Stallman, Hakim Bey, Mutoids, Piazza Virtuale, KaosGame…

Ore 24.00
Cox18 All Stars DJset
I Dj che hanno suonato negli ultimi 20 anni in Conchetta si alterneranno in consolle:
Alesh, BabaX, Cyberone, Enzima, Fossile, Manuel, Mao, Marione, Nebbia, Painè, Paolone, PandaJ, Ricky, Roboso, Robx, Selector, Stanley,  Ubi Broki, U_net,
e tanti altri…

 

+kaos
10 anni di hacking e mediattivismo
a cura di Laura Beritelli
di Autistici & Inventati

L’esperienza collettiva di un gruppo di ragazze e ragazzi appassionati di tecnologia e comunicazione che hanno fatto proprio il motto di Primo Moroni “Condividere saperi, senza fondare poteri”.

“All’inizio la lista era un casino” – Pinke
“Era il 2000, no, no, era il 2001, aspetta guardiamo…
ah sì (sospiro). Era maggio” – Cojote.
[iptables -A INPUT -p all -s ! 127.0.0.1 -j DROP]

Alla fine del XX secolo la scena hacker era avanguardia pura. Quando le idee, le pratiche e le scorribande nella rete di questa nicchia di sperimentatori telematici iniziarono ad attirare l’attenzione del mainstream, in Italia un manipolo di attivisti ebbe l’intuizione che la comunicazione fosse davvero la sostanza in cui si sarebbero espressi i processi sociali, politici e culturali dell’immediato futuro.
Il collettivo A/I, o Autistici/Inventati, nasce nel 2001 con l’obiettivo di creare un server autogestito e fornire gratuitamente servizi web nel rispetto dell’anonimato e della privacy. Il loro veicolo informatico è sopravvissuto a molti tentativi di repressione, a denunce, sequestri, inchieste giudiziarie. Nel tempo, ha costruito una rete di server collocati in molti paesi del mondo che gli permette di offrire a diverse migliaia di utenti gli strumenti per una navigazione consapevole, che tutela la loro libertà di informazione e comunicazione.
Questo libro è prima di tutto un azzardo, un tentativo di narrazione pensato a partire dai ricordi di chi in A/I c’è stato, di chi passava di lì per caso ed è rimasto, di chi ha dato una mano, di chi ancora, ogni giorno decide che ne vale la pena. È, al contempo, il racconto di un’avventura abbastanza unica nel mondo del digitale e la ricostruzione di una serie di percorsi formativi mai lineari, al limite tra gioco e impegno politico.