La fine del P.C.d’It. Il Congresso di Lione – 1926

MERCOLEDI’ 30 MARZO 2016

ORE 21,00

Presso Calusca City Lights  RIVOLUZIONE COMUNISTA presenta:

La fine del P.C.d’It. Il Congresso di Lione – 1926 [Edizioni L’internazionale, Milano, 2016]

Lyon

Quinto volume della “Storia documentaria del comunismo rivoluzionario italiano”, il libro si incentra sul 1926: l’anno spartiacque del percorso del Partito Comunista d’Italia, nel corso del quale i dirigenti centristi del Partito completano e formalizzano, attraverso le decisioni del III Congresso, l’abbandono del “programma di Livorno” in cambio del nazionalismo democratico.
Il Congresso di Lione è l’atto conclusivo della vita del giovane partito di Livorno: l’ultimo capitolo della resa finale dei conti tra centro e sinistra; ridotta peraltro al semplice confronto ideologico. Esso suggella la vittoria dell’ascendente nazionalismo centrista e per converso la sconfitta del programma rivoluzionario, archiviato con l’epiteto di deviazionismo bordighiano. Si conclude in tal modo il processo di formazione e sviluppo del partito di classe marxista e rivoluzionario. E su questa sconfitta storica inizia la duplice vicenda del comunismo italiano: quella del partito bolscevizzato interclassista (democratico e nazionale) e l’altra della sinistra comunista, minoranza resistente alla degenerazione russa. Entrambe costrette a sopravvivere e a muoversi nel marasma del riflusso sociale e della reazione fascista.
L’ultimo atto politico, di risonanza internazionale, compiuto dalla Sinistra nel 1926 è l’intervento di Bordiga al VI Esecutivo Allargato del Comintern che si svolge a Mosca dal 17 febbraio al 15 marzo 1926. Si tratta di un intervento che investe i nodi dei problemi mondiali (metodi di direzione del Comintern, dove va l’URSS, rapporti tra il partito russo e gli altri partiti affiliati all’Internazionale).