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INIZIATIVE DELLA SETTIMANA

LUNEDI’ 13 OTTOBRE – ORE 21.00

Cine COX18 presenta per il ciclo Chi processa Chi / Parte I: la verità: Il processo (Le Procès), Orson Welles 1962 – da una novella di Kafka, 118′

MERCOLEDI’ 15 OTTOBRE – ORE 20.30

Per il ciclo
”Non è mai troppo tardi”
Io la conoscevo bene:
LA FINANZA
(quarta puntata/seconda serie)

DebitoCrazia
50 sfumature di Rosso

GIOVEDI’ 16 OTTOBRE – ORE 18.00

Giorgio Bigatti
MILANO
Matrici e metamorfosi di una capitale industriale
[Mimesis, Milano, 2024]

VENERDI’ 17 OTTOBRE – ORE 22.30

NORTHERN SOUL / JAMAICAN MUSIC
RAY & THE ORIGINALS – CAMANZI

Cine COX18 – il Processo / 13-10-2025

LUNEDI’ 13 OTTOBRE 2025

ORE 21.00

Cine COX18 presenta per il ciclo

Chi processa Chi  / Parte I: la verità:

Il processo (Le Procès), Orson Welles 1962 – da una novella di Kafka, 118′

Rispetto alla novella postuma di Franz Kafka, dove una persona viene perseguita da una remota e inaccessibile autorità, Welles modernizza un aspetto della storia, introducendovi la tecnologia informatica. Con Anthony Perkins, Jeanne Moreau e Romy Schneider.

Io la conoscevo bene: LA FINANZA – DebitoCrazia, 50 sfumature di Rosso / 15-10-2025

Per il ciclo
”Non è mai troppo tardi”
Io la conoscevo bene:
LA FINANZA
(quarta puntata/seconda serie)

MERCOLEDÌ
15 OTTOBRE 2025
ore 20.30

DebitoCrazia
50 sfumature di Rosso

Le conseguenze globali
del fallimento del modello USA

Che relazioni esistono tra il gigantesco debito USA (36/37 trilioni di dollari) e l’atteggiamento tracotante dell’amministrazione Trump nei confronti di creditori e alleati? L’acciaio di navi e l’alluminio degli aerei sostituiscono l’oro come metalli di riserva…

 

MILANO Matrici e metamorfosi di una capitale industriale / 16-10-2025

Giorgio Bigatti
MILANO
Matrici e metamorfosi di una capitale industriale
[Mimesis, Milano, 2024]

Ne discutono
GIORGIO BIGATTI
SERGIO FONTEGHER BOLOGNA

Tre edifici rappresentativi di altrettanti passaggi d’epoca – la Galleria De Cristoforis (1832), il quartiere operaio di via Solari costruito dalla Società Umanitaria (1906) e la “piccola Montparnasse” di via Rugabella (anni trenta) – sono il prisma attraverso cui sono osservate le fasi dello sviluppo di Milano, dall’epoca risorgimentale a oggi.

Giovedì 16 ottobre 2025, alle sei del pomeriggio
CSOA Cox 18 – via Conchetta 18 – Milano

CONCERTO BENEFIT INGUAIATI CON LA LEGGE #16 / 18-10-2025

SABATO 18 OTTOBRE 2025

ORE 22,30

CONCERTO BENEFIT INGUAIATI CON LA LEGGE #16

𝑺𝑯𝑰𝒁𝑼𝑵𝑬 – 𝒔𝒄𝒓𝒆𝒂𝒎𝒐, 𝑳𝒐𝒏𝒊𝒈𝒐
https://shizune.bandcamp.com
𝑨𝑺𝑯𝑬𝑵 𝑯𝑨𝑵𝑫𝑺 – 𝑬𝒎𝒐𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒄𝒆, 𝑩𝒐𝒍𝒐𝒈𝒏𝒂
https://ashenhands.bandcamp.com
𝑳𝑬𝑫𝑨 – 𝑺𝒄𝒓𝒆𝒂𝒎𝒐, 𝑹𝒐𝒎𝒂
https://nohoperecords.bandcamp.com/album/leda-ep

Cine COX18 – Anatomia di una caduta / 27-10-2025

LUNEDI’ 27 OTTOBRE 2025

ORE 21.00

Cine COX18 presenta per il ciclo

Chi processa Chi  / Parte I: la verità:

Anatomia di una caduta (Anatomie d’une chute), Justine Triet 2023, 150′

“Il tribunale è il luogo dove la nostra storia smette di appartenerci, e viene giudicata da altri, i quali la dovranno ricostruire a partire da elementi sparsi ed ambigui. Tutto ciò diventa per forza finzione ed è precisamente quello che mi interessa”. – Justine Triet

CORRADO LEVI – UNA CONCA PIENA DI COSE / 11-10-2025 12-10-2025

CORRADO LEVI – UNA CONCA PIENA DI COSE

Opere dal 1983 a oggi

a cura di Studio Corrado Levi
in collaborazione con Calusca City Lights
presentazione di Beppe Finessi

Inaugurazione (presente l’Artista):
sabato 11 ottobre 2025, ore 18.00

 

Durata: 11-12 ottobre 2025:

sabato 11 ottobre, ore 16.00-22.00
domenica 12 ottobre, ore 12,00-22,00

 

Corrado Levi torna al Conchetta, spazio alternativo che ha sempre amato, luogo di esperienze, sogni e speranze, rifugio che ha frequentato in anni eroici grazie all’antica amicizia con il leggendario Primo Moroni, indimenticabile gigante di casa. Una complicità determinata da una visione comune del mondo, da un impegno politico e civile che si è espresso anche (oltre al lottare per le proprie idee e i propri sogni) nel fare sempre al meglio il proprio lavoro.

Torna al Cox 18, accompagnato da suoi allievi nel tempo diventati preziosi e quotidiani collaboratori, Giorgio Masin e Luciana Riverso, che hanno costruito con lui il progetto di una “48ore” di opere e progetti, di azioni e provocazioni, di primati e di record.

Un’occasione realmente unica per vedere, e rivedere (“Le cose bisogna vederle, rivederle, capirne le ragioni, cambiare idea”), alcune opere già entrate nel nostro immaginario, nella nostra memoria, nell’enciclopedia dei nostri riferimenti.

Opere di grande valenza politica, come il Monumento alle vittime omossessuali del razzismo nazifascista, realizzato a Bologna con il collettivo R.O.S.PO., così misurato e silente da diventare un’opera “calpestabile”. O come la Panchina RosaTriangolare, attrezzatura pubblica che invita a un dialogo diverso le persone che lì si siederanno.

Opere di denuncia e insieme spiritose, quasi sberleffi, come Lega, realizzata con l’aiuto“operativo” dell’amico artista Stefano Arienti, per la sede originaria del centro sociale Leoncavallo prima che venisse sgomberato dal governo miope della nostra città nei primi anni Novanta.

Opere fatte di “poco” (una scritta a stencil) ma che non spengono l’urgenza di dichiararsi, e di schierarsi, come Uomini di Corrado Levi, tra i suoi primi gesti “pubblici” in un contesto (la vecchia fabbrica Brown Boveri, che avrebbe dato il la alla nascita di una nuova stagione per l’arte milanese e italiana negli anni Ottanta) di grande effervescenza creativa. Opere come Desiderando gli amici (Cinture), il suo modo di invitare i nostri corpi ad “attraversare” quelli degli altri (dopo averci suggerito, durante le sue mitiche lezione alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, a “lasciarsi attraversare dalle cose”), con un gesto più delicato rispetto all’Imponderabilia degli stellari Marina Abramović e Ulay.

Opere provocatorie, spesso irriverenti, tese programmaticamente tra arte e architettura, come Baci Urbani, un vero e proprio “piercing” fatto però a un edificio storico, nel centro della sua Torino, insieme ai giovani amici del gruppo Cliostraat. Opere sperimentali, certo audaci, ma mai teoricamente irrealizzabili: come La Mole Rovesciata, come la Casa Magritte, come la Casa Sfera, come la Casa Casuale, e come alcune altre ancora.

E opere dove ancora oggi non viene meno il suo impegno politico e quell’esser civile delle righe sopra, princìpi condivisi allora con il sodale Primo: come Vestiti di arrivati, un’ulteriore azione di deflagrante impatto sulle nostre coscienze, fatta però “à la Corrado”: chiedendoci e offrendoci ascolto, e così semplicemente indossando uno sull’altro più capi di abbigliamento lasciati, e da lui ritrovati sulla spiaggia di Otranto, dopo l’ennesimo approdo da persone che da altri paesi, e minori fortune, cercavano qui una vita migliore e un futuro, sperando in un dialogo con noi.

Beppe Finessi