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INIZIATIVE DELLA SETTIMANA

SABATO 15 NOVEMBRE DALLE ORE 18

KING KOALA & CSOA COX18
presentano

IN MY EYES
Jin Saah in conversation

Cena + DJ Set
Concerto con Nabat Innacustik

LUNEDI’ 17 NOVEMBRE ORE 18.30

Parole d’evasione: Differenziazione

Per comprendere al meglio il carcere odierno è fondamentale riferirsi alla “differenziazione”, un concetto che, nato per reprimere le lotte degli anni ’70, è andato affinandosi fino a pervadere i diversi regimi carcerari.

LUNEDI’ 17 NOVEMBRE ORE 21.00

Cinecox: Bronson, Nicolas Winding Refn, 2008, 92’

 

MERCOLEDI’ 19 NOVEMBRE ORE 18.00

Presentazione del romanzo:

“MISS20”

Con l’autore
Alberto Airoldi
presenta Alberto Stracuzzi

VENERDI’ 21 NOVEMBRE ORE 18.00

Incontro con Roberto Ciccarelli
a partire dal suo ultimo libro
DIVENIRE RIVOLUZIONARI.E
Gilles Deleuze, Félix Guattari e noi
[DeriveApprodi, Bologna, 2025]
l’Autore ne discute con Cristina Morini e Tiziana Villani

 

SABATO 22 NOVEMBRE ORE 22.30

Concerto benefit inguaiati con la legge #17

Konoha
Chevalier
Trelkovsky

MISS20 / 19-11-2025

Presentazione del romanzo:

“MISS20”

19/11/2025 – ore 18
Libreria Calusca CS Cox18

Con l’autore
Alberto Airoldi
presenta Alberto Stracuzzi

MISS20 racconta una società fondata sul distanziamento sociale, nella quale i sopravvissuti a diverse pandemie vivono quasi esclusivamente “da remoto”, grazie a un balzo tecnologico inizialmente accettato quale unica possibilità di sopravvivenza, e al quale poi in molti si sono adeguati con entusiasmo. Il titolo MISS20 (Mind Intelligence Subdivision System 20) è il nome di un sistema di intelligenza artificiale completamente immersivo che permette delle esperienze sensoriali complete. Ormai nessuna legge impone più il distanziamento sociale: se non ci si frequenta più di persona è perché il non farlo si è trasformato in una norma non scritta e interiorizzata. MISS20 prova a esplorare in modo ironico l’impatto che potrebbe avere, sugli individui e sulla società, una vita condotta completamente “da remoto” e racconta un embrionale tentativo di ribellione.

DIVENIRE RIVOLUZIONARI.E / 21-11-2025

Venerdì 21 novembre 2025
alle sei del pomeriggio
Incontro con Roberto Ciccarelli
a partire dal suo ultimo libro
DIVENIRE RIVOLUZIONARI.E
Gilles Deleuze, Félix Guattari e noi
[DeriveApprodi, Bologna, 2025]
l’Autore ne discute con Cristina Morini e Tiziana Villani
Finita la discussione, si mangia tutti assieme (se possibile, prenotare, se no l’è istess)
In un tempo in cui gl’incendi rivoluzionari non sono immediatamente visibili, un segnale ai viandanti sulla direzione di un cammino nella notte.
Trent’anni fa Gilles Deleuze ci lasciava, era nato settant’anni prima. In questa duplice ricorrenza Roberto Ciccarelli propone una nuova lettura di uno dei filosofi più influenti al mondo, affrontando in modo sistematico ciò che ha pensato con l’amico Félix Guattari, psicoanalista.
Dalla filosofia alla religione, dai media agli studi culturali, dal teatro all’architettura, dalla pittura al cinema e alla letteratura, il folgorante pensiero di Deleuze e Guattari continua a produrre effetti. Il libro di Ciccarelli permette di attraversare un confronto appassionato con un dibattito che incrocia femminismo e teoria queer, postcolonialismo e decolonialità, ecologia e politica.
Usare le idee esposte nell’Anti-Edipo o in Mille piani come una cassetta degli attrezzi per rispondere al trumpismo e all’offensiva reazionaria, mentre il fascismo muta pelle e ridiventa molecolare in un nuovo regime di guerra. Già il titolo del libro riprende il divenire rivoluzionari.e — un concetto elaborato in testi che parlano del futuro — e lo declina in una prospettiva trasversale ai dualismi di genere, alle gerarchie di classe e di razza, alle frontiere e alla proprietà.
Chi è e che cosa fa:
Roberto Ciccarelli (1973), filosofo e giornalista, è redattore del quotidiano «il manifesto» e ricercatore associato al Laboratoire d’études et de recherches sur les Logiques Contemporaines de la Philosophie dell’Università Parigi 8. Per DeriveApprodi ha pubblicato Forza lavoro. Il lato oscuro del capitale (2018) e Una vita liberata. Oltre l’apocalisse capitalista (2022). Fra gli altri, ha pubblicato per Ponte alle Grazie L’odio dei poveri (2023). Su Gilles Deleuze ha scritto Immanenza. Filosofia, diritto e politica della vita (il Mulino, 2009).

Parole d’evasione

Parole d’evasione

A partire dal libro di Marco Nocente, “Non è più il carcere di una volta. Lo spazio detentivo nelle lettere al collettivo OLGa” (Meltemi, 2025), tre incontri in cui saranno approfonditi, con l’autore, alcuni temi oggi cruciali dietro le sbarre.

 

  • Lunedì 3 novembre 2025 ore 18.30-19.30

Scritti carcerati

In questo incontro si discuterà intorno alle scritture carcerate, alle loro diverse forme, alle difficoltà e ricchezze degli scambi e delle testimonianze fra dentro e fuori.

 

  • Lunedì 10 novembre 2025 ore 18.30-19.30

Dal carcere “punitivo” a quello “premiale”

Il carcere raccontato nelle lettere a OLGa ci presenta da un lato gli spazi del carcere duro, l’isolamento in 41 bis e la separazione per “categorie di nemico” nell’alta sicurezza (mafia, terrorismo politico e religioso); dall’altro il carcere premiale, dove conquistare determinati benefici significa arrendersi alle regole del carcere e consegnarsi nelle mani dei carcerieri.

  • Lunedì 17 novembre 2025 ore 18.30-19.30

Differenziazione

Per comprendere al meglio il carcere odierno è fondamentale riferirsi alla “differenziazione”, un concetto che, nato per reprimere le lotte degli anni ’70, è andato affinandosi fino a pervadere i diversi regimi carcerari.

  • Lunedì 24 novembre 2025 ore 18.30-19.30

Beccaria

I giovani (di tutti i generi), in particolare se abitano nelle periferie metropolitane e/o se hanno varcato le frontiere della Fortezza Europa, sono una rogna agli occhi di chi governa. Si vede in loro un problema da risolvere per mezzo di politiche repressive, non una fioritura di vite preziose da incoraggiare e sostenere; così molte delle storture della società son fatte gravare sui più giovani che, a dire il vero, del tutto indifesi non sono. Con l’entrata in vigore del decreto Caivano, del “decreto rave party” e della legge di conversione del Decreto Sicurezza 2025 è ulteriormente aumentata la possibilità di finire dietro le mura di un carcere minorile. A Milano abbiamo il Beccaria, anzi ne abbiamo due. Uno è un liceo classico tornato a essere d’“élite”, l’altro è un Istituto Penale Minorile. Stesso nome, classi sociali e storie di vita diverse.

Sotto le mura di questo secondo Beccaria, periodicamente, si organizzano momenti di presenza con musica e messaggi, in cui spesso convergono le amicizie dei reclusi ai quali si gridano parole di affetto, amore e solidarietà.

  • Sabato 6 dicembre 2025 ore 18.30-19.30

Carcere minorile

Incontro discussione con Paolo Bellati curatore insieme a Renato Curcio di “Neanche un filo d’erba. Socioanalisi narrativa di un carcere minorile” (Sensibili alle foglie – 2025), un libro in cui sono esplorati i nodi degli Istituti penali per minorenni così come vengono percepiti, vissuti e raccontati direttamente dai giovani reclusi.

A seguire, proiezione del film “Zero in condotta” (regia di Jean Vigo, 1933).

I ptimi quattro incontri saranno seguiti da una rassegna cinematografica di CineCox sul tema: http://cinevasione.vado.li

Tra incontri e proiezioni è prevista una frugale cena autogestita.

Calusca – APM – Cox18 via conchetta 18, Milano

NEANCHE UN FILO D’ERBA / 6-12-2025

sabato 6 dicembre

sempre alle sei e mezzo del pomeriggio

a partire dal libro

NEANCHE UN FILO D’ERBA

Socioanalisi narrativa di un carcere minorile

di Paolo Bellati e Renato Curcio

[Sensibili alle Foglie, 2025]

Questo cantiere socioanalitico, realizzato con una ventina di ragazzi di varie nazionalità passati per l’IPM Beccaria di Milano, esplora i nodi degli Istituti Penali per Minorenni così come vengono vissuti e raccontati dai giovani reclusi. La risposta istituzionale all’arrivo sulle coste italiane di numerosi “minori non accompagnati”, basata s’un apparato legislativo sempre più repressivo, viene qui messa in discussione, poiché per questi giovani significa uno sbarramento alla possibilità di costruirsi una vita dignitosa e autonoma. Respingendo sulla strada tantissimi minori stranieri, l’attuale sistema di accoglienza li espone a diventare prede potenziali degli IPM. Luoghi nei quali la violenza esercitata sui loro corpi (dall’assenza di attività creative e remunerate, di mediazione linguistica, di spazi per sé, fino alle minacce, ai pestaggi e alla sedazione farmacologica) si estende alla sfera spirituale (il disconoscimento della loro religione) e identitaria (l’impossibilità di avere un documento atto a effettuare un percorso legale). Le voci di queste giovani vite chiuse per lunghi periodi, mesi quando non anni, in spazi senza “neanche un filo d’erba” ci interrogano.

Cine COX18 – Eravamo pericolose / 24-11-2025

LUNEDI’ 24 NOVEMBRE 2025

ORE 21.00

Cine COX18 presenta per il ciclo

Cinema d’evasione
Parte I: storie di fughe, rivolte, pugni e solidarietà

 

 

Eravamo pericolose (We Were Dangerous), Josephine Stewart-Te Whiu, 2024, 82′

v.o. sottotitoli in italiano

We Were Dangerous. Nuova Zelanda, 1954, tre giovani maori evase dall’orfanotrofio, sono inviate su un’isola alla: “Te Motu School per le giovani delinquenti incorreggibili”. Nellie, Daisy e Lou si coalizzano contro le pratiche autoritarie e punitive della devota cristiana istitutrice e i il suo tentativo di sopprimere nelle ragazze la cultura Maori.

 

Il film è preceduto da un incontro sul carcere dalle 18:30  alle 19:30

Tema dell’incontro: Beccaria

I giovani (di tutti i generi), in particolare se abitano nelle periferie metropolitane e/o se hanno varcato le frontiere della Fortezza Europa, sono una rogna agli occhi di chi governa. Si vede in loro un problema da risolvere per mezzo di politiche repressive, non una fioritura di vite preziose da incoraggiare e sostenere; così molte delle storture della società son fatte gravare sui più giovani che, a dire il vero, del tutto indifesi non sono.

Con l’entrata in vigore del decreto Caivano, del “decreto rave party” e della legge di conversione del Decreto Sicurezza 2025 è ulteriormente aumentata la possibilità di finire dietro le mura di un carcere minorile.

A Milano abbiamo il Beccaria, anzi ne abbiamo due. Uno è un liceo classico tornato a essere d’“élite”, l’altro è un Istituto Penale Minorile. Stesso nome, classi sociali e storie di vita diverse.

Sotto le mura di questo secondo Beccaria, periodicamente, si organizzano momenti di presenza con musica e messaggi, in cui spesso convergono le amicizie dei reclusi ai quali si gridano parole di affetto, amore e solidarietà.

Cine COX18 – Bronson / 17-11-2025

Cine COX18

LUNEDI’ 17 NOVEMBRE 2025

ORE 21.00

Cine COX18 presenta per il ciclo

Cinema d’evasione
Parte I: storie di fughe, rivolte, pugni e solidarietà

 

Bronson, Nicolas Winding Refn, 2008, 92’

Storia romanzata del detenuto più famoso d’Inghilterra. Mena secondini e dipinge.

v.o. sottotitoli in italiano

Il film è preceduto da un incontro alle 18:30 partire dal libro “Non è più il carcere di una volta. Lo spazio detentivo nelle lettere al collettivo OLGa” di Marco Nocente. Verranno approfonditi alcuni temi affrontati nel testo.

Tema dell’incontro: Differenziazione carceraria
Il carcere di oggi può essere meglio compreso attraverso il concetto di differenziazione che, nato per reprimere le lotte degli anni ’70, ha acquisto oggi una forma più articolata e pervasiva nei diversi regimi carcerari.

KING KOALA & CSOA COX18 / 15-11-2025

KING KOALA & CSOA COX18

presentano

IN MY EYES
Jin Saah in conversation

Jim Saah, fotografo della scena hardcore di Washington D.C. parla del suo libro:

IN MY EYES: PHOTOGRAPHS 1982-1987

h 18:00 – Apertura
h 18:30 – Presentazione Libro “In my eyes” di Jim Saah con la presenza dell’autore
h 19:30 – Cena + DJ Set
h 22:00 – Concerto con Nabat Innacustik

Disfattismo! / 13-11-2025

Giovedì 13 novembre 2025
ore 20.30

Centro documentazione contro la guerra

presenta con l’autore Graziano Giusti

DISFATTISMO!

Un disfattismo che ci teniamo a rivalutare per gli appuntamenti cui la storia chiamerà le generazioni del futuro, tenendo sempre presente che fu proprio l’annientamento fisico di quell’esperienza (con la controrivoluzione degli anni ’20 e ’30) a far sì che nella Seconda guerra mondiale un simile fenomeno non potesse riprodursi. A tutto vantaggio dell’instaurazione di un nuovo mondo fondato ancora sullo sfruttamento e sull’oppressione.