Category Archives: dibattito

Palestina, quale scenario per il futuro? / 20-12-2025

Sabato 20 dicembre 2025
ore 18.00

PALESTINA, QUALE SCENARIO PER IL FUTURO?
ISRAELE STA ANDANDO VERSO LA PROPRIA FINE?

 

 

La “pax Usa” contro i palestinesi, forse, diraderà temporaneamente i bombardamenti su Gaza.
Ma è proprio questa “pace” che, con la connivenza dei governi occidentali (ma non solo),
rende possibile la prosecuzione della pulizia etnica a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme.

Quale prospettiva si apre per le masse palestinesi?
Quale percorso può favorire l’affermazione della loro autodeterminazione,
la sconfitta dell’apartheid, della pulizia etnica, dell’oppressione?

 

• Due popoli e due stati o due popoli e uno stato?
• Con le masse arabe e medio orientali o con i governi dei paesi arabi e medio orientali?
• Coinvolgendo o no il proletariato e gli oppositori antisionisti israeliani?
• Una prospettiva nazionalista o una prospettiva anticapitalista e rivoluzionaria?
Ne parliamo con:
Piero Acquilino – Associazione Controcorrente
Piero Favetta – Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria
Sandro Moiso – Redattore di Carmilla on line
a cura del
Centro di Documentazione Contro la Guerra
https://centrodidocumentazionecontrolaguerra.noblogs.org/

Con il DDL Gasparri o il DDL Delrio questo incontro sarebbe illegale

Sarà possibile seguire anche online scrivendo a:
centrodocumentazionecontrolaguerra@inventati.org

 

Peggio che lavorare / 24-10-2025

Farlo da soli, a meno che…
Venerdì 24 ottobre | Cox18/Libreria Calusca (Via Conchetta 18, Milano)

C’è qualcosa di peggio di lavorare? Sì: farlo in solitudine, farsi-da-soli: “imprenditore presso me stesso”, “superwoman empowerata”, “Iscriviti al mio workshop per imparare l’assertività da vera leader”.

Liberi? Forse.
Senza padrone? Dipende dai punti di vista.
Isolati? Sicuro.

Da più di vent’anni Acta dalle isole ha fatto l’arcipelago – dai naufraghi ha fatto la tempesta; da vent’anni siamo un sindacato per chi lavora in modo autonomo, atipico, precario, artistico, autoriale. E lo fa, tipicamente, da solo o da sola.
Un sindacato che ha allargato lo spazio dei diritti – dopo anni di battaglie ha ottenuto malattia e maternità per milioni di persone – e ha dimostrato la forza dell’azione collettiva anche dove sembrava impossibile, tra chi lavora con i libri e con le serie TV, per dire. Inchieste, sfide a case editrici e multinazionali della traduzione, tariffe dignitose contro lo sfruttamento: abbiamo fatto tanto, ma non ci accontentiamo.

> Programma <

Per chi di voi lavora nelle traduzioni multimediali e vorrebbe unirsi (anche solo per delle chiacchiere) a colleghe e colleghi, alle 16.30 c’è InconTramiti: qui per iscriversi.

Dopodiché ci vediamo alle 18 (puntuali!) per una riunione aperta a tutti e tutte, per decidere insieme le battaglie dei prossimi tre anni: noi porteremo tre proposte su compensi e contrattazione, diritti e, infine, intelligenza artificiale, e voi? Vi aspettiamo. Apriti, ACTA!

Finita la riunione, abbiamo pensato a un cena sociale di autofinanziamento (vegana e vegetariana) a prezzi popolari (10 euro).

E poi… Vite che (non) sono le nostre, il gioco a premi a cura di Redacta, alle 21 (con lo stomaco pieno, insomma).
In questi giorni, e in queste notti, chi lavora in editoria sta facendo le ore piccole per chiudere le “strenne”, i libri che devono essere pronti per Natale, il momento dell’anno in cui se ne vendono di più. Redacta ha un problema, cinque libri incompleti: hanno praticamente tutto copertina, grafica, titolo, persino il testo commerciale… mancano solo le storie da metterci dentro!
E poi: basta parlare, basta concettualizzare: dalle 22.00, DYNAMITE / DJ / SET – ElectroDiscoWave.

Per riepilogare:
16.30 | InconTramiti
18.00 | Consiglio direttivo aperto
20.00 | Cena sociale di autofinanziamento
21.00 | Vite che (non) sono le nostre | Il gioco di Redacta
22.00 | DYNAMITE / DJ / SET – ElectroDiscoWave

We eat together, we dance together, we fight together.

https://www.actainrete.it/2025/10/17/peggio-che-lavorare/

Io la conoscevo bene: LA FINANZA – DebitoCrazia, 50 sfumature di Rosso / 15-10-2025

Per il ciclo
”Non è mai troppo tardi”
Io la conoscevo bene:
LA FINANZA
(quarta puntata/seconda serie)

MERCOLEDÌ
15 OTTOBRE 2025
ore 20.30

DebitoCrazia
50 sfumature di Rosso

Le conseguenze globali
del fallimento del modello USA

Che relazioni esistono tra il gigantesco debito USA (36/37 trilioni di dollari) e l’atteggiamento tracotante dell’amministrazione Trump nei confronti di creditori e alleati? L’acciaio di navi e l’alluminio degli aerei sostituiscono l’oro come metalli di riserva…

 

Fedeli alla linea (di comando) / 11-05-2019

SABATO 11 MAGGIO 2019

ORE 15,00

LOST: Le lunghe ombre della scienza e della tecnica presenta:
FEDELI ALLA LINEA (di comando)
Introduzione al terminale e alla riga di comando su sistemi linux o unix.
Primo approccio alla shell con bash

Seminario laboratoriale (hands on) di introduzione pratica alle interfacce a riga di comando. Per la (ri)appropriazione degli strumenti tecnologici come forma di resistenza allo sfruttamento capitalista sulle nostre vite.

Ingresso libero | Prenotare per favore | Portare proprio dispositivo

Sottoscrizione consigliata.
Raccolta fondi a sostegno di Radio Ondarossa.
Seguirà aperitivo conviviale dalle 18.30

a cura di Blallo, Unit hacklab

Portare portatile con già installato linux o MacOS. In alternativa un PC con windows 10 linux subsystem (cioè con bash.exe) o emulatore con shell POSIX.

ABORTO – LE NUOVE CROCIATE

MERCOLEDI’ 19  DICEMBRE 2018

ORE 20,30

Dopo il tentativo al Comune di Verona (riuscito) e quello al Comune di
Milano (sventato) e in molte altre città italiane, anche nel nostro
Municipio 5 l’estrema destra ha presentato una mozione volta a mettere
in discussione la Legge 194.
Il diritto all’aborto sta subendo un’offensiva coordinata in tutta
Europa, veicolata da campagne aggressive e generosamente finanziata da
circoli reazionari.

È nel nome della “cultura della vita” e della “dignità umana” che i
“pro-life”, come si definiscono, intendono porre fine al diritto delle
donne di decidere per sé. Il loro lavoro di lobbying con l’Unione
Europea sta diventando sempre più efficace.

Il documentario descrive la situazione in Spagna, Portogallo, Ungheria,
Polonia e Italia, oltre che in Francia, dove un giovane appassionato di
social media ha fondato “Les Survivants” e sta lottando per rendere
credibile e appetibile la lotta contro l’aborto.

Quanto all’Italia, vedremo come funzionano i cimiteri dei feti, dove i
cosiddetti “pro-life” seppelliscono i feti con la benedizione delle
autorità e degli ospedali pubblici, spesso senza che le donne lo
sappiano. Una testimone racconta di avere scoperto, solo cinque anni
dopo, una tomba con il suo nome di famiglia inciso sulla pietra e la
data in cui aveva abortito.

Aborto, le nuove crociate è un documentario di Arté, rete televisiva
franco-tedesca, firmato da Alexandra Jousset e Andrea Rawlins-Gaston, in
francese con sottotitoli in italiano.
Introdurrà il documentario Eleonora Cirant di NonUnaDiMeno e Rete Pro Choice

Usa e Cina, la sfida per l’inteligenza artificiale / 01-12-2018

SABATO 01 DICEMBRE 2018

ORE 16,30  ORE 17,30

LOST / Le lunghe ombre della scienza e della tecnica:
Usa e Cina, la sfida per l’inteligenza artificiale con Simone Pieranni

AVVISO
Per permettere la partecipazione alla manifestazione
contro i CPR e il decreto Salvini  l’inizio dell’incontro con Simone Pieranni: “USA e Cina, la sfida per l’Intelligenza Artificiale” è spostato alle 17.30

 

Contro i CPR, ancora: lotta contro i CIE in Italia / 25-11-2018

DOMENICA 25 NOVEMBRE 2018

ORE 17,30

–> DISCUSSIONE SULLA LOTTA CONTRO I CIE IN ITALIA, COME RICOMINCIARE
–>CENA

Il prossimo 30 novembre il Centro Accoglienza Straordinaria (CAS) per rifugiati e richiedenti asilo di via Corelli, in Milano, sarà chiuso e trasformato in un centro d’espulsione per immigrati “irregolari”.
Con questa decisione il governo di Lega e Cinque Stelle vuole marcare, innanzitutto simbolica-mente, la propria differenza rispetto all’approccio del governo precedente, che del “modello di accoglienza” milanese aveva fatto un suo fiore all’occhiello. Com’era prevedibile, la “linea Salvini” provoca malumori e resistenze da parte di numerosi soggetti e operatori che della “seconda accoglienza” avevano fatto il proprio mestiere e il modo di salvarsi l’anima in un “mondo senza cuore” com’è l’attuale.
Nel mentre riaffermiamo la “banalità di base” secondo cui non esiste una differenza sostanziale e di principio tra “Minniti e il suo mondo” da una parte e la “banda Salvini” dall’altra, così come non esiste una differenza sostanziale e di principio tra “fascismo” e “democrazia” – fra essi funzionando invece un sistema di avvicendamenti, più o meno pacifici, e porte girevoli –, vogliamo qui sottoline-are il fatto che la storia che ha portato nel 2014 alla chiusura dei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) è ora oggetto di una interessata distorsione e rimozione.
Secondo questa operazione, per nulla innocente, di riscrittura della storia i CIE sarebbero stati “superati” grazie alle pressioni esercitate, con impegno equo-solidale e spirito di partecipazione, dalla “società civile”. Le cose andarono ben diversamente: i CIE furono distrutti (ne rimangono 5 su 13) dall’azione diretta degli uomini e delle donne che vi erano rinchiusi, sostenuti da un certo numero di individui e collettivi che, all’esterno, seppero rispondere a una domanda già “classica” di fronte all’orrore e all’abominio: “Se non ora, quando?”. Ed è solo a fronte della loro palese ingovernabilità che è poi subentrato un modello più articolato e di maggiore portata, anche sul piano internazionale, com’è quello varato lo scorso anno dal ministro dell’Interno Minniti e ridefinito oggi dal suo successore Salvini. Questa e non altra è la storia di lager quali Corelli, innanzitutto, Gradisca di Isonzo, Bologna, Modena, Crotone, Torino, Lecce, Roma.
Domenica 25 novembre vogliamo farcela raccontare, per poi discuterne con loro, da compagne e compagni di varie parti d’Italia che hanno partecipato a questa storia di lotte. Per continuarla.
Punto di rottura