Category Archives: in movimento

iniziative politiche

Scuola: disabilità e inclusione tra difficoltà e ricchezze

Da tre anni il “Free Festival delle Bambine e dei Bambini” propone un confronto sui temi della scuola e dell’educazione.
Quest’anno abbiamo scelto di proseguire con le iniziative al di là dell’appuntamento annuale, affrontando diverse tematiche. Tra queste vi è l’inclusione scolastica dei bambini e delle bambine con disabilità. Vogliamo giungere a una scadenza condivisa e costruita insieme con altre persone che, per varie ragioni, sono interessate a questo argomento.
Non ci sfuggono certo il peso che hanno i tagli, in particolare alle risorse a supporto dell’integrazione, e le mille ragioni di disagio che si sono create o accresciute nelle scuole. Vorremmo però creare un momento di confronto positivo, che valorizzi esperienze ed elaborazioni attraverso le quali riflettere operativamente sul tema dell’inclusione e sugli ostacoli che questa incontra nella realtà scolastica. E che sia soprattutto spunto concreto per provare a proseguire in direzione di una pratica inclusiva dell’educazione.

 

venerdì 1 giugno

h 17.00 c/o
Orto botanico di via Palmieri
Il giardino di Tino Storie, Segni e Laboratorio Botanico per tutti i bambini
Laboratorio a cura della Cooperativa ComunicAzioni in collaborazione con l’associazione genitori della primaria di via Palmieri

h 20.30 c/o
Scuola primaria di via Palmieri (ingresso via Barrili)
Scuola: bambini con disabilità e inclusione tra difficoltà e ricchezze (parte I)
Introduzione – Free Festival
Bambini autistici e scuola, l’esperienza del I.C. Fabio Filzi – Paola Golzi
Irrequietezza motoria e sindrome di Tourette – Simona Valle
Sarà presente l’interprete LIS

 

sabato 2 giugno

h 15.30 c/o
Scuola primaria di via Brunacci
Spettacolo di teatro per i bambini Il Tamburino Magico, spettacolo per bambini sordi e udenti dai 2 ai 6 anni a cura della Cooperativa ComunicAzioni

h 16.30 c/o
Scuola primaria di via Brunacci
Sssshh merenda per i bambini
una merenda silenziosa…

h 15.30 – 17.00 c/o
Scuola primaria di via Brunacci
laboratorio di teatro per adulti TeatroMovimento – docente Ilaria Prigione
La finalità dell’incontro è quella di mettersi in gioco più consapevolmente rispetto ad altre attività legate a studi puramente fisici e motori, portando inevitabilmente anche ad un’analisi emozionale. Il desiderio di includere in un progetto legato al corpo e al movimento ciò che siamo e la somma delle nostre esperienze, per la nostra individualità e unicità, per il nostro “sentire”. Dare la possibilità di comunicare, di sviluppare un grado di empatia e superare la paura del giudizio tramite l’uso dell’energia, lo studio del corpo e delle proprie emozioni, così da riuscire attraverso il gruppo a di esprimersi più liberamente.

h 17.00 c/o
Scuola primaria di via Brunacci
Scuola: bambini con disabilità e inclusione tra difficoltà e ricchezze (parte II)
Percorsi di inclusione dalla legge 517/1977 ad oggi – Irene Buzzi Menegoi
Aiutare la scuola ad aiutare, un percorso tra autonomia e partecipazione – Daniela Rossi
Buone pratiche di didattica inclusiva nel Liceo Artistico Caravaggio – Saveria Cucè
Il corso di italiano per alunni sordi stranieri – Elisa Verrando, Raffaella Carchio
Proiezione del film fatto dai ragazzi del corso
Sarà presente l’interprete LIS

h 21.30 c/o
USI via Torricelli, 19
proiezione del documentario I diversi tratto dal ciclo Quando a scuola cambia di Vittorio De Seta (50″)
[il film è sottotitolato]

Materiale

Appunti per un’idea di inclusione, di Roberto Medeghini
Il Sessantotto e il problema dell’handicap, di Maria Luisa Tornesello
Bibliografia

Portare la valle ovunque!

LUNEDÌ 2 APRILE 2012
ore 20.30

al Teatro Verdi
via Pastrengo 16

Portare la valle ovunque!

Incontro pubblico No Tav con valsusini indomiti, avvocati, esperti e solidali d’ogni dove.

Le false previsioni e gl’impatti reali, le assurdità e le favole, i danni alla salute e le devastazioni di una Grande OperaTav: la commedia è finita, ma gli spettatori non se ne vanno, perché finita è anche la paura, insieme con l’isolamento e la rassegnazione.

Lo spessore umano d’una battaglia collettiva in cui gl’individui e i territori si fanno più vicini, mentre la Ragion di Stato (e di Mercato) cala dall’alto come Menzogna Armata (di gas lacrimogeni, ruspe, manganelli e “ineluttabilità”)Si parte e si torna insieme.
Partecipano:

Claudio Novaro, avvocato del Foro di Torino.
Massimo Zucchetti, del Politecnico di Torino
Marisa, Maurizio e altri valsusini

Aurelio, presidente di Radio Blackout
Massimo Passamani, dello spazio aperto “No inceneritore No Tav” di Trento

per info:
COX 18 – Via Conchetta 18 – Milano
cox18@inventati.org
http://cox18.noblogs.org

Come arrivare in Cox:
Linea 3: Meda-Tantardini
Linea 47: Segantini-Belfanti
Linea 59: Liguria-Alzaia Nav.Pavese
Linee 90-91: Liguria-Alzaia Nav.Pavese
M2: Romolo (350 m)
In auto: tangenziale ovest uscita V.le Liguria-Assago direzione centro

TAV – LA COMMEDIA E’ FINITA

Un cantiere della durata di 10 anni per costruire un tunnel lungo 57 chilometri in una montagna dove è già stato trovato dell’amianto. Il tutto per guadagnare 27 minuti nel trasporto di merci nella tratta Torino-Lione, sostituendo l’attuale linea ferroviaria che è già ampiamente sottoutilizzata. Un progetto vecchio di 20 anni senza alcuno studio recente in grado di sostenere che, una volta completato, possa servire a qualcosa. Trecentosessanta tra professori, ricercatori e professionisti firmano un documento sulla sua inutilità. [1]
L’alta velocità in Val di Susa è un’opera faraonica e inutile che appare sempre più per quello che è: una fonte di guadagno per le lobbies del cemento e del tondino, una rappresentazione del Potere di uno Stato forte, capace di giocare i suoi interessi sul corpo delle genti.
La tenace resistenza di valligiani e solidali ha dimostrato a tutti che la lotta contro il TAV è un patrimonio comune: è la lotta dei bisogni diffusi contro i grossi interessi, contro le concentrazioni di potere e contro il sistema che produce nocività.
Un sistema ferroviario che sottopone a quotidiano supplizio i pendolari, che trascura le linee delle periferie, che si ferma per una nevicata, dovrebbe mostrare la sua eccellenza nel trasporto di chissà quale merce da Kiev a Lisbona: BALLE!
Spesa prevista per il tunnel: 22 miliardi di euro, quasi tre volte i tagli alla scuola operati dalla coppia Gelmini-Tremonti; metà della manovra finanziaria di “risanamento” del governo Monti. Il finanziamento è per gran parte italiano, ossia nostro: nuovi tagli che si aggiungeranno a quelli già fatti per salvare banche e grossi gruppi finanziari. Il governo è tecnico, e la tecnica qui è quella dei potentati economico-finanziari e della compatibilità dei mercati, c’est la vie…

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Claudio Lavazza – Pestifera la mia vita

DOMENICA 19 FEBBRAIO 2012

Ore 19.00 – Aperitivo solidale
La serie di aperitivi solidali organizzati ogni due domeniche in Villa Vegan Squat, questa domenica si terrà in Cox18 con un ampio buffet vegan. Ogni aperitivo solidale è dedicato ad un caso specifico, questa domenica si parlerà anche del caso di Mauro Rossetti Busa, anarchico in carcere dal 2003 per una serie di accuse tra cui rapine, azioni dirette ed “eversione dell’ordine democratico”

Ore 21.00 – Presentazione di “Pestifera la mia vita”, autobiografia di Claudio Lavazza
Edizione autoprodotta da: “Cassa antirepressione delle Alpi occidentali”, “Cassa anarchica di solidarietà anticarceraria” di Latina, “El Paso” occupato, Centro di documentazione “Porfido” – Il ricavato dalla vendita del libro andrà alle casse di solidarietà anticarceraria

«Ho realizzato quasi tutti i sogni che avevo, e spesso faccio il confronto tra la mia esistenza e l’operaio che sarei stato se fossi rimasto al paese. Sicuramente ora, come i miei vecchi compagni di scuola, sarei sposato e con figli, con l’obbligo di lavorare dieci ore al giorno per mantenere la famiglia. Stanco, la sera dopo il lavoro, starei lì a fissare quella scatola idiota, comodamente seduto in pantofole, per poi andarmene a letto morto di sonno e distrutto… probabilmente adesso non sarei in carcere… però, anche se fosse possibile tornare indietro, non cambierei di un millimetro la rotta che scelsi. Che ne sarebbe stato di me se la luce della lotta non mi avesse illuminato il cammino?» [Claudio Lavazza]

Lo scorso mercoledì 1 febbraio 2012 presso la corte d’appello del tribunale civile di Milano si è svolta l’ultima udienza del processo a carico dell’Associazione Cox18 Milano 2000 e al suo rappresentante legale nonchè membro del nostro Collettivo.
Di fatto si tratta della causa civile intentata dal comune di Milano, proprietario dello stabile in via Conchetta 18, a carico del C.S.O.A. COX18 per ottenere il rilascio dell’immobile che occupiamo dal 1976.
L’avvocato che rappresenta il comune ha richiesto al giudice un rinvio dichiarando la volontà di voler “parlare” con la controparte.
E’ stato concesso quindi un rinvio al 31 Ottobre 2012 sospendendo una sentenza già scritta.
Vedremo!

C.S.O.A. COX18 – LIBRERIA CALUSCA – ARCHIVIO PRIMO MORONI

Dalla rivoluzione tunisina alla fortezza europa – storie di migranti e di gendarmi

GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2012
ore 21.00

A Milano, in Cox18, proiezione del film “I nostri anni migliori” di Matteo Calore e Stefano Collizzolli – Zalab (documentario, 45’, Italia, 2011)
Insieme al film, verrà presentato l’appello dei familiari dei tunisini partiti nei primi mesi del 2011 e ad oggi dispersi

intervengono:
Matteo Calore, Fethi Oueslati, Federica Sossi, Oujedane Mejri, Omeyya Seddik

Che cosa resta di una rivoluzione nelle vite delle persone che l’hanno attraversata?
Tra febbraio e aprile 2011 ventitremila tunisini arrivano a Lampedusa.
Il governo italiano urla all’invasione, si parla di un’orda barbarica, di un esodo biblico, di uno tsunami umanitario. Non si parla invece della storia di queste persone.
Dai campi di prima accoglienza di Manduria, Mineo e Palazzo San Gervasio cinque di loro si raccontano. Un’intera vita soffocata sotto il regime di Ben Ali, la rivoluzione inaspettata e dirompente che l’ha messo in fuga. Poi la possibilità di partire, per alcuni a lungo sognata e per altri solo improvvisata.
Gli anni migliori sono i loro: quelli di una generazione cui per troppo tempo è stata negata la libertà, e che ora ha deciso di provare a prendersela fino in fondo.

i gendarmi del Mediterraneo

MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2012
ore 21.00

il ciclo di incontri “le lunghe ombre del diritto” si sposta per una volta a Sestri Levante (GE), per discutere di: situazione del conflitto e scenari possibili nell’area del Maghreb

c/o sala Coop, via Eraldo Fico, Sestri Levante (GE)

Tunisia, Libia, Egitto
Quali sono i gendarmi del Mediterraneo? Cosa difendono realmente? Mobilità, flussi migratori e politiche dei governi dell’area

Partecipano:
Omeyya Seddik
Federico Rahola

la serata sarà trasmessa in streaming audio da qui: http://cox18.noblogs.org/ascoltaci-in-streaming
organizzano: Archivio Primo Moroni, Centro Donato Renna, Acari Tigullio, Centro culturale islamico Alhuda

Note per l’incontro su: situazione del conflitto e scenari possibili nell’area del maghreb. Tunisia, Libia, Egitto. Quali sono i gendarmi del Mediterraneo? Cosa difendono realmente? Mobilità, flussi migratori e politiche dei governi dell’area

Da anni la guerra alle migrazioni si sposa ad un processo di crescente criminalizzazione di soggetti e comportamenti. Questa vulgata narrativa ha origine dalla rivoluzione conservatrice avviata negli Stati Uniti e nell’Inghilterra tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 (Thatcher, Reagan) e ha avuto grande diffusione in tutta l’Europa e in gran parte dell’occidente, agita anche e, in alcuni casi, soprattutto dalle cosiddette “amministrazioni democratiche e di sinistra”. Il meccanismo descritto da Foucault in “sicurezza, territorio, popolazione” di un capitalismo che persegue la prosperità dei più forti hic et nunc ed esclude l’eccedente umano, in quanto minaccia a tale prosperità, costruendo limitazioni di spazio, soggetti aventi diritto a viverci e gendarmi, sembrava dominare l’ordine mondiale.

Le rivolte arabe dell’ultimo anno hanno scompaginato l’esistente, non solo distruggendo regimi autoritari ma affermando un nuovo diritto alla mobilità che se ne infischia di patti, accordi, quote, ma pratica la confusione e l’attraversamento di quegli spazi che muri visibili e non, avevano voluto sorvolabili solo da capitali. Continue reading i gendarmi del Mediterraneo