SABATO 28 SETTEMBRE 2019
ORE 23,00
Dj Set: MISSIN RED
visual: Hem Lock
programmazione
IL CONCERTO DEI MESSA E’ STATO ANNULLATO, SUONANO SOLO HEXIS, VONNIS
Live on stage:
MESSA
(Scarlet doom, Italy)
https://www.facebook.com/MESSAproject
HEXIS
(Doom black metal hardcore, Denmark/Italy)
https://www.facebook.com/Hexisband/
VONNIS
VORKUTA COME ALLEGORIA – Da città-gulag a deserto industriale
Parlare delle Repubblica dei Komi vuol dire parlare innanzitutto di
Vorkuta, assieme alla Kolima il più celebre dei GULag staliniani. Una storia di deportazione e lavoro forzato che coinvolse anche molti italiani e le cui vicende sono state narrate da Dante Corneli, un comunista tiburtino che vi fu recluso per un decennio (vedansi le sue memorie, recentemente riproposte in tre volumi dall’editore Massari).
Questa tragica epopea politica è ormai totalmente sconosciuta alla
maggior dei giovani che vivono in questa città; in compenso la sua realtà di grande centro minerario in via di disfacimento sotto il peso degl’imperativi del capitale globale è uno spettro che si allunga su tutta la regione. E nel circondario di Syktyvcar, capitale della Repubblica dei Komi, contro il progetto di farne la discarica della spazzatura moscovita, sono in corso grandi movimenti ecologisti, una delle più interessanti espressioni di quei processi di trasformazione sociale della Russia “profonda” così poco conosciuti in Occidente.
Di questo e d’altro parleremo con Yurii Colombo, giornalista free lance e corrispondente da Mosca per “il manifesto”, e col fotografo Giampiero Assumma, che lo scorso agosto hanno viaggiato in questa regione estrema della Russia Europea, riportandone belle fotografie e forti suggestioni.
Presentazione del libro: MORIRE NON SI PUO’ IN APRILE di Marco Rossi
Musica & Aperitivo: Cox18 Sound & Guests
Musica & Aperitivo: Phade (Backflip Records)
Dj set surprise INTOTOCOMPLEANNO!!!
Aperitivo musicale
Presentazione campeggi NoTav
La questione TAV nell’ultimo anno è balzata agli onori della cronaca come uno dei grandi temi che stanno animando la querelle interna al governo giallo-verde, poco ci interessa dei teatrini politici che servono soltanto a coprire i reali problemi che porta la TAV: speculazione, disastro ambientale e occupazione militare. Negli ultimi mesi va di moda esprimere indignazione per la crisi climatica, vediamo sindaci, capi di stato che da una parte dichiarano l’emergenza climatica e dall’altra danno il loro assenso per la costruzione di oleodotti o per la promozione di grandi eventi e grandi opere, come non ultime le Olimpiadi invernali Milano-Cortina e l’euforia generalizzata nella stessa città che il 15 marzo ha fatto registrare la partecipazione più alta nella piazza di Friday for Future. É evidente che se non si coglie che la crisi climatica che stiamo vivendo è direttamente derivata dagli effetti generati dal libero mercato e da chi antepone il profitto alla salute, diventa del tutto inutile scendere in piazza a dimostrare. Proprio per questo motivo riteniamo invece di dover dare il nostro contributo stando al fianco della valle nella sua lotta di attacco al cantiere e di costruzione di comunità resistenti, solo attraverso queste esperienze possiamo guardare negli occhi il vero volto del Capitale che vuole fagocitare il popolo No Tav e la bellezza di quelle montagne.
Per questo vi invitiamo tutti giovedì 4 Luglio al Cox 18 in via Conchetta dove si terrà una presentazione del programma delle attività di quest’estate in Val Susa con compagni e compagne di Torino.
–> Dal 19 al 24 luglio, ricordiamo l’appuntamento annuale col Campeggio Studentesco No Tav 2019!!
E a seguire, dal 25 al 28, Festival Alta Felicità 2019 // 25 – 28 Luglio @Venaus (To)
Presentazione del nuovo libro di Andrea Cegna “Por la vida y la libertad” Sul rapporto tra movimenti e il nuovo presidente Amlo
Con lui ci sarà anche uno degli ospiti del libro: Federico Mastrogiovanni
Alla guida di una coalizione di centrosinistra e supportata da alcuni movimenti sociali, Andrés Manuel López Obrador, detto Amlo, è il vincitore delle ultime presidenziali in Messico, un’elezione che ha suscitato molte speranze, anche se le riforme proposte non sono molto diverse da quelle di chi lo ha preceduto.
Por la vida y la libertad è una visione caleidoscopica del Messico di oggi e una tesi, ovvero che nulla come l’insurrezione zapatista e la firma del Nafta, entrambi nel 1994, hanno determinato una radicale trasformazione del paese. Due fronti opposti per un conflitto che ha molto da insegnare anche a noi.
Il 2019 è un anno cruciale per capire i nuovi rapporti di forza che si stanno sviluppando tra il potere costituito e l’Ezln, tra Obrador e tutte quelle voci fuori dal coro che non hanno alcuna intenzione di illudersi.
In questi anni l’autore ha collezionato numerosi viaggi nel paese centroamericano, le opinioni qui raccolte rappresentano alcuni punti di vista critici, un insieme di riflessioni da diversi profili intellettuali, artistici e militanti che garantiscono al lettore una straordinaria immersione nella contemporaneità messicana.
Torneo di basket autogestito 2019 presso il parco Baravalle in via Tabacchi