DOMENICA 03 GIUGNO 2018
DALLE ORE 11,00
ore 11,00 apertura mercato
ore 13,30 pranzo a cura di Coox 18: pasta al pesto con patate + fagioli
ore 15,30 laboratorio per bambini: giochi d’acqua in giardino per bimbe + bimbi
programmazione

SETTANT’ANNI DI NAKBA PALESTINESE
Cena benefit e incontro-discussione con Mohammed Younis, Shlomo Sand, Jeff Halper
Per la cena si prega di prenotare: libreriacalusca@yahoo.it
NAKBA
VISTI DALL’ALTRA PARTE: SETTANT’ANNI DI NAKBA PALESTINESE
29 maggio 2018, ore 15.00
SEMINARIO
Partecipano:
SHLOMO SAND
Professore di Storia contemporanea, presso l’Università di Tel Aviv
“La creazione della narrazione sionista”
ARTURO MARZANO
Università degli Studi di Pisa
“Gli eventi del 1948: fra storia e storiografia””
JEFF HALPER
Antropologo, cofondatore e direttore dell’Israeli Committee Against House Demolitions (ICAHD)
“Operatori di base nella fase post-sionista: la lotta contro la demolizione delle case come esempio”
OREN YIFTACHEL
Professore di Geografia politica, presso l’Università Ben Gurion del Negev
“Israele come etnocrazia: ebraizzazione del territorio come pratica di esclusione a danno dei palestinesi”
Coordinano:
MARCO GEUNA
Professore di Filosofia politica, presso l’Università degli Studi di Milano
MOHAMMED YOUNIS
Architetto e urbanista
Il seminario è presentato dall’Assemblea della Statale
https://it-it.facebook.com/AssembleaStatale/
ed è organizzato a cura di Calusca City Lights
libreriacalusca@yahoo.it

LOST/Le lunghe ombre della scienza e della tecnica:
Alcune tendenze totalizzanti nella società artificiale con Renato Curcio
È esperienza comune che le nostre relazioni di qualsiasi tipo vengano sempre più frequentemente intermediate da dispositivi digitali. I legami interumani diretti lasciano il posto a mille forme di connessioni indirette e artificiali. Il marketing delle ‘internet company’ accompagna questa mutazione tecno-sociale con nuovi miti. La potenza degli smartphone, le meraviglie dell’intelligenza artificiale, la panacea dei robot per alleviare le fatiche del lavoro, la rivoluzione dei big data e il paradiso terrestre dell’internet delle cose.
Un’assuefazione acritica maschera la nostra ignoranza sulle reali implicazioni di questa ulteriore evoluzione del capitalismo.
[…]
Ben oltre la società industriale, la società industriale, la società dello spettacolo e la modernità liquida, la società artificiale ci mette dunque di fronte al germe accattivante e vorace di un nuovo totalitarismo. Un totalitarismo tecnologico che, a differenza di quelli ideologici del Novecento, invade e colonizza il luogo più “sacro” e fondamentale delle libertà. D’altra parte una matura consapevolezza di questa estrema deriva può essere anche il punto di partenza per un’ulteriore rimessa in discussione delle classi sociali e del destino di specie.
È esperienza comune che le nostre relazioni di qualsiasi tipo vengano sempre più frequentemente intermediate da dispositivi digitali. I legami interumani diretti lasciano il posto a mille forme di connessioni indirette e artificiali. Il marketing delle ‘internet company’ accompagna questa mutazione tecno-sociale con nuovi miti. La potenza degli smartphone, le meraviglie dell’intelligenza artificiale, la panacea dei robot per alleviare le fatiche del lavoro, la rivoluzione
dei big data e il paradiso terrestre dell’internet delle cose.
Un’assuefazione acritica maschera la nostra ignoranza sulle reali implicazioni di questa ulteriore evoluzione del capitalismo.
[…]
Ben oltre la società industriale, la società industriale, la società dello spettacolo e la modernità liquida, la società artificiale ci mette dunque di fronte al germe accattivante e vorace di un nuovo totalitarismo. Un totalitarismo tecnologico che, a differenza di quelli ideologici del Novecento, invade e colonizza il luogo più “sacro” e fondamentale delle libertà. D’altra parte una matura consapevolezza di questa estrema deriva può essere anche il punto di partenza per un’ulteriore rimessa in discussione delle classi sociali e del destino di specie.
Sapremo scegliere o ci accontenteremo di essere scelti?
[Renato Curcio. L’impero virtuale. Colonizzazione dell’immaginario e
controllo sociale, Sensibili alle foglie 2017]
Bibliografia:
Renato Curcio
L’impero virtuale
Colonizzazione dell’immaginario e controllo sociale
Sensibili alle Foglie, 2015
L’egemonia digitale
L’impatto delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro
Sensibili alle Foglie, 2016
La società artificiale.
Miti e derive dell’impero virtuale
Sensibili alle Foglie, 2017
Sapremo scegliere o ci accontenteremo di essere scelti?
[Renato Curcio. L’impero virtuale. Colonizzazione dell’immaginario e
controllo sociale, Sensibili alle foglie 2017]
Bibliografia:
Renato Curcio
L’impero virtuale
Colonizzazione dell’immaginario e controllo sociale
Sensibili alle Foglie, 2015
L’egemonia digitale
L’impatto delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro
Sensibili alle Foglie, 2016
La società artificiale.
Miti e derive dell’impero virtuale
Sensibili alle Foglie, 2017

Live on Stage: The Moo-Rays + Negòt + Anemic Cinema
The Moo-Rays :
vengono da Cagliari e suonano un garage punk’n’roll infuocato. membri attivi della scena DIY di Cagliari
Negòt :
dalla provincia di Bergamo e suonano un punk oscuro, contaminato dalla new wave e dal blues
https://negot.bandcamp.com/
Anemic Cinema :
da Milano, punkrock vecchia scuola suonato da gente vicina all’età pensionabile.

La Societa’ Psychedelica presenta:
Live on Stage: TALIBAM! + GRID
Dj Set: Davmatic + Tribalista
La Società Psychedelica & Cox 18 presentano:
live on stage +++++++++++++
TALIBAM! (New York) dadaist provocateurs
A 15-year working unit based in New York City, a rhythm section that is at the cross hair of agility, speed, punctuation, and intention. Talibam! can be described in various ways —
as a classic keyboards/drums expanded-jazz duo, as Dadaist provocateurs with an innate love for the history of music, as a theater group, as an electronic ensemble inspired by Stockhausen.
support: GRID post punk rockers Milano
+ dj set
DAVMATIC & TRIBALISTA
afrobeat | ’60s psych | garage | acid rock | psych funk
Dancing is recommended.
+ crazy visuals & technicolor dreams
++++++++++++++++++++
LA SOCIETA PSYCHEDELICA è il party visionario di Milano. Per fan di: Rock Psichedelico-Garage-Freakbeat-Popsike-Progressive-Acid Rock-Acid Folk-Krautrock-Paisley Underground-Jam Band-Stoner-Early Hard Rock-Psych Funk.
I membri si ritrovano ogni mese in location diverse. La struttura dei meeting è simile a quella di un party rock con band internazionali che suonano dal vivo e dj che mettono solo vinili, mentre i membri ballano. Segretamente creata nel 2006 da Enrico DjHenry Lazzeri, La Società Psychedelica è ora pronta a dare il benvenuto a nuovi membri.
http://societapsych.blogspot.com/

Dj Set: Tropic Disco Sound
https://www.facebook.com/TropicDisco/
GEMINI PARTY
Ai controlli Tropic Disco Sound & Crew
•Special Livication For Shad 50th Earthstrong•
MUZIKAL PROGRAMME
-stricly JAMAICAN vibez
-stricly 45’s
Ska/Rocksteady/Reggae/Roots/Rub-A-Dub*
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::


PROIEZIONE
GHOST HUNTING di RAED ANDONI
Incontro con Raed Andoni
Partecipano Tonino Curagi e Flavio
Vida (Civica Scuola di Cinema)
Intervento di Sara Rawash sulla
condizione delle prigioniere politiche palestinesi.
A seguire, aperitivo.
DOMENICA 20 MAGGIO
dalle ORE 20
CINEMA BELTRADE
Via Nino Oxilia 10
Ore 21.40 proiezione del film
Ghost Hunting e discussione con il regista
“Per combattere i fantasmi che lo perseguitano, il regista palestinese Raed Andoni riunisce un gruppo eterogeneo di ex prigionieri per ricreare il principale centro
interrogatori e prigione di Israele, dove lui stesso è stato detenuto all’età di 18 anni.
Giorno dopo giorno ricostruiscono e mettono in scena le loro memorie con determinazione e senso dell’umorismo. Quando i muri delle celle si innalzano, le paro- le e le emozioni crollano.”
SETTANT’ANNI DI NAKBA, SETTANT’ANNI DI RESISTENZA

A Night Disaster with Soulfinger
SOUL FINGER:
Buttshakers, night disasters, party breakers since 2010
Flammable vinyl selection of 60’s-70’s Rhythm And Blues, Funk, Rocksteady, Afro and obscure Soul delights.
Se gli aperitivi in camicia con la musica elettronica e i cocktail annacquati vi annoiano da sempre… Rude attitude, alcool, sudore e pellicce leopardate.
Against music business Ⓐ
www.mixcloud.com/soulfingermilano
www.instagram.com/soul.finger

Negli anni immediatamente successivi alla conclusione della Prima guerra mondiale, la questione del “come” ricordare quel trauma collettivo di inedita portata non poteva essere confinata nelle modalità del dibattito storiografico, nella sfera di un confronto meramente culturale o nelle raccolte dinamiche dell’elaborazione di un lutto esclusivamente privato. Le letture, le interpretazioni che si contrapponevano erano parte integrante di un momento di violento scontro politico, di una fase di intensa lotta di classe.
Una sciagura causata dalla malvagità umana e da scongiurare in futuro con l’avvento di uno spirito di fratellanza dalla rinnovata matrice religiosa? Un eroico sacrificio con cui è stata forgiata la nazione? O una micidiale dimostrazione delle potenzialità distruttive del capitalismo e delle classi dominanti, una terribile riprova della necessità della rivoluzione proletaria? Sappiamo quale di queste interpretazioni alla fine si impose. Lo sappiamo anche dalla presenza capillare di monumenti, cippi e lapidi che, realizzati tra le due guerre mondiali, attestano il prevalere della versione nazionalista, patriottica, poi recepita e ulteriormente plasmata ed elaborata dal regime fascista. Ma quella vittoria nella lotta per la memoria fu possibile solo rimuovendo, distruggendo, cancellando dallo spazio pubblico tutti i monumenti, le epigrafi con cui il movimento operaio aveva affermato il proprio rifiuto della guerra voluta dalle classi dominanti.
Questa guerra dei monumenti e delle lapidi può fornire un angolo di visuale particolarmente utile per una riflessione su come è stata costruita e imposta la memoria “ufficiale” della Grande Guerra e su come questo passaggio storico abbia costituito uno sviluppo fondamentale nella storia della lotta di classe nella società capitalistica.