09/10 NOVEMBRE 2024
ORE 14,00
TATTOO CIRCUS
Presentazione del libro: IL GIOVANE VICTOR SERGE (1880-1919). Ribellione e anarchia [BFS, Pisa, 2024] di Claudio Albertani
Si parlerà anche del libro:
GLI ULTIMI ANNI DI VICTOR SERGE (1940-1947) [nuova edizione, riveduta, ampliata di note e pubblicata da Pagine Marxiste, del testo scritto nel 2006 da Sandro Saggioro (1949-2015) per i “Quaderni Pietro Tresso”]
Victor Serge (1890-1947), è stato un giornalista, saggista, romanziere e un originale rivoluzionario russo.
Figlio di esuli fuggiti in Belgio, in età giovanile abbraccia gli ideali libertari per poi, dopo la Rivoluzione russa del 1917 avvicinarsi al bolscevismo. Nel 1919 raggiunge il Paese dei Soviet per vivere in prima persona l’esperimento rivoluzionario. Dopo la morte di Lenin (1924), si accosta alle posizioni politiche di Trotsky e nei primi anni Trenta conosce la repressione staliniana. Nel 1936, in seguito a una grande mobilitazione internazionale, è rilasciato ed espulso dall’URSS. Rifugiatosi in Francia, continua la sua militanza, fuggendo da Parigi nel 1940, poco prima dell’ingresso delle truppe naziste, e trovando rifugio in Messico, dove muore in povertà.
Solitamente gli anni del Victor Serge anarchico sono poco presi in considerazione. Nelle Memorie di un rivoluzionario e in altri scritti della maturità, lo stesso Serge mostra una certa propensione a deformare e minimizzare la sua attività precedente l’arrivo in Russia.
Questo libro, recuperando scritti e documenti giovanili, poco conosciuti ma significativi per le tematiche affrontate, tratteggia una figura di densa umanità e contribuisce a illuminare le forme di vita
caratteristiche dell’anarchismo primonovecentesco.
Claudio Albertani (Milano, 1952). Già attivo nella corrente ultraradicale, oggi lavora all’Università Autonoma di Città del Messico (UACM), presso la quale ha fondato il Centro Vlady e ha promosso numerose mostre del pittore Vladimir Victorovich Kibalchich Rusakov, meglio conosciuto come Vlady, figlio di Victor Serge. È coautore dell’edizione critica digitale dei “Cuadernos de Vlady” e dell’edizione critica dei “Carnets” di Victor Serge. Ha scritto numerosi libri e saggi in spagnolo, italiano e francese sulle lotte indigene e sulla storia dell’anarchismo.
https://cuadernosvlady.uacm.edu.mx/
Presentazione del libro: LA TORRE AZZURRA di Alberto Airoldi
Presenterà Alberto Stracuzzi
La torre azzurra, già premiato al concorso Città di Verona, si propone di investigare le conseguenze che avrà il nostro tempo
a partire da aspetti riconoscibili del presente, del quotidiano, nell’evanescenza della memoria storica. Il romanzo si svolge in un futuro molto prossimo, nel quale, una nuova tendenza dilagante spinge a riversare i propri sogni in una macchina che, attraverso un software, produrrà sequenze da inserire nelle serie televisive,
divenute la forma di intrattenimento più popolare. La scoperta della potenza delle immagini tratte dai sogni viene subito sfruttata dal punto di vista commerciale.
In un grattacielo della trepidante periferia milanese vive una coppia con due figli adolescenti. I due ragazzi non hanno molti amici, e uno dei loro punti di riferimento è un vicino di casa, da loro soprannominato “Il Vecchio”. La loro vita è però sconvolta quando apprendono della scomparsa di quest’ultimo. Nel frattempo un
giornalista candidato ad assumere la direzione di un importante quotidiano nazionale, decide di pubblicare un’inchiesta a puntate sull’utilizzo dei sogni da parte dell’industria dello spettacolo. Sullo sfondo ci sono movimenti di protesta, ma tutto sembra avere vita breve e svanire dalla memoria delle persone.
Nato il 28 giugno del 1967 a Milano, Albero Airoldi è cresciuto nel quartiere di Baggio. Dopo la laurea in Scienze politiche, vince una borsa di studio e perfezionamento che gli permette d’intraprendere ricerche sociologiche a Santiago di Cuba e in altri paesi dell’America Latina. Dal 1999 lavora come assistente amministrativo all’Università degli studi di Milano, ma da anni porta avanti una ricerca letteraria la cui cifra sono il lavorio di un intreccio fantapolitico e la grande attenzione alla molteplicità dei registri narrativi. Il suo primo romanzo Sugar mountain, è stato gratificato dal terzo posto al premio Nabokov.
MERCATO AGRICOLO E DELLE AUTOPRODUZIONI
ORE 11,00 apertura mercato
ORE 13,30 pranzo conviviale
CHE SCHIFO I SOLDI!
La festa di Redacta per l’editoria che combatte, contro l’editoria che sfrutta.
Redacta, sindacato di chi lavora con i libri, presenta una serata per parlare di lavoro, soldi e diritti. Ma anche per festeggiare insieme tutte le novità di questo intensissimo anno: i risultati del sondaggio per scoprire se “Vale davvero la pena di lavorare in editoria?”, una Guida ai compensi dignitosi da sfoggiare a ogni proposta di lavoro indecente e un comodo algoritmo per far di conto senza fatica.
A seguire: “Ok, ma il prezzo è giusto?!”, quiz a premi condotto dalla nostra Partita Iva Zanicchi.
E poi, naturalmente, si mangia, si beve, si balla – e ci si dimentica, almeno per una sera, delle pene editoriali.
19.00 Per un’editoria dignitosa
20.00 Cena di autofinanziamento
21.00 Ok, ma il prezzo è giusto?!
22.00 DYNAMITE / Dj / set (electrodiscowave)
Assemblea pubblica – DISERTIAMO LA GUERRA
L’epoca delle guerre hi-tech non ha cancellato il bisogno di carne da cannone da mandare al fronte. Anzi. Più s’inasprisce lo scontro tra blocchi capitalistici ed avanza l’economia di guerra, più progresso tecnologico e mobilitazione totale si alimentano a vicenda. Se la macchina del consenso bellico s’inceppa, la guerra non può proseguire a lungo. Nell’epoca cibernetica, l’umano gesto di rifiuto ancora conta. È quello che sta succedendo in Ucraina. Oltre alle migliaia già fuggiti all’estero – gli “scappati nel bosco” –, decine di migliaia di arruolati non tornano al fronte e centinaia di migliaia
di arruolabili si nascondono. Mentre i reclutatori – i rapitori – dell’esercito incontrano una crescente ostilità sociale.
Questo fenomeno, che si registra in maniera crescente anche sull’altro lato del fronte, in Russia, va fatto conoscere e sostenuto pubblicamente come argine alla terza guerra mondiale. Il “nostro” fronte è quello della NATO e dell’UE, ed è innanzitutto questo
fronte che dobbiamo contribuire a far crollare, esprimendo la nostra solidarietà internazionalista ai disertori, agli insubordinati, ai renitenti.
FACCIAMO DEL 4 NOVEMBRE, FESTA DELLE FORZE ARMATE, LA
GIORNATA DEL DISERTORE, CON UN PRESIDIO DAVANTI AL
CONSOLATO UCRAINO DI MILANO (che da tempo non rinnova i passaporti con lo scopo di costringere la carne da cannnone a rientrare… al fronte)
• durante l’assemblea ci saranno contributi di disertori ucraini e video sulla
resistenza al reclutamento forzato
CONCERTO BENEFIT INGUAIATI CON LA LEGGE #12