RAY & THE ORIGINALS / 06-04-2019

SABATO 06 APRILE 2019

ORE 23,00

RAY & THE ORIGINALS

RAY & THE ORIGINALS: progetto che nasce dalla mai sopita passione per le origini della musica Jamaicana , che hanno influenzato tutta la musica soul,rap,hip hop e funky,contemporanea: il Rocksteady,lo Ska,il BlueBeat e last but not least il Boss sound che imperava nel 1968-’69 per le strade delI’Inghilterra,musica amata dai Mods,dagli Skinheads e dagli immigrati caraibici, composta da talenti come Prince Buster(Madness),gli Skatalites, combo di vari e bravissimi musicisti della Alpha boys school, Jackie Edwards(compositore dei brani più di successo per lo Spencer Davis group), di Harry J, autore della famosa “Liquidator”che oltre a raggiungere, nel 1969,le vette della hit parade inglese,fu il primo sampler della storia , campionato dalla Stax rec.di Memphis per gli Staple Singers.
Insomma The Originals,questo è il nome del progetto,
andranno a scavare nella loro flight-case di rarissimi vinili a 7 pollici e ,per ore,vi proporranno le canzoni più ricercate delle etichette di culto dell’epoca che va dal 1962-1971, l’epoca in cui si costruì l’epopea della black music troverete ancora,spesso,Ray & The Originals,in giro per Milano,con la loro flight- case,intenti a deliziare le orecchie e l’anima delle persone sensibili ai ritmi in battere e levare,siano essi Ska,coi fiati in prima fila a o Boss Sound,con l’organo hammond dominante o ,infine il Rocksteady con le voci melodiose e romantiche provenienti dalla Jamaica
Se I-Tal Sound è sinonimo di garanzia da 19 anni, The Originals, ne è la costola specializzata..
imanete sintonizzati e preparate le vostre scarpe da ballo con il vestito migliore,il borotalco per il pavimenti e pronti a ballare..ci si tuffa nei favolosi 60ies..

BENNI / 05-04-2019

VENERDI’ 05 APRILE 2019

ORE 23,00

La Societa’ Psychedelica presenta: BENNI + Davmatic & guest

BÊNNÌ (New Orleans, Goner Records) sci-fi synth wizard
hi NRG New Age” music

A pivotal member of bands Wizzard Sleeve/Gary Wrong Group, Heavy Lids, Roman Gabriel Todd’s BRUOOTS, and many more, Bênní was born from his personal need of new music to listen to while driving his space craft long distances. Tired of listening to Van Halen’s “5150” and Zebra’s self titled album on his journeys, he began creating sci fi landscapes and ethereal soundtracks of his own. Often times primitive, BÊNNÍ’s music can go from Vangelis, to John Carpenter, to 80s dungeon electro band Warning and into vintage arcade game circuitry with the blink of an eye. Using vintage keyboard rigs (“no soft synths were used in these recordings,” he pointedly says on his Bandcamp), vocoders, and arpeggiators, he departs from the same sci-fi sounds that made S U R V I V E famous. BÊNNÍ’s sound is swampier, dirtier; you get the sense that there’s duct-tape residue on a lot of his gear.
BÊNNÍ’s I & II LP is out on Memphis’ Goner Records.
https://bennimusic.bandcamp.com/

+ dj set party +++++++++
Davmatic & guest
garage | ’60s psych | afrobeat| Ethio jazz | psych funk

Le nostalgia e la memoria, poesie – Liberi dal silenzio / 31-03-2019

DOMENICA 31 MARZO 2019

ORE 18,00

Presentazione di Sante Notarnicola:
– Le nostalgia e la memoria, poesie (PGreco Edizioni, Milano, 2019)
– Liberi dal silenzio (PGreco Edizioni, Milano, 2019)
con Fiorenzo Angoscini – Archivio Primo Moroni
legge Francesca Giorgi

Scritte durante gli anni di detenzione, molti dei quali passati in carceri di massima sicurezza, le poesie di
“La nostalgia e la memoria” sono state composte in condizioni di prigionia particolarmente pesanti, dove
è ancora più difficile coltivare un pensiero, un affetto.
Il carcere speciale ha un compito primario: annichilire l’istinto di ribellione, la capacità di sognare,
congelare la comunicazione, frantumare lo spirito. Privare i sensi della possibilità di trasmettere e ricevere
emozioni, affetti, speranze. Attraverso questa forma letteraria, Notarnicola ha inteso coltivare tutto ciò
che gli è stato sottratto: gli affetti e i sentimenti più intimi, come il ricordo dei compagni caduti. Le poesie
sono anche il mezzo che ha per rompere l’isolamento, sono una voce, un grido, un urlo che spazza via il
muro di cinta della prigione. Poesie che esprimono rabbia e delusione, ma anche tenacia e sicurezza delle
proprie convinzioni politiche. Sono uno strumento che è stato un motivo di resistenza, sono la memoria di
una vita che ha avuto il carcere come momento centrale, come terreno di lotta, di scontro e di
maturazione.
Le sue poesie conservano la memoria di bisogni rimandati, non spenti. Non si tratta di ricordare con
rimpianto, ma di conservare la propria storia per non permettere che altri ne rendano incomprensibile il
presente. Combattere quel “silenzio frastornante” che accompagna l’oblio, quello imposto da chi vorrebbe
che nulla cambi facendo finta che sia diverso. E Sante, grazie alle sue poesie ci è riuscito.
Sante Notarnicola (Castellaneta, 1938), emigrato con la madre e i fratelli a Torino, trascorre l’infanzia in
collegio. Il contatto con la realtà operaia torinese lo porta alla presa di coscienza politica e alle prime
esperienze di militanza nella FGCI e poi nel PCI. Allontanatosi dal Partito, si avvicina alla banda
Cavallero con cui nel 1959 inizia una serie di rapine. Il 25 settembre 1967 a Milano, durante l’ultimo
colpo della banda, c’è un conflitto a fuoco con la polizia: Sante riesce a scappare, ma viene catturato
alcuni giorni dopo. Condannato all’ergastolo, in carcere inizia a studiare e scrivere racconti e poesie, che
confluiranno ne L’evasione impossibile (1972), primo di una serie di libri di grande successo.

Geografie della rivolta / 30-03-2019

SABATO 30 MARZO 2019

ORE 21,00

Geografie della rivolta – La presentazione del libro dello storico esponente del movimento milanese

Partecipano: Alberto De Nicola (Dinamopress) – Maysa Moroni – Archivio Primo Moroni – CSOA Cox18 – Calusca City Lights

Antropologo della città, ballerino, intellettuale rivoluzionario e punto di riferimento per diverse generazioni di militanti, fondatore della libreria Calusca di Milano, Primo Moroni ha saputo unire diversità e percorsi singolari senza mai dimenticare l’obiettivo di un mondo che fosse per tutti migliore, costantemente impegnato in un’attività intesa a “socializzare saperi senza fondare poteri”.

Autore insieme a Nanni Balestrini del testo fondamentale sui movimenti degli anni ’70 “L’Orda d’Oro” alla sua figura è legata la memoria della stagione dei conflitti sociali del lungo Sessantotto italiano, non meno che i germi dell’immaginario politico dei movimenti del nostro presente.

Lo scorso anno contavamo vent’anni dalla sua morte e DINAMOpress, come le Cattive Maestre, Qui e Ora, il Manfesto…, ha dedicato uno speciale al suo pensiero, in collaborazione con l’Archivio Primo Moroni, la libreria Calusca e il Csoa Cox18 che hanno messo a disposizione i suoi scritti conservati nel centro sociale dalla sua scomparsa nel 1998.

Quello speciale è diventato un libro che vi presentiamo insieme ai compagni di Dinamopress per provare a tracciare una linea rossa tra il pensiero di Primo e le tensioni dell’oggi

MILANOROVINA / 29-03-2019

VENERDI’ 29 MARZO 2019

ORE 23,00

CM – Country Music (Stockholm, Sweden)
https://www.country-music.co/

Daniel Iinatti is a Stockholm based DJ and curator who together with Anna Sagström is the founder of Country Music.
Being the resident DJ of Country Music his style of deejaying ranges from slowstyle to gabber, with all that is hard and ecstatic in between.

https://soundcloud.com/iinatti

rip ME is characterized by a forceful lust to experiment, a desire to mess things around until they’re screwed up enough to make perfect sense.
Navigating between hardcore, ambient and deeply emotional melodies, through a landscape of broken rhythms, toss and turn across darkness, chaos and glory, rip ME activates the dancefloor with force and precision.

https://soundcloud.com/restinpeace_me

→ Country Music is a collaborative project by Daniel Iinatti and Anna Sagström that is born on the factory floors of the rural rust belts, in the corrosive regress of life and tempo in downgraded de-industrialized wastelands and anti-growth environments, and in the urban steel knit of precarious compositions.
An alloy of work, speed and materials formed out of the potential energy of underused spaces to envisage music from the contemporary periphery. A reimagined music of the land, towards a new Country Music.

+ “Speed Reading” Screening

https://soundcloud.com/country-music-label

+ Milanorovina residents

Ingeborg Bachmann Erklär mir, Liebe. Erklär mir nichts / 28-03-2019

GIOVEDI’ 28 MARZO 2019

ORE 21,00

In una profonda ebrezza coprirò col sonno le mie domande.
Adorerò animali la notte, profanerò le immagini più sacre, mi aggrapperò a tutte le menzogne, diventerò una bestia nel sogno e come una bestia mi lascerò ammazzare.
Da una rielaborazione dei testi di Ingeborg Bachmann (“Malina”, 1974; “A voi, parole”; “Poesie”, 1978) prende forma la performance sonora “Erklär mir, Liebe. Erklär mir nichts” per voce e sintetizzatore modulare (Francesca Frigoli, Phoebe Zeitgeist e Hyena, Giona Vinti). Voce e suono si fondono e si scompongono per un’indagine sulla materia poetica dell’autrice, nel contrasto tra dicibile e indicibile, nell’insuperabilità del linguaggio, nella tensione della parola verso ciò che nel linguaggio si mostra, ma non può essere detto.
Ingeborg Bachmann nasce a Klagenfurt [Carinzia] nel 1926. Laureatasi a Vienna, vive e scrive in diverse città europee: Londra, Parigi, Berlino ma soprattutto Roma. Si trasferisce qui definitivamente nel 1965. Tutta la sua opera verte a trovare una lingua fuori dalle formule, autentica; individua l’unico linguaggio autentico solo nella tensione della parola verso l’indicibile, l’ombra, la tenebra. Muore a Roma, il 17 ottobre 1973, in seguito alle ustioni riportate in un incendio divampato nella notte del 26 settembre, nella sua casa di Via Giulia.

cox18