NAVEN + Jean Rouch: il cinema etnografico / 10-02-2019

DOMENICA 10 FEBBRAIO 2019

ORE 17,30

NAVEN + Jean Rouch: il cinema etnografico

h17.30 presentazione Naven + divagazioni sul cinema antropologico di Jean Rouch con Flavio Vida
h.19.00 proiezione di due film di Jean Rouch: “Les Maïtres Fous” (1955) e “Circoncision, Rite de circoncision des enfants de Hombori, un village du Mal” (1949)

Naven è una rivista/fanzine di antropologia, edita anonima da un collettivo di studenti milanesi. Si ripromette, attraverso la sua forma cartacea di foglio volante di uscire dalle mura accademiche, cercando di condividere riflessioni e analisi anche con chi non si interessa direttamente di antropologia. Lo fa nel tentativo di comprendere ciò che accade negli universi della politica, dell’attualità, della storia e delle cose del mondo adottando un determinato posizionamento politico e uno sguardo di tipo antropologico, utile a porre l’attenzione non solo sul dove si guarda, ma anche e soprattutto sul come si guarda a certe dinamiche.
Jean Rouch (1917-2004) è stato un documentarista etnografico, autore del cosidetto “cinéma vérité” ed ispiratore della Nouvelle Vague. Avanguardista nel campo della tecnica cinematografica ha speso buona parte della vita in Africa producendo documentari di ricerca etnografica, collaborando con antropologi e sociologi come Edgar Morin, Claude Levi-Strauss e Marcel Griaule.

Kaelan Mikla + Some Ember / 09-02-2019

SABATO 09 FEBBRAIO 2019

ORE 23,00

Live on Stage: Kaelan Mikla + Some Ember

 

Icelandic post-punk meets death-synth trio Kælan Mikla returns for the group’s third album, Nótt Eftir Nótt. Topping a year that catapulted the band onto stages shared with the likes of The Cure and Placebo, Nótt Eftir Nótt is Kælan Mikla at their most confident, and their most deadly. It’s been five years since Margrét Rósa Dóru-Harrysdóttir, Laufey Soffia, and Sólveig Matthildur Kristjánsdóttir formed the band in Reykjavik, but after several tours and high-profiles stages, as well as two critically-acclaimed albums, Kælan Mikla has brought their A-game in a big way.
Starting off quietly with a creepy, gothed-out ethereal intro, Nótt Eftir Nótt erupts with post-punk brilliance and synthlines that harken back to the bad old days of the Batcave, big hair, and Egyptian-inspired eye-liner. Tracks like the melancholy “Hvernig kemst ég upp?” are wonderfully delightful, while the band goes for the big goth dance number on “Skuggadans,” succeeding with glorious ease. Near the end of Nótt Eftir Nótt, when you’ve already ingested a healthy dose of Diamanda Galas meets The Birthday Party, the title track, produced by popular Icelandic electronic wizard Bang Gang, is basically perfect.
Hot on the heels of shows at Roadburn, Meltdown, and The Cure’s 40th Anniversary, as well as a Fall tour supporting King Dude, Kælan Mikla are set to take their place as one of darkest aural poets on the world stage.

 

James Leg + The Three Blind Mice / 07-02-2019

GIOVEDI’ 07 FEBBRAIO 2019

ORE 21,30

Live on stage: James Leg + The Three Blind Mice

 

“Part Howlin ‘Wolf,  part Iggy Pop, JAMES LEG is the new standard bearer for the rebels, the new punk in a country of posers. James Leg is the real deal, and that should scare the crap out of you.”

John Wesley Myers – as he really is called – first introduced himself as a member of The Immortal Lee County Killers from Auburn, Alabama. Then he became one half of the Black Diamond Heavies cult band, formed in Nashville in 2004. The self-named “vagrants of the world” attacked blues music from a punk perspective, and may be unmatched in performing uncorrupted, scaled and shattered music in this genre. 
In that case, James Leg himself would decide to record a solo album in the form of “Solitary Pleasure”, which has since had two sequelers, and the above-mentioned “Below the belt” and the last full length ” Blood on the Keys “released in autumn 2016. All released by the quality-conscious Burbank-based label Alive Naturalsound, which also launched several other cross-border names such as The Black Keys, Lee Bains III and The Glory Fires, Scott Morgan and Andre Williams. 

James Leg performs without exception as a duo, centered on the song and distant Fender Rhodes organ and his faithful companion Mat Gaz on drums. It is a high-grade rock’n’soul show, with the sweat lingering and the constant groove everywhere. The song is a chapter in itself. Imagine, if it’s possible, somewhere between Louis Armstrong and Tom Waits. James Leg makes music that hits you straight in the heart and stomach, where it matters, and it’s impossible to sit still. In addition, it’s a wide repertoire, James Leg can tear your heart out of your body if he just wants, as in the incredibly beautiful “I’ll take it” from the last album, and in the next second rock the ass of you with such funky ” Human lawn dart “or punky” Hugging the line “.

Dalla Cina all’Europa: lavoro mobile e catene produttive / 07-02-2019

GIOVEDI’ 07 FEBBRAIO 2019

ORE 21,00

LOST: Le lunghe ombre della scienza e della tecnica presenta:
Dalla Cina all’Europa: lavoro mobile e catene produttive con Devi Sacchetto

L’incontro si terrà presso la sede dell’ Unione Sindacale Italiana in via Torricelli 19 a Milano

Il seminario esaminerà le condizioni della forza-lavoro, in particolare la sua mobilità e la sua rotazione nel settore della produzione elettronica; i suoi tempi e spazi tendono a venire compressi dalle catene produttive globali al fine di rispondere just-in-time alle domande di mercato. A partire da un lungo lavoro di ricerca sul campo, verranno considerati i processi lavorativi del maggiore terzista mondiale di prodotti elettronici, la Foxconn, che ha la sede centrale a Taiwan. Con circa 1,3 milioni di dipendenti in vari Paesi, la Foxconn produce per i colossi dell’elettronica: Apple, Microsoft, Google, Intel, HP, IBM, Dell, Cisco, Amazon, Sony e Nintendo. Nel corso degli ultimi vent’anni, oltre che nei suoi mega-stabilimenti situati nella Repubblica popolare cinese, la Foxconn ha investito in nuove fabbriche in alcuni Paesi dell’Europa centro-orientale.
Nell’ambito dell’incontro si confronteranno le pratiche lavorative messe in campo dalla Foxconn in Cina e in Europa per sottolineare come, al di là delle somiglianze, occorra tenere presente sia i contesti socio-istituzionali sia la composizione della forza lavoro. E’ infatti a partire da questi due elementi che si evidenziano diverse forme di resistenza del lavoro vivo che hanno in parte indotto e in parte costretto la multinazionale ad adottare strategie alternative che potrebbero fare tendenza anche al di là dell’Europa centro-orientale.

Make Rojava Green Again’ / 02-02-2019

SABATO 02 FEBBRAIO 2019

DALLE ORE 16,00

ORE 16.00 : Vendita di libri a prezzi scontattissimi ‘Cox18 Books’.
A sostegno della campagna ‘Siamo tutti Robin Hood

ORE 21.00 : Presentazione del libro ‘Make Rojava Green Again’ – Una società ecologica in costruzione
Un libro della Comune Internazionalista del Rojava con prefazione di Debbie Bookchin
Edizione italiana a cura di Rete Kurdistan Italia in collaborazione con UIKI Onlus
Info per la campagna: http://siamotuttirobinhood.it/

 

“Cosa hanno le strutture sociali del Rojava di così particolare da ispirare ai suoi difensori e alla sua gente una così ardente lealtà?”
Questo libro risponde a questa domanda. Nel linguaggio che fa da ponte tra l’utopico e il concreto, il poetico e il quotidiano, la Comune Internazionalista del Rojava ha prodotto sia una visione sia un manuale su che aspetto possa avere una società libera, ecologica. In queste pagine troviamo un’introduzione filosofica all’idea di ecologia sociale, una teoria che sostiene che solo quando metteremo fine alle relazioni gerarchiche tra gli esseri umani (uomini sulle donne, anziani su giovani, un’etnia o una religione sull’altra e altre forma di dominio) saremo in grado di sanare il nostro rapporto con il mondo naturale.”
Debbie Bookchin (2018)

La Comune Internazionalista si trova online al seguente indirizzo: internationalistcommune.com

Il volume tascabile di 140 pagine arricchito con illustrazioni e foto a colori, esce per le lettrici e i lettori italiani dalla casa editrice Dog Section Press per spiegare i principi dell’ecologia sociale e
le ragioni dei cambiamenti climatici che stiamo vivendo, con esempi pratici di quello che insieme possiamo fare per contrastarli.

ANANDA MIDA feat. Conny Ochs + The Howling orchestra / 01-02-2019

VENERDI’ 01 FEBBRAIO 2019

ORE 23,00

Live on stage: ANANDA MIDA feat. Conny Ochs + The Howling orchestra
Dj Set: EDJ (https://www.facebook.com/EdjDj/)

ANANDA MIDA presentano al Cox i brani del nuovissimo secondo LP “Cathodnatius” (Go Down Rec.), il primo con Conny Ochs alla voce solista, il quale e’ a sua volta protagonista di una bella carriera solista con un album in uscita (“Doom Folk”, Exile on Mainstream rec.).
Il suono che nasce da questa collaborazione e’ potente, melodico, imprevedibile e psichedelico. Merito della classe dei rockers in questione, Alex Tedesco e Matteo Pablo Scolaro alle chitarre, Davide Bressan al basso e Massimo Recchia alias Max Ear alla batteria, quest’ultimo fondatore della Go Down Records; musicisti che vantano un passato ed un presente di tutto rispetto nell’underground italiano avendo militato con Ojm, Glincolti, Lu Silver, Poison De Luxe e vari altri.
https://www.facebook.com/anandamidaband/
https://anandamidaband.bandcamp.com/album/cathodnatius
https://www.godownrecords.com/ananda-mida

https://www.youtube.com/watch?v=6yWFrU9DBNk&t=270s&fbclid=IwAR1V9VVtJPAzJ3UbOc2a0UE1IC8bdO1MSaxy9tZ4bJfG8WGp7CU1ow85NFU

THE HOWLING ORCHESTRA e’ “l’estensione” del progetto IN THE HOWLING STORM, nato da Matteo Perego (ex Lana e Matra) ed allargatosi ora fino a comprendere gli ex Gea e Monte Nero Steo Locatelli e Benny Brizzolari e gli ex Spread Paolo Fusini e Valentino Novelli. Il genere e’ desert folk rock onirico, con suggestioni che vanno dalla psichedelia americana dei’90 all’alternative country.
https://soundcloud.com/inthehowlingstorm/
https://open.spotify.com/album/7HOJ6ZWeconHYPppowXcE5?si=47C_S6_cQg2JXiD4jjjEig

Donne oltre le armi / 30-01-2019

MERCOLEDI’ 30 GENNAIO 2019

ORE 21,00

Donne oltre le armi – Tredici storie di sovversione e genere di Rosella Simone (Milieu Edizioni)

L’autrice ne parlerà con Tiziana Villani

Avevo voglia di parlare delle donne della mia generazione. Donne nate nel novecento che hanno vissuto la loro epoca e che perciò si sono dovute misurare con regimi dittatoriali di destra e di sinistra e altre che di fronte alla prepotenza del capitale hanno cercato la loro libertà e quella di tutti anche con le armi ma che delle armi non hanno fatto un feticcio. Alcune sono mie amiche, altre le ho appena sfiorate ma tutte sono, in vario modo, legate alla mia vita; per questo la storia dei nostri incontri accompagna le storie che le altre mi raccontano con gli occhi di oggi e le parole di ieri.

Storie di donne che in vari angoli del mondo hanno scelto la lotta, in molti casi armata. Si parte dall’Italia con Nadia Ponti, condannata per la militanza nelle Brigate rosse a più ergastoli, lancia oggi questo imperativo “scomodarsi”, un andare verso l’altro che non è la cura ma inseguire il desiderio come possibilità di reinventare il mondo. Susanna Ronconi, condannata per Prima linea rivendica il diritto a una biografia degli sconfitti.
Senza eroismi ma con risolutezza raccontano la loro vita anche altre donne: Enza Siccardi, anarchica, Ruth Torres (del Frente sandinista nicaraguense), Delia Cornejo (Frente Farbundo Martì), Petra Krause (tedesca internazionalista), Marisa (Frap), Diana Chuli scrittrice albanese che a vissuto la dittatura di Enver Hoxha e Clara Queroz in Portogallo sotto la dittatura fascista di Salazar. Infine c’è Nessrim Abdullah comandanta kurda sul fronte di Rojava.
Da qualche anno il tema del rapporto tra donne e la miltanza nei gruppi armati è diventato centrale nella memorialistica della storia politica novecentesca. Rispetto ad altri libri apparentemente analoghi, Rosella Simone affronta il tema con uno sguardo interno e utilizzando lo strumento dell’incontro, finendo per tracciare storie che vanno oltre il racconto della militanza politica e diventano affresco di un’epoca di emanicpazione femminile.

Rosella Simone è nata ad Alassio, giornalista, scrittrice e attivista politica, collabora con diverse testate giornalistiche,
Per Milieu edizioni ha pubblicato La casa del nulla (con Giuliano Naria).

Privacy Matters on My Phone / 27-01-2019

DOMENICA 27 GENNAIO 2019

ORE 16,00

LOST: Le lunghe ombre della scienza e della tecnica presenta:
Privacy Matters on My Phone con Unit hacklab

L‘obiettivo di questo progetto è di raccogliere e divulgare strumenti e conoscenze per utilizzare uno smartphone Android nel rispetto più ampio possibile della propria privacy. Tale progetto non ha uno scopo divulgativo riguardo la salvaguardia della privacy: il problema è ormai chiaro a tutti. Vuole invece essere di supporto a chi consapevolmente vuole proteggersi. In quest’ottica, il progetto è strutturato a livelli, dal più facile da perseguire ma con un alto livello di compromesso fino a un livello più difficile senza lasciare spazio a dubbi e compromissioni.
Vogliamo rompere la sacralità dell’utilizzo dello smartphone. La quale non viene oramai neanche più messa in discussione. Ricorderete quando si pensava a togliere la batteria prima di comunicazioni riservate, ora che non si possono più togliere non si mette neanche in discussione il motivo per cui si faceva. Siamo regrediti nel mettere in discussione l’oggetto. Il modo in cui ora accettiamo che faccia cose ha del sacrale.
L‘idea è che si debba essere liberi sul proprio dispostivo. Il telefono intelligente è un Pc e ci si possono mettere sopra le mani. Va anche ricordato che è molto più intimo di un Computer Personale, a maggior ragione vorremo che la fiducia sia simmetrica.
È importante anche ricordare che non ci sono alternative ad Android. Gli altri smartphone, anche detti telefonini intelligenti, o furby, sono solamente gli Apple iOS e i Windows.
Privacy Matters On my Phone è un percorso in forma ludica.

Gil Scott / 26-01-2019

SABATO 26 GENNAIO 2019

ORE 22,30

Presentazione del libro: Gil Scott di Antonio Bacciocchi
A seguire grande selezione musicale curata dallo stesso autore Tony Face (lilith, Not Moving)

La serata si svolgerà con un monologhi di Antonio Bacciocchi sulla vita di Gil Scott Heron, supportato dalle canzoni di Gil e che hanno influenzato Gil, a cura di Fabrizio Frabetti e letture di testi a cura di Rita Lilith Oberti.
Questa è la storia di Gil Scott-Heron. Poeta, scrittore, musicista, è stato il cantore dell’America del Vietnam, dei diritti negati ai neri e delle loro lotte, ma anche dei meandri più oscuri e maledetti dell’animo umano, quello minato da disperazione, povertà, alcolismo, droga, emarginazione. Lo ha sempre fatto con estrema lucidità, un linguaggio crudo e, tuttavia, ironico e pungente, accompagnato da una miscela musicale originale e personalissima che ha attinto sapientemente dalle radici della black music, rinnovandola e modernizzandola, rimettendosi costantemente in gioco, contro ogni ostacolo, anche quelli più alti. Completano il libro un’intervista ad Alberto Castelli un intervento di Carlo Babando, varie testimonianze, la lista delle apparizioni di Gil in Italia e una discografia ragionata

Mr Bison + Alice Tambourine Lover / 25-01-2019

VENERDI’ 25 GENNAIO 2019

ORE 23,00

Night for the Deaf presenta:
Live on Stage: Mr Bison + Alice Tambourine Lover

Mr Bison presentano in Cox i brani del loro acclamato ultimo album “Holy Oak”, una delle migliori uscite nel genere Stoner/HardPsych del 2018.

https://www.youtube.com/watch?v=6-v91IXyevk&fbclid=IwAR3o2Fd6mCBC_xiLW1LBNskUr9K0OBSdqMGD9cNpi-GfZ95eI0SRvpsEEDQ

Alice Tambourine Lover presentano in anteprima i brani del nuovo, quarto album “Down Below”, in uscita questa primavera. Gia’ presenti in Cox anche nella precedente incarnazione a nome ALIX, sono ora un duo che suona folk blues desertico e psichedelico di grandissima qualita’.

cox18