La storia di una vita – Officina Primo Maggio / 27-03-2022

DOMENICA 27 MARZO 2022

ORE 16,00

Incontro con CESARE BERMANI E ANTONELLA DE PALMA

Proiezione del video: “La storia di una vita”. L’Archivio Bermani di Orta San Giulio e presentazione del quarto numero della rivista “Officina Primo Maggio”

L’ultimo numero della rivista “Officina Primo Maggio” contiene un’intervista a Cesare Bermani, uno dei pionieri delle “narrazioni orali per la storia”, come preferisce chiamarle, e storico direttore di “Primo Maggio”. Anche di questo si parlerà con lui e con Antonella.
L’archivio di Cesare Bermani si trova presso la sua residenza di Orta San Giulio (NO) e comprende:
– 3.500 ore di registrazioni
– un migliaio di cartelle di documenti cartacei
– una emeroteca, discoteca, fonoteca
– un’enorme raccolta di manifesti, volantini, opuscoli.
Un patrimonio documentale su canti, storie di vita e di lavoro,interviste su eventi legati ai grandi momenti della storia sociale italiana, testimonianze di e su personalità della politica e della cultura nazionale in corso la catalogazione per rendere accessibile al pubblico, anche in formato digitale, tutto l’Archivio.
Il video è frutto della collaborazione fra:
– Calusca City Lights
– Archivio “Primo Moroni”
– Il Cantastorie on line (www.rivistailcantastorie.it )
– Società di Mutuo Soccorso “Ernesto de Martino” di Venezia

Gli spari a Est sono anche per noi / 26-03-2022

SABATO 26 MARZO 2022

ORE 15,30

Gli spari a Est sono anche per noi – Kazakistan, Russia e Ucraina – Guerre, rivolte, repressioni

Per partecipare alla teleconferenza scrivete a:
centrodocumentazionecontrolaguerra@inventati.org
(poco prima vi invieremo il link e i riferimenti a chi ce lo avrà richiesto)
Su computer non occorre scaricare alcun programma, dovete solo autorizzare il browser a gestire il vostro microfono e la vostra webcam. Per il cellulare dovete scaricare l’app per Android o iOS.  https://jitsimeet.it/)

…oppure ascolta su cox18stream

Contro la guerra in Ucraina, nessuna “equidistanza”, nessun fronte da sostenere
Contrastiamo il riarmo e le politiche di guerra di Russia, Ucraina, Nato, paesi UE, USA, che stanno creando le condizioni e i pretesti per un nuovo conflitto mondiale Contro la partecipazione dell’Italia alla guerra, fornendo armi all’Ucraina

LOC0-19 Pensieri, voci e cronache da un silenzioso pandemonio / 20-03-2022

DOMENICA 20 MARZO 2022

ORE 16,00

LOC0-19 Pensieri, voci e cronache da un silenzioso pandemonio

Dopo due anni LOST torna con un incontro in presenza.

Era proprio il 15 marzo 2020 quando sospendemmo un incontro con tracking.exposed sulla profilazione di pornhub (questo qui), ed era proprio il 15 marzo 2020 che iniziammo “la radio”.

A distanza di due anni cerchiamo di riprendere il ragionamento materialmente presenti e con un testo che raccoglie, aggiornati, alcuni pezzi delle trasmissioni.

Nel frattempo molte cose sono successe, ad un tratto è sembrato che il tempo si fosse fermato mentre invece correva veloce, per non perdersi e non farsi confondere troppo vale la pena di ripercorrere i propri passi.

Il virus Covid-19 si presenta nel 2020, la sua diffusione, grazie ai ritmi dello scambio globale di persone e merci, ne determina la diffusione su tutto il Pianeta. L’epidemia ha creato occasioni di confronto e obbligato all’ascolto di punti di vista molto diversi, mettendo alla prova diverse chiavi di lettura e quadri interpretativi sia sugli assetti generali che su quelli particolari. Queste testimonianze concrete di resistenza e di coscienza critica sono state trasmesse dal 15 marzo 2020 in streaming audio di Radio LOCo-19 (acronimo di “Lunghe Ombre del Covid-19). Questo libro riporta, riveduti e aggiornati alcuni di questi contributi. Maurizio Pincetti fa la storia del Sistema Sanitario Nazionale. Matteo Gaddi racconta le relazioni tra Governo e Confindustria. Massimo De Angelis ragiona sui possibili scenari. Daniele Salvini scava col coltello l’anima del trauma sociale .CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche) riferisce di quanto si può fare, in ambito scolastico formativo, con la tecnologia. Franco Piperno ragiona sui rapporti tra scienza, ciclo del denaro, umani e altre specie viventi. Il blog “Il Rovescio” scadenzia date e fatti.

ROBERTO CORONA

ROBERTO CORONA, attore, autore e regista teatrale ha lasciato questo mondo.

È stato un grande amico e sostenitore di COX18, della libreria Calusca e di Primo Moroni.
Ha firmato capolavori indelebili ed è stato un protagonista assoluto del Teatro Ragazzi e di Ricerca italiano.
Sono tantissime le collaborazioni con artiste/i, le co-regie e le drammaturgie, con innumerevoli progetti realizzati.
Ha ricevuto riconoscimenti e premi prestigiosi restando con i piedi per terra mentre il suo instancabile cervello inventava suggestioni e marchingegni geniali e affascinanti. Indimenticabile il suo viso trasformista come i suoi occhi di bambino sospesi dallo stupore davanti a un gesto, a una immagine o una luce tagliata da una quinta.
Insieme a Roberto, all’inizio degli anni ’90 del Novecento con altre/i fondammo il collettivo “SENZA SIPARIO” interpreti di una sgangherata e spregiudicata compagnia con cui esplorammo il linguaggio teatrale fino alla sua essenza. Senza denari e accarezzamenti istituzionali, animati dal forte desiderio di esprimere con il corpo, con la voce, con azioni rumorose o silenziose, le nostre urgenze sociali di ribellione e una affermazione generazionale, si è innescato un enorme carico di energia.
Non bravissimi, forse, ma che gioia sentirsi vivi e sudati dalla fatica e dagli abbracci !!
L’entusiasmo e il rigore artistico di Roberto ci ha spinto a creare laboratori di improvvisazione, a intraprendere la scrittura, a imparare la tecnica del suono, della luce e dell’allestimento di scena per creare gli spettacoli che hanno attraversato gli spazi autogestiti di Milano con rassegne nomadi e intense maratone per oltre 15 anni. Il Teatro nel pieno del suo ruolo di ricerca personale, sociale, collettivo e artistico dal basso, da cui sono nati altri gruppi teatrali indipendenti.
Riesce difficile immaginare Roberto lontano da una dinamica collettiva e coinvolgente. Quelle esperienze, unite a una indescrivibile ma concreta emozione che prova chiunque ne abbia fatto parte, dal palco o dalla platea. restano scolpite nella mente e nel cuore.
Un abbraccio forte alle sue figlie e alle sue famiglie.
GRAZIE ROBERTO ci hai lasciato tanto. sei come un ARBOL…pardòn..!! un albero rigoglioso piantato sul nostro percorso
Milano, 26 Febbraio 2022
COX18 THEATER ARBEIT – LIBRERIA CALUSCA – ARCHIVIO PRIMO MORONI

Tempi Selvaggi + Nabat acoustic duo / 05-03-2022

SABATO 05 MARZO 2022

ORE 18,30

Presentazione del romanzo “TEMPI SELVAGGI” (Clueb Editore) di Roberto Colombari con illustrazioni di Cesare Ferioli
con Roberto Colombari (autore) e Steno (Nabat)
https://tempiselvaggi.altervista.org/
+
NABAT Acoustic Duo live
a seguire djset Dj TRIPPO – rock steady & ska
Quarta di copertina di Tony Face Bacciocchi:
Non c’è concetto migliore e più esaustivo di “Tempi Selvaggi” in riferimento a quei primissimi ‘80. Sono stati selvaggi e formidabili quegli anni. Nessuna nostalgica retorica per momenti in cui eri in costante e serio pericolo. Ne siamo usciti vivi e forti. Forti di una consapevolezza che un altro mondo è possibile. Chi c’era si ritroverà facilmente in queste pagine, chi non c’è stato ne può intravedere i tratti immaginandoli nella loro spietata crudezza

TANTA SALUTE A TUTTI / 19-02-2022

SABATO 19 FEBBRAIO 2022

ORE 15,30

Quanto ti tocca pagare di ticket?
Quanto hai aspettato per l’ultima visita specialistica?
Come va con il tuo medico di base?
Che fine ha fatto la medicina territoriale?

parleremo di tutto questo e presenteremo il primo numero del bollettino sulla salute

Bollettino_Sanita_24 Gennaio 2022

sabato 26 febbraio dalle 10,30
Anfiteatro Martesana
via Agordat/naviglio Martesana
in caso di pioggia ci si trova a Casa Crescenzago – in Piazza Costantino

Il paradosso afgano – Dalla fine della guerra … ancora guerra (Streaming) /17-12-2021

VENERDI’ 17 DICEMBRE 2021

ORE 18,00

Nell’immaginario sociale la fine della guerra significa pace.
In realtà la sconfitta politica degli USA e degli alleati Nato, Italia compresa, dopo vent’anni di barbarica occupazione dell’Afghanistan, sta generando contraddizioni che incrementano la tendenza verso la guerra tra i capitalismi fondamentali che opprimono il mondo.
Ci riferiamo alle ridefinizione degli equilibri nell’Asia Centrale tra USA, alleati occidentali, Cina e Russia, e tra i comprimari come India e Pakistan; agli effetti nei rapporti tra le classi all’“interno” di questi paesi; all’aggiornamento delle politiche di riarmo già in corso.
Uno scenario in cui il proletariato e le masse oppresse afgane e asiatiche, occidentali, come pure russe e cinesi, non hanno alcun fronte o alleato da sostenere, ma solo un’autonomia e un’indipendenza da conquistare contro lo sfruttamento e la guerra.

Nell’immaginario sociale la fine della guerra significa pace.
In realtà la sconfitta politica degli USA e degli alleati Nato, Italia compresa, dopo vent’anni di barbarica occupazione dell’Afghanistan, sta generando contraddizioni che incrementano la tendenza verso la guerra tra i capitalismi fondamentali che opprimono il mondo.
Ci riferiamo alle ridefinizione degli equilibri nell’Asia Centrale tra USA, alleati occidentali, Cina e Russia, e tra i comprimari come India e Pakistan; agli effetti nei rapporti tra le classi all’“interno” di questi paesi; all’aggiornamento delle politiche di riarmo già in corso.
Uno scenario in cui il proletariato e le masse oppresse afgane e asiatiche, occidentali, come pure russe e cinesi, non hanno alcun fronte o alleato da sostenere, ma solo un’autonomia e un’indipendenza da conquistare contro lo sfruttamento e la guerra.

Per partecipare alla teleconferenza scrivete a:
centrodocumentazionecontrolaguerra@inventati.org vi invieremo il link e i riferimenti per partecipare

Centro di documentazione contro la guerra informazioni, materiali e analisi per opporsi alla barbarie del capitalismo decadente, contro il terrorismo di stato occidentale e russo, contro il terrorismo del cosiddetto “islamismo radicale”

SLAMX 2021

10/11/12 dicembre 2021

SLAMX 2021

Slam X 2021 – City light virus – propone 3 giornate che si svolgeranno sempre all’aperto.
Venerdì 10 dicembre in Torkiera, sabato e domenica 11 e 12 dicembre in Cox 18. la serata del sabato si concluderà con una camminata poetica con tutti gli ospiti che attraverserà le vie della movida del quartiere Ticinese, in collaborazione con il collettivo DCPM.
La finale del premio Dubito sarà effettuata sabato 11 dicembre dalle 21.00 alle 23.00 e verrà trasmessa anche in streaming.

Streaming:
Guarda su https://live.autistici.org/#slamx2021
Ascolta su Cox18Stream all’indirizzo http://ice.normail.org:8000/master

Dopo le strofe per la catastrofe che l’avevano preannunciata, dopo l’ode ai pipistrelli che hanno bloccato il sistema per qualche mese, in questo nuovo anno che sta per finire c’è spazio solo per l’irrazionalità.
Si riflette poco, si naviga a vista, si cammina insieme raramente, si balla con mille ritmi discordanti. Ci si pesta i piedi, ci scontriamo uno con l’altro per cercare di non finire al seguito del trenino degli idioti. Ognuno di noi è sottoposto a percorsi esistenziali incerti, alcuni rapporti, gesti e pensieri sono stati accantonati, altri ricostruiti da zero. Quando il faticoso dibattito collettivo riesce ad abbozzare un discorso sensato, l’urgenza successiva sembra farlo dimenticare. Evidentemente le situazioni traumatiche generate dalla pandemia e dalla minaccia di estinzione necessitano tempi di recupero diversi per ognuno di noi. Nel frattempo…
Anno 2021, come nel famoso film di Chaplin Le luci della città si sono riaccese sulla pomposa cerimonia di riapertura e nello strappare il velo alla statua “Pace e prosperità”, sulle ginocchia della dea giustizia non solo stava ancora dormendo un senzatetto, ma anche i corpi disorientati delle coscienze critiche.
Eppure il virus ha saputo far luce sulla crisi sistemica e sul fallimento delle politiche dell’emergenza è stato in grado di allertarci sulla probabile svolta neofeudale dei governanti ed è riuscito pure a indicarci l’unica possibilità che ci rimane, cioè quella di un’estesa socializzazione delle ricchezze, a partire dalla liberazione dei brevetti di big pharma.
Invece si fa fatica a discutere persino sul valore politico di controllo e non sanitario del lasciapassare.

Dove sono finiti i lumi della ragione?
City lights virus è il titolo di questa nuova edizione di Slam X e della finale del Premio Dubito, un elogio a tutto ciò che illumina le strade delle città, come la famosa libreria di San Francisco e tutte le librerie indipendenti che resistono come oasi al led nel buio dell’ignoranza e della superficialità, con il loro slogan virali di conoscenza DiY: apri le pagine e leggi.
City lights virus è anche un richiamo al pensiero critico e radicale del movimento beat che riuscì a segnare indelebilmente un tempo dominato dal maccartismo e dalla ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale, un tempo che assomiglia in qualche suo aspetto distopico al nostro presente.
“Il linguaggio è un virus da un altro pianeta” scriveva William Burroughs, il più visionario tra i beat. Non sappiamo da dove provenga il virus, non sappiamo da dove provenga il linguaggio e il lavoro culturale sugli immaginari eretici, forse davvero da un altro pianeta, a noi resta il compito di metterci al servizio di chi progetta un piano per cambiare la modalità di produzione dei simboli e parteggiare per chi ricerca un nuovo spazio di solidarietà radicato nei tempi lunghi delle lotte per l’emancipazione umana.

Pace nei tuguri e guerra nei palazzi
Famiglie frantumate, strutture dei lavoratori spaccate, ogni associazione politica, culturale, religiosa e sociale è in subbuglio. Le comunità si sono incrinate al loro interno, è difficile pensare con la propria testa, impraticabile entrare nella testa degli altri, impossibile l’agire unitario per capire quale sia la strada da percorrere.
Una comunità rotta che cerca una via d’uscita tra chi si è trasformato in guardiano inflessibile dell’ordine sanitario e chi intravede in tutto ciò un piano tattico per una svolta totalitaria.
Eppure questa situazione non viene dal nulla, è piuttosto l’esito di una serie di altre crisi, ingiustizie, guerre e schiavitù. Crisi basate sull’idea che alcune persone valgono di più e quindi hanno il diritto di rubare alle altre.
Lo abbiamo sempre saputo che dietro a tutto ciò c’era un sistema, quello del capitalismo, che prima o poi avrebbe intrapreso una curva discendente e lo avrebbe fatto in maniera repentina. Ora, all’alba del suo crollo definitivo, come ultima mossa per sopravvivere, è chiaro che stia cercando di circondare e chiudere gli spazi di autonomia delle nostre menti e dei nostri corpi. Spazi di autonomia che devono essere invece ricreati a partire dai tuguri, dove al posto di litigare ci sarebbe da individuare quali palazzi colpire. Oltre a quelli della sanità privata, ci sarebbero per esempio i palazzi, ma anche locali, bar e birrerie della cosiddetta movida, dove si perpetua lo sfruttamento del bisogno di socialità con l’ennesimo cocktail venduto a caro prezzo e dove si propone lo zero assoluto in termini culturali.
Mai niente di cui parlare insieme, mai niente di unificante, mai niente che possa richiamare il fuoco che ci unisce nella notte, dalla notte dei tempi.
Un fuoco che Slam X, dall’8 al 12 dicembre, tenterà di riaccendere con le scintille della critica attraverso il suo approccio controculturale con la letteratura, la poesia e la musica.

Il male
Qualche settimana fa Bifo ha scritto: “… mi scoraggia soprattutto la riduzione semplice semplice: se c’è il male ci deve essere una volontà che produce il male. Invece no. Il male c’è, eccome, ed è forse il prodotto di un’evoluzione che ha deciso di togliere di mezzo questo animale intelligente ma idiota che si chiama uomo. Non lo so da cosa il male sia prodotto. So che ha vinto.”
Grossa grassa pelosa visione del male è una poesia di Lawrence Ferlinghetti che più volte abbiamo recitato nelle vie del male della movida milanese.
Male male male male
Il mondo è male
La vita è male
Tutto è male

Una delle originalità del Premio Dubito è sempre stata quella di portare la sua poetica in giro per le strade e le piazze delle città, a partire dal 2015 con la camminata performativa delle “Cabine in via di estinzione” organizzata dal collettivo Tempi diVersi, proseguita poi in altre occasioni, come per esempio in quella dedicata al poeta Nanni Balestrini all’uscita del confinamento nel maggio 2020.
Un anno dopo, in omaggio al libraio e poeta beat morto a 101 anni nel febbraio scorso, abbiamo proposto insieme alla Calusca City Lights il “Ferlinghetti Corner”, una serie di riunioni, in zone temporaneamente autonome all’aperto, di libera recitazione di poesia con musica. Nel frattempo il comune di Milano ha voluto distruggere un anfiteatro in pieno centro, in via Porlezza, su richiesta di una multinazionale che aveva acquistato e ristrutturato un palazzo posto di fronte. In quel piccolo anfiteatro finivano spesso i nostri percorsi di poesia in strada. A quel punto si è formato il collettivo DCPM (Diritti Persone Cultura Musica) che ha realizzato una serie di incontri casuali di libera espressione artistica in altri anfiteatri e spazi pubblici della città.

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