MERCOLEDI’ 30 OTTOBRE 2024
ORE 20,00
Conferenza e dibattito pubblico a cura del partito comunista dei lavoratori:
A 50 ANNI DALLA RIVOLUZIONE PORTOGHESE – L’ultimo assalto al cielo del proletariato in Europa
CHE SCHIFO I SOLDI!
La festa di Redacta per l’editoria che combatte, contro l’editoria che sfrutta.
Redacta, sindacato di chi lavora con i libri, presenta una serata per parlare di lavoro, soldi e diritti. Ma anche per festeggiare insieme tutte le novità di questo intensissimo anno: i risultati del sondaggio per scoprire se “Vale davvero la pena di lavorare in editoria?”, una Guida ai compensi dignitosi da sfoggiare a ogni proposta di lavoro indecente e un comodo algoritmo per far di conto senza fatica.
A seguire: “Ok, ma il prezzo è giusto?!”, quiz a premi condotto dalla nostra Partita Iva Zanicchi.
E poi, naturalmente, si mangia, si beve, si balla – e ci si dimentica, almeno per una sera, delle pene editoriali.
19.00 Per un’editoria dignitosa
20.00 Cena di autofinanziamento
21.00 Ok, ma il prezzo è giusto?!
22.00 DYNAMITE / Dj / set (electrodiscowave)
Assemblea pubblica – DISERTIAMO LA GUERRA
L’epoca delle guerre hi-tech non ha cancellato il bisogno di carne da cannone da mandare al fronte. Anzi. Più s’inasprisce lo scontro tra blocchi capitalistici ed avanza l’economia di guerra, più progresso tecnologico e mobilitazione totale si alimentano a vicenda. Se la macchina del consenso bellico s’inceppa, la guerra non può proseguire a lungo. Nell’epoca cibernetica, l’umano gesto di rifiuto ancora conta. È quello che sta succedendo in Ucraina. Oltre alle migliaia già fuggiti all’estero – gli “scappati nel bosco” –, decine di migliaia di arruolati non tornano al fronte e centinaia di migliaia
di arruolabili si nascondono. Mentre i reclutatori – i rapitori – dell’esercito incontrano una crescente ostilità sociale.
Questo fenomeno, che si registra in maniera crescente anche sull’altro lato del fronte, in Russia, va fatto conoscere e sostenuto pubblicamente come argine alla terza guerra mondiale. Il “nostro” fronte è quello della NATO e dell’UE, ed è innanzitutto questo
fronte che dobbiamo contribuire a far crollare, esprimendo la nostra solidarietà internazionalista ai disertori, agli insubordinati, ai renitenti.
FACCIAMO DEL 4 NOVEMBRE, FESTA DELLE FORZE ARMATE, LA
GIORNATA DEL DISERTORE, CON UN PRESIDIO DAVANTI AL
CONSOLATO UCRAINO DI MILANO (che da tempo non rinnova i passaporti con lo scopo di costringere la carne da cannnone a rientrare… al fronte)
• durante l’assemblea ci saranno contributi di disertori ucraini e video sulla
resistenza al reclutamento forzato
CONCERTO BENEFIT INGUAIATI CON LA LEGGE #12
MERCATO AGRICOLO E DELLE AUTOPRODUZIONI
ORE 11,00 apertura mercato
ORE 13,30 pranzo
Effimera
Lanciamo l’idea di fare inchiesta sulla situazione sociale contemporanea, chiedendovi di contribuire a comporla.
A seguire un momento conviviale con aperitivo e cena.
Ascolta in streaming su cox18stream.noblogs.org (http://ice.normail.org:8000/master)
Per costruire questo disegno ambizioso c’è bisogno di tutte e tutti. Come si vive in Italia? Come si ripercuote il capitalismo attuale sulle nostre esistenze? Quali capitoli della nostra vita sono risultati più scossi dalla crisi infinita che si incrocia con la guerra? Salario, casa, salute, benessere mentale: quali sono le condizioni del nostro vivere?
Vogliamo chiedervi di costruire insieme una mappa, vogliamo domandarvi di aiutarci a metterla a punto, suddividendola, ordinandola in vari e distinti ambiti (lavoro, abitazione, servizi sociali, spese, debito, rapporto con la città, immaginari…). Racconti concreti, reali, i capitoli di una vita.
Non una precisa indagine sociologica, non ci interessano raccolte di dati che, del resto, non saremmo in grado di portare a termine, né vogliamo individuare target precisi. Pensiamo che sia meglio procedere per argomenti, senza imporci termini precisi di età, di provenienza, di status lavorativo. Pensiamo che la condizione di disagio sia comune e che essa assuma forme distinte, a seconda del tema. Dall’altro lato, vorremmo indagare anche le alternative, le vie di fuga, le connessioni. Quello che, nonostante tutto, resta, quello che ci rende felici di essere parte di una comunità vivente. Le forme di vita cooperative e autorganizzate. C’è un fare comune che vi/ci
riguarda? Dov’è? Com’è? Quali pratiche conoscete e mettete in atto per reagire, per reggere la crisi, per spendere meno soldi, per essere meno soli, per ritrovare l’Altro, gli Altri? E se ancora un Altrove non c’è, come lo immaginiamo?
Le condizioni del nostro vivere ma anche, insomma, il vivere senza e oltre le condizioni date.
Non proprio una riunione, non proprio una tavola rotonda, non ancora un gruppo di lavoro ma un primo incontro, l’inizio di un confronto.
Vedi il testo completo https://effimera.org/le-condizioni-del-nostro-vivere-di-cristina-morini/
𝙍𝙄𝙎𝙎𝘼 𝙭 𝘾𝟯
𝑪𝑨𝑹𝑳𝑶𝑺 𝑮𝑰𝑭𝑭𝑶𝑵𝑰
𝑮𝑨𝑼𝑻𝑬 𝑮𝑹𝑨𝑵𝑳𝑰 + 𝑮𝑨𝑩𝑹𝑰𝑬𝑳𝑨 𝑮𝑶𝑵𝒁𝑨𝑳𝑬𝑺
𝑩𝑬𝑨𝑹 𝑩𝑶𝑵𝑬𝑺, 𝑳𝑨𝒀 𝑳𝑶𝑾
𝑯𝑶𝑹𝑨𝑪𝑰𝑶 𝑷𝑶𝑳𝑳𝑨𝑹𝑫