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LAVORI IN CORSO

Sono passati due anni dallo sgombero e dalla gioiosa rioccupazione di Conchetta, della Calusca e dell’Archivio Primo Moroni

La repressione e la chiusura di tutti gli spazi sociali di movimento, tuttavia, si sta facendo sempre più dura: dalla violenza idiota di una polizia che non si è fatta scrupoli a scaraventare giù dal detto i ragazzi dell’Edera di Cardano al Campo, alla resistenza degli occupanti di Ripa Ticinese, della Bottiglieria e della Stamperia di via Giannone a Milano; dallo sgombero del Barattolo di Pavia alla rioccupazione della Fornace di Rho; proprio in questi giorni il Rebeldia di Pisa ha convocato un presidio contro lo sfratto, mentre a Milano festeggiamo la liberazione di un nuovo spazio, la Casa dello Sciopero.

“In una situazione crudele di dissoluzione di memorie e di culture e di soggetti”, a ogni sgombero è sempre seguita una nuova occupazione, di un giorno, di un mese, di un nuovo stabile sottratto alla speculazione.
Invece di diminuire, la lotta per vivere liberamente gli spazi delle nostre città, in piena autogestione, continua a crescere.

Proprio in questi giorni, dal 27 gennaio al 3 febbraio, Cox18 resterà chiusa per lavori di ristrutturazione.

Ci vediamo nelle piazze, nelle strade, in tutti quei luoghi in cui si manifesta una parola, un suono, un atto di insubordinazione e di protesta contro il deserto che ci circonda.

Cox18
Calusca City Lights
Archivio Primo Moroni

Milano, 26 gennaio 2011

Un ospedale che non sia una galera

C.S.O.A. Cox 18, Archivio Primo Moroni e Calusca City Lights esprimono tutta la loro solidarietà al medico dell’ospedale S. Paolo, denunciato dopo essersi preso cura del ragazzo immigrato che dopo settimane di dura lotta sulla torre dell’ex Carlo Erba, versava in condizioni di salute preoccupanti (principio di assideramento, disidratazione, ecc).
In un mondo dove la sanità pubblica è governata dalle regole del profitto e gestita da affaristi senza scrupoli, viene criminalizzato un serio professionista che fa quello che deve fare, secondo valori etici universali.
Quella che impone agli ospedalieri di denunciare alle autorità gli immigrati non regolari che richiedono cure è una legge infame e assassina; il diritto alla salute e all’integrità fisica di ogni individuo è indiscutibile e inalienabile. Ci auguriamo tutti di trovare, in caso di bisogno, medici coerenti con questo principio, piuttosto che essere soccorsi da sanitari rispettosi delle leggi come quelli della clinica Santa Rita, del caso Cucchi o di Genova 2001.

Milano 1-12-2010

Notizia n. 2

COX18 RESISTE

Il 4 ottobre 2010, dopo soli quattro giorni dalla scadenza dei termini, con una celerità sospetta per un Paese famoso per i tempi della sua macchina giudiziaria, il Tribunale civile di Milano si è pronunciato in merito alla causa intentata dal Comune contro il centro sociale Cox 18.
Questa sentenza di primo grado, ma subito esecutiva, rigetta le rivendicazioni del centro sociale e lo condanna: “… all’immediato rilascio dell’immobile, libero da persone e/o cose, in favore del Comune di Milano.”

Pur intentando la via giudiziaria non ci siamo mai illusi che il risultato potesse per noi essere diverso da questo.
Questa sentenza per noi cambia poco.

Da quell’estate del ’76, insieme a tutti quelli che negli anni hanno animato lo spazio autogestito di via Conchetta 18, abbiamo rivendicato con la nostra pratica un orizzonte diverso, Continue reading Notizia n. 2

Nuova sede dell’U.S.I. in Via Torricelli 19

La sede dell’USI di Viale Bligny 22 a Milano ha chiuso.
Il 30.6.2010 a seguito di una trattativa con la proprietaria Università
Bocconi c’è stato il rilascio concordato dei locali con contestuale
assegnazione da parte del Comune di Milano all’USI di una sede in Via
Torricelli 19.

L’occupazione di Viale Bligny 22 è una fra le più antiche di Milano avendo
avuto inizio nell’ottobre 1989 ospitando oltre al sindacato, gruppi teatrali e
culturali coordinati con il più ampio movimento del sindacalismo di base e dei
centri sociali.

Nel 2004, in forza del “piano di espansione Bocconi”, il Comune di
Milano aveva venduto a prezzi stracciati l’intero immobile dove avevano sede
associazioni storiche milanesi dal Naga al centro esperantista, dalla Lega anti
caccia all’associazione Dedalo, fino allo SQUOTTiti e alla fossa dei leoni
ecc.

Dopo quasi sei anni di resistenza contro la speculazione edilizia del Comune
di Milano e dell’Università Bocconi
, gli ultimi a rilasciare i locali sono
stati i compagni dell’USI e ciò dopo che l’Università Bocconi aveva denunciato
penalmente l’intera organizzazione e personalmente tre compagni, di cui due
degli elementi più rappresentativi dell’USI Sanità di Milano ed un membro del
collettivo del COX 18.

Due compagni erano stati poi condannati penalmente ad una multa di 3.000,00
euro ed anche civilmente ad un risarcimento del danno in favore dell’Università
Bocconi ed in via provvisionale ciascuno di € 50.000,00. La determinazione
dell’USI a non rilasciare a nessuna condizione l’immobile ha permesso la
riapertura di una trattativa con l’Università Bocconi che ha portato come sopra
detto all’assegnazione da parte del Comune di una nuova sede con remissione
della querela da parte dell’Università Bocconi e rinuncia della stessa al
risarcimento del danno quantificato dal giudice. Ciliegina sulla torta: l’
Università Bocconi ha addirittura versato all’USI la metà del canone di affitto
della nuova sede per il prossimo seiennio. ha ristrutturato i locali e li ha
pure arredati!

Non dobbiamo però indugiare in trionfalismi. L’area di viale Bligny era
rimasto l’ultimo ostacolo alle mire espansionistiche e speculative dell’
Università Bocconi che ora potrà continuare indisturbata nella sua opera di
cementificazione e di stravolgimento dell’intero quartiere. Inoltre la sede con
il suo grande salone, non solo era in grado di ospitare assemblee cittadine, ma
anche spettacoli e laboratori teatrali ed oggi ciò non sarà più possibile,
visti gli spazi più ridotti di Via Torricelli 19.

In ogni caso, va riconosciuto il merito dell’USI di aver rivendicato i propri
diritti sullo spazio di Viale Bligny 22 dove per oltre 20 anni sono state
organizzate iniziative culturali, politiche, sindacali, teatrali e di
solidarietà, circostanza che è stata riconosciuta addirittura dal Comune di
Milano nella delibera di assegnazione della nuova sede.

Tornare in via Torricelli è come un ritornare alle origini.

Ricordiamo che l’USI dal 1977 al 1989 ha avuto sede proprio in Via Torricelli
19, dove oggi è presente il Circolo dei Malfattori, e vent’anni dopo ancora in
questa via e in un altro spazio per continuare con coerenza e determinazione le
lotte in favore dei diritti dei lavoratori e per l’emancipazione degli stessi.

Ringraziamo tutti coloro che con il loro sostegno e la loro
solidarietà hanno permesso l’esistenza di questo nuovo spazio.

USI – AIT Milano

Lunedì 12/7/2010

COX18 NON SI LASCIA

COX 18 NON SI LASCIA

Nel luglio 2008 il comune, facendo seguito ad una richiesta di rilascio dei locali, da mandato ai suoi avvocati di avviare le pratiche per ottenere il rilascio dello stabile di via Conchetta 18 attualmente occupato dal centro sociale cox 18. Conchetta replica che ha oramai acquisito la proprietà dell’immobile ex artt. 922 e 1158 c.c., avendo avuto la pacifica detenzione dell’immobile per oltre venti anni.

Dall’occupazione originaria del 1976 sono passati piu’ di 30 anni, intervallati da due sgomberi costellati di una miriade di iniziative di ogni genere che col tempo tessono una fitta rete di relazioni nel territorio e nella città. Dal 1992 il centro ospita la libreria Calusca di Primo Moroni e dal 2002 è sede dell’Archivio Primo Moroni che raccoglie il materiale lasciato dallo stesso Primo, da Carlo Cuomo, da Sergio Spazzali e recentemente arricchitosi del lascito dei familiari di Roberto Volponi.

La città si trasforma e con esso il tessuto sociale. Il ticinese, un quartiere d’illustre storia, già proletario e malavitoso, "fiammeggiante di bandiere rosse e rossonere", viene lentamente ricondotto a ragione (mercantile) e diviene per lo più un luogo pittoresco pieno di locali in cui si "vendono vino e panini senza amore e senza memoria", come scriveva lo stesso Primo.

Nel frattempo il comune, con la giunta Moratti, persegue il piano di dismissione del patrimonio pubblico, sia in termini di servizi che in termini di beni, lavora ad un primo bando che riguarda la cessione a privati di 70 stabili, portato a termine nel 2007, e quindi, ad un secondo bando per la vendita di 94 edifici tra cui Conchetta ma anche il circolo arci di via bellezza, il centro sociale Torchiera, il circolo anarchico Ponte della Ghisolfa e gli stessi uffici comunali di via Larga. Pur dichiarando di voler rendere alla città un suo patrimonio, in realtà il comune mette in mano alla speculazione edilizia quello che è stato sì un vero patrimonio di vite, relazioni, iniziative, dando libertà di espressione a chi altrimenti avrebbe difficilmente trovato uno spazio nell’ideologia del libero mercato.

Il 22 gennaio 2009, del tutto inaspettatamente, mentre la causa civile con il comune era ancora in corso, il centro viene sgomberato manu militari da un ingente numero di forze dell’ordine che arrivano a isolare il quartiere per quasi una settimana.
Il comune sosterrà di non avere chiesto l’intervento della forza pubblica, la magistratura dirà lo stesso, e a tutt’oggi non è noto chi ha emesso il provvedimento che giustifica l’intera operazione.

La città si mobilita e per diversi giorni si svolgono iniziative a difesa del centro che culminano con una grandissima manifestazione il 24 gennaio.

Meno di un mese dopo, il 13 febbraio, il centro viene rioccupato o, per meglio dire, liberato dalle pesanti lastre d’acciaio poste come sigillo del portone e riprende cosi la sua attività.

Nel frattempo i locali di via Conchetta vengono stralciati dal bando di svendita insieme al bellezza a viale Monza (resta invece nel bando il Torchiera) e in sede di causa civile il centro rivendica il diritto all’usu capione dei locali.

Il 25 maggio 2010 è prevista l’ultima udienza in cui le parti consegneranno le loro argomentazioni conclusive. Il giudice concederà termini 60+20 giorni per memoria e replica: quindi emetterà la sentenza di primo grado. Dal punto di vista giuridico la faccenda ruota intorno alla ricostruzione della tempistica dell’occupazione e del diritto degli occupanti ad esercitare l’usu capione sui locali, dal punto di vista sostanziale si manifesta la volontà dell’amministrazione comunale di chiudere i luoghi che danno un servizio per trasformarli in luoghi che rendono denaro, venendo così meno all’utilità sociale bene comune.

Cox18 è rimasto uno dei pochi spazi della citta in cui si fa cultura e controcultura, storia e memoria, manifestazioni e autoproduzioni al di fuori dei binari della speculazione e del profitto.

 

Venerdì 21 maggio in piazza 24 maggio

dalle 21.00

presentazione del libro + dvd "Milano noir e giald. Luci e ombre in
36 variazioni"


(ed. Cox18 Books, AgenziaX)

Concerto con: Casanovas, F.Punto, Fumaretto, Vasco Brondi/Le luci della centrale elettrica, Selton

 

A PROPOSITO DELLE 51 DENUNCE

Milano, 15 gennaio 2010

A PROPOSITO DELLE 51 DENUNCE PERVENUTE A MILANO IN SEGUITO ALLE MANIFESTAZIONI CONTRO LO SGOMBERO DI COX18-CALUSCA-ARCHIVIO PRIMO MORONI DEL 22 GENNAIO 2009

 

L’illegittimo sgombero di COX18, Calusca e Archivio Primo Moroni, l’indecoroso scaricabarile tra
questura, comune e prefettura in merito alla responsabilità dello sgombero stesso, la palese ingiustizia che questo ha rappresentato per la memoria e le pratiche di una Milano viva e
disomogenea, hanno trovato nei giorni del 22, 24 gennaio e 28 febbraio 2009 una straordinaria
solidarietà da parte di tutte le aree antagoniste e di quelle migliaia di persone che hanno rivendicato una città con il bisogno di cultura, di iniziative sociali e politiche al di fuori delle logiche della speculazione.

E’ grazie a questa solidarietà che COX18, Calusca e Archivio Primo Moroni hanno potuto riprendersi lo spazio di via Conchetta.

Nessuna trascrizione giudiziaria, in atto o futura, di quelle giornate puo’ cancellare quella solidarietà che per noi rimane, allora come oggi, essenziale punto di riferimento del nostro agire politico e della nostra stessa esistenza.


La pratica di separare le azioni politiche dal loro contesto per considerarle semplicemente delle voci di una rubrica penale troverà sempre la nostra più ferma opposizione.

AGLI SPECULATORI IL PALAZZO – AI MOVIMENTI LE STRADE

COX18, Calusca, Archivio Primo Moroni

Sugli articoli di repubblica del 18.12.2009

Milano, 12.1.2010

Quotidiano la Repubblica
all’attenzione del comitato di redazione e del direttore

Spettabile Redazione, spettabile Direttore,

il giorno 18.12.2009 il Vostro giornale pubblicava (sulla pagina nazionale e sulle pagine di Milano) due articoli di cronaca che prendono spunto dall’attentato ai danni della Università Bocconi di Milano.

Questi articoli che poco o niente aggiungono sul piano della conoscenza dei fatti compiono però un passo nella costruzione di una verità pregiudiziale facendo leva più sui nessi impliciti del ragionamento che sulle informazioni in esso contenute.


Continue reading Sugli articoli di repubblica del 18.12.2009

Milano – Dodici variazioni del nero

MILANO NOIR E GIALD

Rassegna e concorso creativo in Cox

Nero, giallo e popolare per raccontare Milano attraverso letteratura di genere, cabaret, racconti orali, film e musica.


Da Gadda e Scerbanenco ai nuovi autori. Perché oggi, la letteratura gialla, noir e di genere è ancora capace di far vedere, conoscere, capire, come in un’indagine sociologica d’altri tempi, la nera realtà che ci circonda. Una realtà fatta di esclusione (l’abominio dei CIE e la non-vita delle “non-persone” migranti), di “democrazia criminale”, di mineralizzazione e cementificazione anti-biotiche (alla lettera), di scomparsa del genius loci della città (“Me ciami Brambilla e fu l’uperari”) e di perdita dell’anima. Humour nero come registro stilistico adeguato per raccontare questa Milano nera? Rinnovate esperienze e pratiche di lotta, anch’esse gravide di narratività, come albori del rischiaramento? Si vedrà…


Comunque, la rassegna “MILANO NOIR E GIALD” è lieta d’indire un concorso creativo aperto a tutti!!!

 

 

 

MILANO
DODICI VARIAZIONI DEL NERO

Milano nera.


Nera come la magia nera del capitale fittizio (finanza, rendita immobiliare e saccheggio sans phrase) che domina la sua economia al punto di averne fatto la propria nave ammiraglia.


Nera come i buchi neri lasciati nel tessuto sociale urbano dalla distruzione dei quartieri storici e dalla deindustrializzazione seguita alla guerra sporca combattuta (e vinta) contro gli operai e la loro durezza.


Nera come la pelle nera (olivastra, gialla o comunque coloured) delle sue nuove plebi, quel “popolo degli abissi” che, per poterne spremere il sudore fino all’ultima goccia, viene clandestinizzato, controllato dai militari nelle strade e sottoposto al ricatto dell’espulsione
.

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riccardo rosica


Stamattina si è conclusa la surreale vicenda (di cui pubblicheremo per intero gli atti) che ha visto il centro socale cox18 denunciare la A2a per aver quest’ultima in occasione dello sgombero del 22 gennaio 09 interrotto l’erogazione del gas ed asportato il contatore medesimo.

la prima sentenza del 20 agosto:

Visto l’art. 700 cpc il Tribunale ordina alla A2a spa il ripristino della fornitura gas allo stabile sito in Milano via Conchetta 18 ed il conseguente riallaccio del contatore. Condanna la A2a energia spa a rimborsare le spese di lite in euro 500 più euro 1.000 (mille) al centro sociale ricorrente.

Non contenta del primo "ceffone" la A2a ricorre contro la sentenza e quindi il:

15 settembre 09 il Tribunale conferma la condanna, e aggiunge un’ulteriore condanna ai sensi dell’art. 96,3 cpc, a pagare un altro importo di euro 5.000 al centro sociale cox18.