MERCOLEDI 28 LUGLIO 2010
dalle 21.01
TEATRO DEI PANETTIERI LIBERI
presenta
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Una briciola di pane buono, quello fatto manualmente dai nostri quasi estinti panettieri, sembra essere finita, trasportata dalla buona volontà di alcuni ragazzi, quasi per caso, tra il grassume; siamo in via Savona (terra, una volta, di bottigliai, fabbri, panettieri e artigiani, adibita oggi alla vita che ha un prezzo) al numero civico 18 (stabile idioma di consumi e sprechi, basti guardare le condizioni di abbandono in cui lo stabile è stato lasciato morire), ma i ragazzi di via Savona 18 stanno lavorando giorno dopo giorno per riadattare e reinventare questo spazio, considerando le diverse funzioni sociali che potrebbero sorgervi all’interno.
Una piccola briciola, via Savona 18, che facilmente potrebbe essere spazzata via e gettata nella spazzatura del non sociale.
I nuovi occupanti hanno deciso di riprendere a sfornare del pane buono.
Mio nonno è contadino (fidatevi: ne sa di terra), e diceva che per ottenere un pane davvero buono c’è bisogno di validi ingredienti artigianali. Quello che viene fuori è un buon pane!
Ingredienti: acqua, lievito, farina buoni, e tanta buona volontà.
I ragazzi di via Savona 18 non si accontentano di avere un pane buono e basta, ma stanno cercando di infornare un pane davvero speciale. Un pane speciale ha bisogno di altri ingredienti; tra questi, c’è anche il teatro: potersi liberamente “rappresentare ed esprimere” è una delle libertà più squisite: immaginazione creativa, flusso di parole, rotazione di corpi, il passaggio dal buio alla luce, l’urlo e il sussurro, il respiro e il silenzio, e soprattutto la vita che diventa teatro e il teatro che diventa vita.
I nostri nonni sono dei buoni contadini, e per questo non possiamo permetterci nessuna accademia teatrale e difficilmente riusciamo ad andare a teatro, visti i prezzi; abbiamo deciso allora di accontentarci di un bel pezzo di pane, davvero speciale: NASCE IL TEATRO DEI PANETTIERI LIBERI
La vostra presenza costituisce – in sè – la scelta di voler recitare nella scena della vita