Presentazione del libro: Rosa luxemburg – La rivoluzione russa. Problemi di organizzazione della socialdemocrazia russaa cura di Massimo Cappitti (Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 201)
Reduci dal recente Under The Covers, splendida e folle raccolta di brani altrui reinterpretati a modo loro, Lydia Lunch e Cypress Grove tornano in Italia, questa volta con ben sette date. Una notizia che non solo ci rende pieni di gioia, ma che conferma l’ottimo momento che la musica dal vivo sta attraversando in questo periodo storico, anche in Italia. Durante la serata avremo l’occasione per ascoltare i frutti migliori della collaborazione tra i due, nata ai tempi del primo tributo all’immenso Jeffrey Lee Pierce e proseguita qualche anno dopo col debutto A Fistful Of Desert Blues, ma anche brani scritti dal leader dei Gun Club e qualche cover di quelle scelte per l’ultimo lavoro in studio.
da: http://www.corrieredellamusica.it/2017/11/18/lydia-lunch-e-cypress-grove-in-italia-per-sette-date/
In occasione della mostra in Conchetta, verrà esposta e messa in vendita tutta la caosmotica produzione femminista/antipatriarcale di Elisatron: le vignette di Sclero & Psyco finora pubblicate (più diversi inediti), la Godzillatron che allatta My Little Monster & I, ideata per la mostra collettiva itinerante Kaiju-ou the Monster King, e le Line Tremoline più sovversive, il personaggio apparso su Focus Junior.
Accanto a vecchi disegni di supereroine e fughe di cervelli, verrà presentato un video inedito, oltre a nuove creazioni, fotografie pulp, collage digitali, alfabeti precari, Biancanevi mozzate, graffiti di sangue, girl gang e tante altre sorprese.
Zombie guest, il celebre Mario Monicelli, risorto dalle ceneri per offrire il suo cuore per fare la rivoluzione: direttamente dall’oltretomba, lo special drink Bloody Mario, nettare di sangue purissimo al 100%.
METRO CROWD https://www.facebook.com/metrocrowd https://myownprivaterecords.bandcamp.com/album/metro-crowd
Da Roma, in una affollata rush hour ti senti soffocare ed ecco spuntano questi loschi personaggi a farne la allucinata colonna sonora. Note fangose si muovono come stritolate dalla paranoia, ritmi incalzanti, distorsioni e urla di rabbia e godimento. Formazione All Stars della Borgata del Pigneto, a prima vista messa insieme a caso, ma a primo ascolto FATALE!
Nelle poche terre della Patagonia (tra il Cile e l’Argentina) rimaste ai Mapuche, Benetton vuole portare il “progresso” a suon di massacri e torture
Ore 17.30 ”La solidarietà è la tenerezza dei Popoli” se ne parlerà con l’USI-
AIT che di recente ha stretto un gemellaggio con la comunità Mapuche Rodrigo
Melinao e con la Rete Internazionale in Difesa del Popolo Mapuche,
gruppo di Milano. Ore 20.00 Cena/buffet, con presentazione del numero di “Lotta diClasse”. Ore 21.30 Proiezione filmato
il ricavato sarà devoluto a sostegno della lotta dei Mapuche
Tra i gruppi più colorati ed irriverenti della scena anarco punk inglese dei primi anni ’80, i Rubella Ballet incarnano ancora oggi una rottura degli stereotipi ed in modo scanzonato la logica ‘do it yourself’ che aveva infiammato i primi punk.
“Ringraziamo Dio per i Rubella Ballet” aveva esclamato una volta Steve Ignorant dei Crass sottolineando che tra tutti “quei gruppi vestiti di nero [anarco punk, n.d.r.], erano una vera e propria boccata d’aria”, più interessati a liberare i vari sensi repressi che a proclamare slogan politici.
La storia di questa band si lega strettamente a quella dei Crass e dei Poison Girls, imprescindibili esponenti della scena anarco punk inglese. Con i Poison Girls e con i Crass hanno anche spesso condiviso il palco e l’abitazione.
Tornano oggi a Milano per la terza dopo la loro storica esibizione al Virus nei primi anni ’80 ed il loro entusiasmante concerto al Cox del 2009.
Super tough mod-punk snarl and freak-beat floorstompers with galloping tom-toms on “Pain” recall Billy Childish‘s Native American worship channeling Buddy Holly, while “No One Cares” delivers hair-splitting harp wail in the grand tradition of Slim Harpo’s finest Excello Records sides as interpreted by The UK’s sharpest degenerate 60s rockers. “Stop to Drive Me Mad” is as fresh a sound as you’re ever gonna hear from these musical luddites, and tipping the hat to The Creation is as proggy as you’ll get from our heroes primitivi. https://slovenly.bandcamp.com/album/the-rippers-a-gut-feeling-lp
& DJ DANCING PARTY Dj Henry (Official Fans Page)
freakbeat / garage / ’60s psych / psych funk / acid rock
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LA SOCIETA PSYCHEDELICA è il party visionario di Milano. Per fan di: Rock Psichedelico-Garage-Freakbeat-Popsike-Progressive-Acid Rock-Acid Folk-Krautrock-Paisley Underground-Jam Band-Stoner-Early Hard Rock-Psych Funk.
I membri si ritrovano ogni mese in location diverse. La struttura dei meeting è simile a quella di un party rock con band internazionali che suonano dal vivo e dj che mettono solo vinili, mentre i membri ballano. Segretamente creata nel 2006 da Enrico DjHenry Lazzeri, La Società Psychedelica è ora pronta a dare il benvenuto a nuovi membri. http://societapsych.blogspot.com/
OVO
Gli OvO sono un gruppo indie noise rock formatosi nel dicembre del 2000 e composto da Bruno Dorella e Stefania Pedretti. Stefania Pedretti era già precedentemente coinvolta come cantante e chitarrista nelle Allun, mentre Bruno Dorella aveva suonato in passato con Wolfango, Bugo e i Lava e contemporaneamente gestiva l’etichetta Bar La Muerte, mentre attualmente suona anche con Ronin e Bachi da Pietra. Lo spirito con cui il gruppo iniziò l’attività fu quello di suonare ovunque e con una strumentazione particolarmente spartana. Questo atteggiamento ispirato al DIY permise al gruppo di fare un gran numero di concerti. Dopo aver auto-prodotto alcuni album con l’etichetta personale di Dorella Bar La Muerte, pubblicano alcuni dischi su Load Records, Blossoming Noise, Adagio 830, Supernatural Cat.
GNOD Band di Salford, piccolo paesino vicino Manchester, dove i ragazzi vivono insieme da qualche anno in una specie di comune, alla maniera che potrebbe ricordare le comuni degli anni 70 in America. Sin dai loro inizi, le strade intraprese dagli Gnod sono sempre state caratterizzate da una costante e incessante ricerca di nuovi mondi sonori. Iniziano come un gruppo drone sciamanico arrivando a suonare con più di 15 musicisti sul palco, successivamente questi rituali iniziano a dare forma alle idee che avevano per definire il gruppo durante quegli anni di attività: una comunità ad induzione trance ripetitiva. La loro discografia conta ormai con una dozzina di CD-R’s, cassette e vinili per etichette come Rocket Recordings, Trensmat Records, Krokodilo Tapes e la loro Tesla Tapes.
Col passare degli anni il progetto ha visto passare più 30 musicisti; le loro influenze sono Kurt Vonnegut, David Simon e Graham Hancock. Ogni concerto è un’esperienza unica e sonica, dove rumore e silenzio procedono per gradi, alternandosi ma senza mai smettere di rincorrersi con influenze performative di band come Hawkwind, Popul Vuh, Pan Sonic, Sunburned Hand of The Man e Pharaoh Sander, band che hanno segnato il loro output culturale senza collegarli direttamente a nessun genere, ogni album occupa un posto unico nella vera musica indipendente. L’incarnazione attuale della band è caratterizzata da una schiacciante e devastante protesta verso le politiche di Cameron, primo ministro del Regno Unito. In questo modo i Gnod hanno usato il loro nome per caricarlo con una contundente estremità che rappresenta allo stesso tempo l’euforia ed il nichilismo. http://ingnodwetrust.tumblr.com/