AYMAN HAJJ YAHYA

LUNEDI’ 04 APRILE 2016STREAMFM
ORE 21,00

La Calusca & Archivio Primo Moroni:

ospita un incontro-dibattito sullattualità e sulle prospettive della resistenza in Palestina promosso dal Fronte Palestina (Milano) con: AYMAN HAJJ YAHYA

vicesegretario del movimento palestinese Kefah (lotta) ex prigioniero e attivista in difesa dei prigionieri

IN OCCASIONE DEL 40º ANNIVERSARIO DELLA “GIORNATA DELLA TERRA”

4 aprile milano

I ruoli, le donne, la lotta armata / Questioni di genere nella sinistra di classe

VENERDI’ 01 APRILE 2016STREAMFM

ORE 21,00

Calusca City Lights presenta:

I ruoli, le donne, la lotta armata / Questioni di genere nella sinistra di classe a cura della Coordinamenta femminista e lesbica [ottobre 2015]

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Come femministe materialiste siamo consapevoli che tutte/i noi siamo un risultato sociale: il maschile e il femminile sono costruzioni strutturate sulle esigenze del modello socio-economico, in questo momento storico, capitalista neoliberista.

Tutto quello che noi siamo è una costruzione sociale, perfino il nostro essere fisico.

I ruoli sono parte fondante di questo modello e sono strutturati sulla gerarchia e sul comando e tanto più questo vale per i ruoli sessuati.

Insieme alle compagne che hanno attraversato l’esperienza della lotta armata e con cui ci siamo incontrate il 14 dicembre 2013 e il 13 aprile 2014 abbiamo cercato di capire se in un momento così particolare e di rottura della normalità come quello della clandestinità i ruoli sessuati si sono scomposti e/o ricomposti, se sono saltati e, una volta che le protagoniste sono state rigettate appunto nella cosiddetta “normalità”, che cosa è successo, che cosa è rimasto, come hanno vissuto tutto ciò…

Questi due incontri sono stati sorprendenti e ne sono scaturiti risultati che vanno ben oltre l’ambito femminista, riguardando la lotta politica e il movimento tutto, a conferma che l’analisi intrecciata di genere e di classe è uno strumento preziosissimo di comprensione dei meccanismi che informano la società. Tali risultati riguardano la necessità di spezzare la “normalità dell’esistente”, di ricostruire immaginari fuori da una società che viene presentata come l’unica possibile, di creare crepe… fessure… squarci… attraverso il sabotaggio delle sbarre visibili e invisibili che patriarcato e neoliberismo ci hanno costruito addosso, di praticare forme di lotta diverse dai rituali in cui il potere ci trascina e dai controrituali ch’esso stesso ci permette facendoci credere di stare lottando.

L’egemonia culturale del sistema si esprime anche in questo, nel coinvolgerci in lotte che non ci interessano, che non ci appartengono e cheb sono spesso contro di noi, nel dettare tempi, ritmi, scadenze e appuntamenti e farci credere che siano nostri…

La legalità patriarcale e neoliberista è violenza, la misura della nostra forza è la capacità di pensare e praticare un modo diverso di lottare e di vivere.

Le coordinamente

coordinamenta

La fine del P.C.d’It. Il Congresso di Lione – 1926

MERCOLEDI’ 30 MARZO 2016

ORE 21,00

Presso Calusca City Lights  RIVOLUZIONE COMUNISTA presenta:

La fine del P.C.d’It. Il Congresso di Lione – 1926 [Edizioni L’internazionale, Milano, 2016]

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Quinto volume della “Storia documentaria del comunismo rivoluzionario italiano”, il libro si incentra sul 1926: l’anno spartiacque del percorso del Partito Comunista d’Italia, nel corso del quale i dirigenti centristi del Partito completano e formalizzano, attraverso le decisioni del III Congresso, l’abbandono del “programma di Livorno” in cambio del nazionalismo democratico.
Il Congresso di Lione è l’atto conclusivo della vita del giovane partito di Livorno: l’ultimo capitolo della resa finale dei conti tra centro e sinistra; ridotta peraltro al semplice confronto ideologico. Esso suggella la vittoria dell’ascendente nazionalismo centrista e per converso la sconfitta del programma rivoluzionario, archiviato con l’epiteto di deviazionismo bordighiano. Si conclude in tal modo il processo di formazione e sviluppo del partito di classe marxista e rivoluzionario. E su questa sconfitta storica inizia la duplice vicenda del comunismo italiano: quella del partito bolscevizzato interclassista (democratico e nazionale) e l’altra della sinistra comunista, minoranza resistente alla degenerazione russa. Entrambe costrette a sopravvivere e a muoversi nel marasma del riflusso sociale e della reazione fascista.
L’ultimo atto politico, di risonanza internazionale, compiuto dalla Sinistra nel 1926 è l’intervento di Bordiga al VI Esecutivo Allargato del Comintern che si svolge a Mosca dal 17 febbraio al 15 marzo 1926. Si tratta di un intervento che investe i nodi dei problemi mondiali (metodi di direzione del Comintern, dove va l’URSS, rapporti tra il partito russo e gli altri partiti affiliati all’Internazionale).

ALL’ASSALTO

SABATO 26 MARZO 2016STREAMFM
ORE 17,00

ORE 17,OO
Proiezione in anteprima del documentario:
ALL’ASSALTO – le radici del rap in italiano regia di Paolo Fazzini
Ne parleremo con: PAOLO FAZZINI, C.U.B.A. Cabbal, U_Net, LELEPROX, VANDALO, KINO, CORRADO GIOIA, ILL BABA, LUCA GRICINELLA, ANDREA CEGNA

 

ORE 23,00
C.U.B.A. CABAL & MENTI CRIMINALI

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All’Assalto – le radici del rap in italiano di Paolo Fazzini
All’Assalto è un’indagine sulle radici del rap in lingua italiana, sulle ‘posse’ che nacquero in giro per l’Italia in situazioni di movimento e no, in grandi città e in piccoli centri. Sotto questa sommaria e imprecisa definizione mutuata dagli Usa si sono raccolti gruppi musicali che ruotavano principalmente attorno a rap, reggae e raggamuffin. Partiti dall’underground hanno guadagnato sempre più terreno nella scena musicale nazionale con politica, controinformazione, impegno sociale afare da ingredienti principali delle rime che correvano spinte dai bassi pompati.
Il racconto di All’Assalto va dal 1989 al 1994 e i nomi dei protagonisti di quell’epoca ci sono tutti: Assalti frontali, 99 posse, Papa Ricky, Sud Sound System, AK47, Menti criminali, Il Generale, Alberto Piccinini, David Nerattini, MC Shark, Sa Razza Posse, Lion Horse Posse, Cuba Cabbal, DJ R, DJ Disastro, e molti altri. Il materiale raccolto è molto e prezioso, e una cosa va tenuta in mente: in quell’epoca il digitale non esisteva, non esistevano nemmeno i comodi device che oggi trasformano tutti in cameraman. Non essendoci cellulari e digitali gli autori hanno raccolto foto stampate e su carta, vhs, cassette, Dat, formati fragili e a rischio, riportati a nuova vita.
https://www.youtube.com/watch?v=nxKl8qG2NgI

 

Per Primo: Cinema / Cena / Cinema

DOMENICA 20 MARZO 2016STREAMFM

DALLE ORE 18,00

* * * ore 18 – replica del film documentario “Malamilano” (1997)
di Tonino Curagi e Anna Gorio
* * * ore 20 – cena/buffet
* * * ore 22 – visione in prima milanese del film documentario
“A/traverso. Piccolo gruppo in moltiplicazione” (2015)
di Emanuele Angiuli

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“A/traverso”, “ZUT”, “Wow”, “Oask”, “Il limone a canne mozze”, “La Congiura dei pazzi”, “Desir”: nella seconda metà degli anni Settanta in molte città d’Italia, in particolare a Bologna, nascono vari fogli che riprendono alcuni caratteri delle “avanguardie storiche” del Novecento e al tempo stesso anticipano il punk che di lì a poco esploderà a Londra e New York. Sono fogli composti con varie tecniche, prodotti da piccoli gruppi di poeti, artisti e militanti, espressione di quella che sarà definita l'”ala creativa” del movimento. “A/traverso. Piccolo gruppo in moltiplicazione” racconta questa esperienza grafica, letteraria e politica. Il film contiene anche un’intervista inedita a Primo Moroni.

Emanuele Angiuli fonda con Renato De Maria e Walter Mameli, all’inizio degli anni Ottanta, il gruppo di ricerca videosperimentale Grabinsky. Dagli anni Novanta lavora come regista/programmista in RAI ed è autore di documentari e inchieste per vari programmi di RAI EDUCATIONAL, RAI1 e RAI3. Tra i suoi film, vanno ricordati “Traumfabrik: Via Clavature 20” (2009) e “BiograFreak” (2013).

 

ANANDA MIDA + HUMULUS + MEXICAN CHILI FUNERAL PARTY

SABATO 19 MARZO 2016STREAMFM
ORE 23,00

Night For The Deaf presenta:

Live On Stage: ANANDA MIDA, HUMULUS, MEXICAN CHILI FUNERAL PARTY

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HUMULUS
Sono un power trio che ha esordito nel 2012 con un omonimo album su Go Down Records. Dopo un significativo cambio di formazione (l’ingresso del bravissimo cantante chitarrista Andrea Van Cleef) la band sembra aver intrapreso una spericolata verticalizzazione evolutiva che potrebbe portare a grandi sorprese dati gli enormi spazi creativi e stilistici che gia’ s’intra-ascoltano nell’EP da poco pubblicato “Electric Walrus”.
https://www.facebook.com/humulusband/?fref=ts

ANANDA MIDA
E’ il nuovo superproject del giro GoDown Records che suona un’originale mix di Allman Brothers, Mars Volta e Blues Explosion. Visti al loro show d’esordio al Bloom a dicembre hanno impressionato i presenti con le loro oblique e frenetiche cavalcate elettriche, ricche di breaks imprevedibili ed intarsiate dagli splendidi ricami chitarristici del maestro Alex Tedesco (ex Ojm, ora con Glincolti e Lu Silver and String Band). La band e’ guidata dal fondatore della Go Down Records Max Ear (Ojm, Poison DeLuxe) alla batteria, e vede inoltre alla voce solista Philip Leonardi (Pater Nembrot), al basso Dave Brexa e Pablo Scolaro alla seconda chitarra. In Conchetta presenteranno il loro 7 pollici d’esordio.
https://www.facebook.com/anandamidaband/

MEXICAN CHILI FUNERAL PARTY
Sono un quintetto attivo dal 2009 che ha pubblicato un EP nel 2010 (“La Ballata di Korkovihor”) ed un s/t album nel 2014. Il loro stile parte da solide basi Kyuss/QOTSA per poi mescolarsi con influenze hard zeppeliniane per forgiare un suono caldo e polveroso “che sa di sabbia bruciata”, come scrivono loro. Dal vivo hanno aperto per Unida, Fu Manchu, Spirit Caravan e molti altri. E’ la prima volta che suonano in una Night For The Deaf ed hanno la reputazione di essere una eccelsa live band.
https://www.facebook.com/MexicanChiliFuneralParty/

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